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Non ci è dato di scegliere
la cornice del nostro destino,
ma ciò che vi mettiamo dentro
è nostro.
-Dag Hammarskjöld-

Clifton, Arizona

Le ruote del pick up tagliavano l'asfalto ancora bagnato sotto i ragazzi, il rumore del motore si confondeva con il loro chiacchiericcio e le risate. A Harry sembrava che la Lower Cuba Street, una lunga strada che sfociava in campi più o meno curati, non finisse mai. -C'è qualche novità?- domandò poi a Zayn e a Niall. -Niente di che, spero solo che Simon e gli altri abbiano portato le bottiglie come avevano assicurato- Harry alzò gli occhi al cielo. -Quali bottiglie?- Zayn ridacchiò mentre Niall premeva il piede sul pedale dell'acceleratore. -Ricordi che l'ultima volta avevano detto che avrebbero portato l'alcol? Ma si sa come sono, quegli imbecilli parlano a vanvera promettendo di tutto e poi non si vede mai una goccia di vodka. Simon e ricco quanto basta per vivere una vita in pace e non riesce a comprare delle bottiglie ogni tanto- Harry quel ragionamento non lo seguiva, solo perché Simon aveva parecchi soldi non voleva dire che doveva spenderli in cose superficiali come l'alcol. -Se non porta le bottiglie è meglio, sapete come sono tornato a casa l'altra volta, mia madre era indignata- i suoi migliori amici scoppiarono a ridere -Oh si, è vero, ehi Harry, come sta il piumone?- il ragazzo alzò gli occhi al cielo imprecando contro Niall, il ragazzo biondo alla guida. -Stai tornando castano- affermò Zayn osservando la testa di Niall. -Oh lo so, ma non penso che per un po' li tingerò ancora, perderò i capelli se continuo- e Harry era sorpreso che non li avesse ancora persi: da che lo conosceva, ed erano così tanti anni da perdere il conto, che i capelli di Niall venivano puntualmente colpiti dalla tinta bionda. Non si sapeva perché fosse così fissato, semplicemente gli piacevano. Sarebbe stato strano vederlo castano, del suo colore naturale, ma bastava farci l'abitudine. -E tu?- Harry portò lo sguardo su Zayn, l'unico della banda ad avere la pelle leggermente più scura degli altri. -Io cosa?- lui scrollò le spalle. -Non tagli i capelli? Cominci a sembrare una donna- Harry sentì l'irritazione salirgli a fior di pelle, qual'era il problema di voler far crescere un po' i capelli? -Zayn, perché non ti guardi la tua di testa? Devo ricordarti quando sei tornato a casa con i capelli completamente verdi? Sembravi un campo da golf ma nessuno ti ha detto niente. Taci, per favore- il ragazzo poteva sentire una risata soffocata da parte di Niall, finalmente Zayn rimaneva un po' zitto. -Eccoli, devono essere loro- Harry alzò lo sguardo assottigliando un po' gli occhi. Ormai era buio, si poteva vedere le sagome degli altri ragazzi e delle macchine all'orizzonte, controluce, con il riflesso della luna nel nulla che li avvolgeva. Non era la prima volta che si trovavano a passare la serata in quel luogo: c'era chi fumava, spesso bevevano, li non c'era niente e nessuno, solo campi incolti e strade sabbiose piene di buche. C'era qualche albero secco nella zona più arida, quello più grande era il loro punto di ritrovo. Fermarono il pick up di fianco alla macchina di Liam. Si era rasato di nuovo i capelli, Harry pensava assomigliasse ad un ovetto, ma se a lui piacevano... -Eccoli- li salutò Louis seduto vicino a Liam ai piedi del grande albero, teneva una sigaretta fumante tra le labbra. -Ciao ragazzi- salutò a sua volta Simon. Harry aggrottò le sopracciglia. -Sei da solo?- gli chiese, Simon annuì. -Si, gli altri non volevano uscire per il tempo, femminucce- Harry ridacchiò, non che gli desse completamente torto ma oramai, aveva smesso di piovere e il temporale se ne era andato, si stava bene, se non fosse per un'aria leggera che lo faceva rabbrividire di tanto in tanto da sotto le maniche della camicia. -Niall, sorpresa, sorpresa- Niall puntò gli occhi sullo zaino che Simon teneva di fianco a lui e Harry chiuse gli occhi, c'erano davvero le bottiglie. -Adesso che ci siamo tutti, possiamo iniziare la festa- Harry si sedette vicino a Louis che gli offrì una sigaretta. Il ragazzo ne prese una dal pacchetto e si vide arrivare davanti agli occhi una bottiglia praticamente nuova di vodka. -No- disse mettendo la sigaretta tra le labbra. -Non posso bere stasera- restituì l'accendino a Louis che aggrottava le sopracciglia. -Sei incinta?