Capitolo 13

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Sam

Uscii in veranda e vidi Seth che fissava il vuoto mentre teneva una sigaretta in bocca.
-"Ei" dissi.
Si voltò verso me e fece un cenno con il capo.
-"Tutto bene?" chiesi.
-"Alla grande" rispose.
-"Sicuro?".
-"Perché non dovrebbe? Tra poco tu ti sposerai ed io ho trovato una ragazza che mi accetta per come sono" disse con tono freddo e distaccato.
-"Hai ragione. Tanti auguri anche a te Seth, te lo meriti!" dissi con tono di disprezzo.
Entrai in casa sbattendo la porta, presi il giacchetto e chiamai William
-"Andiamo a fare un pó di compere?" chiesi, uscendo dalla porta.
-"Certo piccola" rispose lui.
Guardai Seth con aria di sfida, mi girai verso William e, facendo la gatta morta gli dissi
-"Voglio comprare un completino intimo da farti sfilare domani sera come regalo di Natale" e gli diedi un bacio passionale, tenendo gli occhi ben fissi in quelli di Seth.
Potevo notare la sua rabbia e frustrazione e questo mi rendeva felice. Sapevo che non voleva Char, sapevo che desiderasse solo me ma, ahimè, eravamo troppo vigliacchi per viverci.
Montai sulla Maserati granturismo MC stradale nera.
Il rombo dei 460 cavalli risuonava per le strade deserte ma non riuscivano a coprire il rumore dei miei pensieri.
All'improvviso William si fermò dinanzi al locale dove ci eravamo conosciuti diversi mesi prima. Mi guardò e disse
-"Sono passati alcuni mesi Sam, ma dalla prima volta che ti ho vista in questo locale, ho capito che dovevi essere solo mia. Sai, ho sempre avuto paura che mi lasciassi per tornare con Seth, perché so quanto lo hai amato e sinceramente non so se hai mai smesso di amarlo. Ma sappi che comunque andranno le cose, avrai sempre un piccolo posto nel mio cuore anche se poi non ti rivolgeró più la parola, il tuo ricordo rimarrà sempre una ferita aperta dentro me perché, grazie a te, ho scoperto cosa sia l'amore. È stato un colpo di fulmine il mio ed ora sono il ragazzo più felice del mondo. Non avrei mai pensato di sposarmi a 21 anni ma so che sei tu quella che fa per me".
Quelle parole mi spiazzarono, non sapevo cosa rispondere.
Mi abbracciò, mi baciò e mise in moto, per andare al centro commerciale.

Seth

Se Sam vuole giocare sporco, io l'accontenterò.
Entrai in casa e, notando che non c'era nessuno a parte Charlotte, la presi e la portai in camera di Sam.
-"Cosa ci facciamo qui?" chiese lei.
-"Voglio fare un gioco cucciola" risposi.
-"Che gioco?" chiese nuovamente.
-"Voglio che fai finta di non conoscermi e, mentre io ti snobbo, devi riuscire a conquistarmi" risposi.
Non l'avrei snobbata a lungo, volevo solo farla pagare a Sam, facendo sesso nella sua stanza.

Finita la mia vendetta, buttai il profilattico nel cestino, notandone uno usato sicuramente la notte precedente. Tirai un sospiro di sollievo.
'Almeno non può averla messa incinta' disse la mia voce interiore.
Sentii la porta del piano di sotto aprirsi e dei passi salire le scale. La porta si aprì e vidi Sam farsi nera in volto.
-"Cosa cazzo ci fate qui?" chiese furiosa.
-"Nulla, abbiamo giocato un pó ma ora ce ne stiamo andando" risposi facendole un occhiolino. Presi Charlotte per mano e, passando, urtai la spalla di Sam.
Scendemmo le scale e scoppiammo in una fragorosa risata.
-"Hai visto che faccia?" chiese Char.
-"Si, non se lo aspettava proprio. Forse abbiamo esagerato" dissi per non destare sospetti sul mio volere che succedesse proprio questo.

