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Se non ricordi che l'amore
t'abbia mai fatto commettere
la più piccola follia,
allora non hai mai amato.
-William Shakespeare-

Londra, Inghilterra

Erano passate due ore da quando Sky aveva trovato la fotografia con Harry sul suo cellulare. Vivian continuava a ripeterle di essere realista e che non era possibile fosse lui, ma non aveva fatto altro che alimentare il nervosismo della ragazza: avrebbe riconosciuto il suo riccio tra mille persone, poteva scambiarlo per un'altra persona in una foto? No di certo. -Okay, senti, ragioniamo- il cellulare era ancora accesso con la fotografia aperta, Sky non aveva alcuna intenzione di bloccarlo o di uscire dalla galleria, aveva il terrore che poi, una volta riaperta, non l'avrebbe più trovata. Adesso erano sedute una di fronte all'altra sul divano, Sky era ancora scossa e Vivian non sapeva che cosa pensare. Non poteva più negare l'evidenza, quello era Harry e la sua idea che avrebbe dovuto smettere di pensare a quei sogni, era stata ormai cancellata. Sky la guardava in attesa che continuasse. -No, non c'è niente da ragionare, non c'è niente di logico in questa storia!- Sky si morse il labbro affranta, non sapeva come agire, ma qualcosa avrebbe dovuto fare. Entrambe trasalirono quando il cellulare iniziò a squillare e abbassando lo sguardo, si rese conto che sua madre la stava chiamando.

"Pronto?"

"Ciao, devi tornare a casa"

Sky aggrottò le sopracciglia.

"Che è successo?"

"Non fare domande e torna a casa immediatamente. Ha fatto un lungo viaggio per arrivare qui"

Gli occhi di Sky saettarono su Vivian.

"Che stai dicendo? Chi c'è a casa?"

Sentì Amelia sbuffare dall'altra parte del telefono.

"Ci vediamo tra dieci minuti"

La chiamata fu interrotta e Sky si sentì contorcere lo stomaco. -Pensi che sia...?- Vivian non riuscì neanche a finire la frase lasciandola sospesa a mezz'aria. -Non lo so, non ne ho la minima idea-

Dieci minuti dopo Sky era pronta per uscire, con il cuore che batteva nella gola. -Senti, fammi sapere immediatamente se succede qualcosa, sono agitata tanto quanto te- Sky sorrise appena e diede un bacio sulla guancia alla ragazza, assicurandole che se fosse successo qualcosa, sarebbe stata la prima a saperlo.