- Harry ridacchiò scuotendo la testa. -No, ma lo sarò se mia madre mi vede un'altra volta ubriaco-,-Oh, mai dai- Harry portò lo sguardo su Zayn. -Non devi per forza ubriacarti, ne puoi bere un po', basta che poi ti fermi- in effetti non aveva tutti i torti. Harry fissò la bottiglia ancora un istante per poi afferrarne il collo. -Indovina un po', Harry- il ragazzo portò lo sguardo su Simon e nel mentre, un lampo tra le nuvole poco più in la rispetto a loro, illuminò il volto di tutti. Stava tornando il temporale. -Che cosa?- Simon tracannò dalla sua bottiglia. -Ieri ero fuori e c'era anche Amanda, mi ha chiesto di te- gli altri si misero a ridacchiare. -Amanda?- domandò Harry. -La ragazza che mi hai fatto vedere quando siamo andati a ballare?- Simon annuì soddisfatto. -Esattamente lei-,-Perché non l'hai portata stasera?- Simon scrollò le spalle. -Era con le sue amiche, ma ti passo il numero-. Tutti portarono improvvisamente lo sguardo verso l'alto al rumore di un tuono, era più vicino del lampo di poco prima. Harry riprese a bere dalla bottiglia e ad ogni sorso sentiva sua madre rimproverarlo, ma non aveva voglia di smettere. Si alzò buttando a terra la sigaretta finita e pestandola per poi andare alla macchina con cui erano venuti lui, Zayn e Niall e si sedette sul cofano, non voleva sporcarsi i jeans. Un altro tuono, molto più forte, era ormai sopra di loro, il lampo che lo succedette illuminò i ragazzi come se fosse giorno. -Non è meglio andare?- suggerì Liam, ma gli altri non rispondevano, non facevano altro che guardare verso l'alto. Si alzarono tutti quando ci fu un nuovo tuono accompagnato da un fulmine che squarciò le nuvole. Lo videro abbattersi sul terreno poco lontano da loro, sentirono la terra tremare leggermente. -Si, direi che dobbiamo andare, che strazio- affermò Zayn. Tutti si alzarono, ma era tardi. Un fulmine si scagliò a terra, alle spalle di Harry. Non era più lontano però, si trovava a circa un metro e mezzo dalla macchina su cui sedeva. Non appena il fulmine si scagliò dal cielo, Harry divenne rigido, la scossa era chiaramente arrivata fino a lui. La bottiglia gli cadde di mano e rotolò a terra, fu come se non avesse più la forza di restare seduto e cadde anche lui dal cofano. Si trovò disteso per terra, vide gli altri ragazzi avvicinarsi e soccorrerlo, ma non li sentiva. Aveva gli occhi puntati verso il cielo, vedeva i lampi sopra di loro ed iniziava nuovamente a cadere della pioggia. Sentiva tutto il suo corpo scosso da fremiti, la pelle d'oca e i pugni stretti, così tanto da lascare il segno delle unghie nel palmo. -Harry, Harry, mi senti?!- queste furono le prime parole che riuscì a recepire. Sentiva caldo, forse dovuto anche all'alcol. E aumentava, sentiva bruciarsi, come se fosse avvolto dalle fiamme. -Oh mio Dio, Harry, rispondi!- cominciò a sbattere le palpebre che fino ad allora erano rimaste aperte, quasi fossero inchiodate. Sentì di tornare a respirare e i brividi e i fremiti si fermarono. Riuscì a distendere le dita delle mani e a rilassarsi leggermente. Con l'aiuto di Louis, riuscì a tirarsi seduto, tutti lo fissavano, bianchi come degli stracci. -Hai tutti i capelli in piedi, amico- alle parole di Niall passò la mano tra i ricci castani, li sentiva elettrici, più rigidi. Lo fissavano tutti a bocca spalancata e un nuovo lampo illuminò a giorno. -Harry, riesci a parlare?- lui deglutì, aveva la gola secca. -Ho bisogno di bere- alla sua affermazione vide i volti di tutti rilassarsi, si alzarono in piedi tirando su anche lui e gli misero la bottiglia in mano. -Ci hai fatto prendere un colpo- tutti sollevati e spaventati si diressero verso le proprie macchine. -Sicuro di stare bene?- chiese Zayn. -Si, non è niente-,-Vuoi che ti portiamo all'ospedale? Dovresti farti controllare- Harry scosse la testa. -Non pensarci neanche. Andiamocene di qui- portò la bottiglia alla bocca e riprese a farsi scivolare la vodka giù per la gola.

The Lightning |H.S.|Where stories live. Discover now