Restammo tutto il giorno in camera, finché non decisi di uscire fuori a fumarmi una sigaretta.
Sorpassai l'uscio della porta, presi il pacchetto, estrassi una Marlboro e l'accesi. Feci un tiro e sentii dirmi
-"Ti sei divertito a farmi questo?".
Era Sam, seduta per terra , vicino l'angolo dove tirava meno vento. Andai verso lei, mi sedetti al suo fianco e, guardando dritto risposi
-"Non so a cosa ti riferisci".
-"Al fatto che ti sei scopato mia cugina nella mia camera. Non ho nemmeno il coraggio di avvicinarsi a quel letto".
-"Non mi ci sono nemmeno avvicinato al tuo letto. Quello è il nostro posto Sam e tu l'hai usato con mio cugino". Il sangue mi ribolliva nelle vene al solo pensiero.
-"Mi dispiace" disse con tono davvero pentito.
-"Non devi" dissi.
-"Mi odi Seth?" chiese con le lacrime agli occhi.
-"Si. Ti odio perché mi hai ridotto in questo modo. Ti odio perché mi fai del male. Ti odio perché mi hai reso vulnerabile. Ti odio perché tu mi odi. E continueremo ad odiarci per tutto il male che continueremo a farci. Ci odieremo per tutte le volte che al posto di amarci, abbiamo preferito mancarci. Ci odieremo così tanto che sarà impossibile non amarci ancor di più".
-"Hai ragione" disse per poi alzarsi e tornare in casa.

Finii la sigaretta e rientrai anch'io. Trovai Sam, la mamma e Char, intente a preparare la cena della vigilia.
-"Ehy Seth, che ne dici di farci una partita?" chiese William. Annuii e lo seguii.
Ci sedemmo al grande tavolo della sala, prese un mazzo di carte , le mischiò e le diede: scopa.
-"Allora, come va con Charlotte?" chiese.
-"Tutto bene. È una ragazza fantastica" risposi prontamente.
-"Lo vedo" disse lui.
-"E tu con Sam?" chiesi.
-"Alla grande cugino! Tra poco la sposo. Non è il colmo? Io che mi sposo, chi lo avrebbe mai detto".
Strinsi le carte in un pugno rigido, piegandole quasi a metà.
-"Già" risposi.
William si fece serio in volto, posò le carte sul tavolo e chiese
-"Tu la ami ancora?".
Non risposi. Non ero capace di mentire quando si trattava di Sam.
-"È così. Ma ti prego, non portarmela via. Sono davvero felice con lei" disse. Non risposi nemmeno questa volta. Non potevo promettergli che non ci avrei provato.

Dopo circa due ore di discorsi su macchine, calcio e rimembranze del passato, la cena fu servita.
Antipasto di cocktail di gamberi, risotto alla crema di scampi come primo, mazzancolle e patate come secondo e contorno; tutto accompagnato da dell'ottimo champagne. L'atmosfera era piacevole nonostante l'aria tesa tra noi quattro.
Arrivata la mezzanotte, ci fu lo scambio dei regali: Charlotte ricevette da Sam e William, un abito monospalla che aveva visto indosso ad una modella su vanity fear. Io le ragalai il profumo che le piaceva tanto: Hypnose di Dior. La zia invece regalò a tutti un buono per la Spa.
Sam ricevette da William una tessera con dei soldi dentro, da spendere dentro una prestigiosa boutique contenente tutte le migliori marche. Io e Char invece le regalammo un libro: 'Colpa delle stelle' di Jhon Green. Sapevo quanto lo desiderasse. Fece uno dei suoi sorrisi più belli quando lo vide e ci ringraziò abbracciandoci.
William da noi ricevette un paio di nike air Jordan che voleva tanto e da Sam, il biglietto per la finale di basket: William amava quello sport.
La mamma invece ricevette creme per il corpo e cosmetici.

Prima di andare a dormire, uscii a fumare una sigaretta e Vi trovai Sam.
Non mi rivolse parola finché non si alzò per entrare.
-"Grazie del regalo Seth, non pensavo che te ne saresti ricordato" disse.
-"Non dimentico mai nulla quando si parla di te, bambolina" dissi per sdrammatizzare.
Sam si avvicinò fissandomi le labbra: avevo il cuore a mille e deglutii per la troppa ansia. Cos'aveva in mente?

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Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now