La ragazza fece la strada che separava casa di Vivian dalla sua quasi di corsa, il suo unico pensiero era sapere chi ci fosse a casa. Non che pensava seriamente alla possibilità di trovare Harry sul divano di casa sua, ma la speranza non l'abbandonava comunque. Quando varcò la soglia di casa, in salotto non c'era nessuno. -Mamma?- sobbalzò quando una figura saltò fuori dalla cucina. Un grido stridulo di sorpresa uscì dalla gola di Sky mentre saltellando si avvinghiava al suo collo. -Oh mio Dio, oh mio Dio, sei qui! Non ci posso credere!- Carly strinse la sua migliore amica fino a farle mancare il respiro. A Sky era mancata come l'aria, la fissava con i suoi occhi neri da cerbiatto e i capelli raccolti in una cipolla disordinata. -Da quanto sei qui?!- scorse alle sue spalle Amelia che le guardava sorridente. -Eravate d'accordo, non è così?-,-Da due settimane circa, si. Sono qui da mezz'ora più o meno- Sky era al settimo cielo. -Sky, Londra è una figata assurda! Come puoi dire che ti manca quel buco da cui arrivo io?- la ragazza fece spallucce. -Dovevo ancora ambientarmi quando te l'ho detto, adesso va bene-,-Ragazze, ragazze- entrambe portarono gli occhi su Amelia. -Sgombrate il salotto, io ho da fare. Carly, di sopra ci sono degli asciugamani per te e... Sky, ho messo le lenzuola pulite, sistemate il letto, possibilmente prima di questa notte- Sky prese Carly per mano e la trascinò verso le scale ringraziando la madre. L'aiutò a prendere lo zaino e si chiusero in camera. -Ma quanto rimani qui?- Carly si fece cadere seduta sul letto. -Solo questa notte, parto domani pomeriggio tardi, siamo a casa solo due giorni- Sky annuì. -Sono così contenta che tu sia qui!- la ragazza osservò l'amica guardarsi intorno. -Questa camera è bellissima, Sky. Ma dimmi, come vanno le cose qui?- Sky scrollò le spalle. -Normale, la mia vita si è stabilizzata, grazie al cielo. E tu? Con... Denise?- lei alzò gli occhi al cielo -Niente, me la sono già scollata di dosso. È esasperante, snob e antipatica, esattamente come era sempre stata. Non so neanche perché ho provato a cambiare opinione su di lei- Sky ridacchiò, non poteva negare di sentirsi sollevata. -E tu? Hai più fatto quei sogni strani?- la domanda colpì Sky come uno schiaffo. -Sono successe... delle cose- Carly la guardò curiosa e Sky si sentì costretta a raccontarle gli avvenimenti che l'avevano segnata negli ultimi giorni: della collanina nello zaino, dell'uscita con Harry e della rissa con Tom Jordan e della fotografia inviata a sua madre. Aprì la galleria e si sentì sollevata nel vedere che la foto era ancora lì. La mostrò a Carly, era completamente senza parole. E la cosa era un avvenimento raro. -Quindi pensi che lui esista davvero?- Sky scosse la testa. -Non lo so, non so che cosa pensare, è possibile?- Carly fece spallucce. -Non hai mai provato a fare delle ricerche su di lui? Su google o sui social network- Sky scosse la testa. -Prendi il portatile- la ragazza obbedì e prese il computer dalla scrivania portandolo sul letto. Lo aprì e connesse internet. -Ricordo che Harry mi nominava spesso il nome di una strada, dovrei provare a capire se è solo frutto della mia immaginazione?- Carly scrollò le spalle. -Te la ricordi?- Sky annuì e digitò "Lower Cuba Street". Dando l'invio, uscì una fotografia di una lunga strada, tutta dritta. Sky schiuse la bocca. -Questa, l'ho percorsa più di una volta insieme a lui- facendo scorrere la pagina verso il basso, trovò scritto Arizona. La ragazza deglutì. -Oh mio Dio, è una strada dell'Arizona.- Sentire Carly dirlo ad alta voce convinse anche Sky di quello che pensava. -Cerca il suo nome su google, di solito ti escono i link collegati alla persona, se esiste- la ragazza deglutì, non aveva mia pensato di cercarlo, perché era del tutto convinta che fosse impossibile. Ma dopo aver trovato la fotografia nella galleria era cambiato qualcosa, se Harry non fosse stato reale, non sarebbe mai comparso nello scatto. Con le mani tremanti digitò Harry Styles sulla barra di google, dando l'invio. Attese qualche istante e imprecò. -C'è poca rete, cavolo sembra fatto apposta!- anche Carly era agitata, dietro di lei, con le mani appoggiate sul materasso e il corpo proteso verso il portatile. Improvvisamente numerose scritte blu le si presentarono davanti. -Oh cavolo, quella è una pagina Facebook, Sky- lei deglutì a fatica, non era quello ad averla colpita. Oltre al fatto che i link collegati a Harry erano un sacco, il primo in alto era l'articolo di un giornale americano, precisamente il giornaliero di Clifton, in Arizona. Sky cliccò sul link con il mouse e dopo pochi istanti, una fotografia si aprì davanti ai loro occhi: ritraeva un ragazzo con i capelli ricci ed un bel sorriso, in bianco e nero. Sky spalancò la bocca avvicinando il volto allo schermo. -Oh mio Dio- mormorò, anche Carly si avvicinò. -Lui? È davvero lui?- Sky annuì. -Harry, è Harry. La strada dietro, Carly, io la conosco, è quella che conduce alla scuola. Passo di li ogni mattina-,-Ne sei sicura?- fulminò la sua migliore amica a quella domanda. -Certo che ne sono sicura, non ho nessun dubbio- con la rotellina del mouse abbassò la pagina della foto, sotto c'era una data: 9 marzo 2015. Sky aggrottò le sopracciglia. -Ma risale all'anno scorso- la ragazza annuì alla affermazione di Carly. Portò gli occhi più in basso iniziando a leggere l'articolo ad alta voce.

The Lightning |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora