𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪.
Francia 1550
Juliette Oriel, principessa e futura regina
a 18 anni viene promessa in sposa al Re Enrico
ma spinta da un senso di ribellione decide...
Viktor mi condusse in una stanza «Questa è la camera di mia sorella, non tornerà sta notte quindi puoi dormirci tu» il letto matrimoniale era collocato al centro della stanza mentre i vestiti erano tutti buttati a casaccio nei bauli di legno «Grazie» risposi «Figurati, buonanotte Juliette»
Il giorno seguente mi svegliai con la schiena dolente, il materasso era duro come una pietra ma non potevo di certo lamentarmi.
Uscì dalla stanza e vidi Viktor preparare del porridge mentre canticchiava. «Buongiorno» lui si voltò a guardarmi «Buongiorno a te, dormito bene?» «Oh sì, ho dormito bene» una piccola bugia innocente.
Qualcuno iniziò a bussare alla porta «Dev'essere mia sorella» andò ad aprire e una ragazza dai capelli biondi si mise a sventolarli davanti una sacca di tessuto marrone «Guarda cos'ho rubato fratellone, con questi ricaveremo una fortuna, ci sono monete, collane, anelli, orecchini e anche..» Viktor la zittì con uno sguardo lapidario e mi indicò con un cenno della testa «Oh..lei chi è?» guardò prima me poi lui «Non sapevo ti facessi le ragazze nobili Viktor» Lui roteò gli occhi «Lei e Juliette Oriel , Juliette lei è Vivienne, mia sorella» Vivienne mi guardò attentamente «Juliette Oriel? sei tu la principessa che stanno cercando? la tua faccia e attaccata ovunque anche se è un po' deformata quella del disegno» Svuotò il sacco sul tavolo era pieno di cianfrusaglie e gioielli «Siete dei ladri?» Vivienne mi sorrise «Non tutti hanno a disposizione una miniera d'oro come la tua famiglia, quindi rubiamo per vivere» Avere un impero molto vasto e usufruire di tutte le sue ricchezze mentre altre persone potrebbero morire di fame, questo mi faceva sentire estremamente in colpa anche se io non c'entravo un granché.
«Resterai con noi?» mi chiese Viktor, scossi la testa «Partirò tra poco, non voglio crearvi problemi» «Sciocchezze» intervenne Vivienne «Di certo non sarai tu a metterci nei guai Juliette, puoi restare con noi, due mani in più ci serviranno e comunque finirebbero per trovarti subito»
Decisi che era meglio restare con loro, in fondo non avevo altra scelta.
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