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«Ho portato la legna» annunciò Viktor tornando da noi con le braccia piene di legnetti di ogni grandezza, gli adagiò a terra e accese il fuoco.

Il fuoco ci riscaldava mentre Vivienne restava appoggiata con la testa sulla mia spalla.

Stavamo in silenzio o  semplicemente nessuno di noi sapeva bene cosa dire finché non sentimmo dei passi in lontananza
Viktor si tirò su come una molla seguito da me e Vivienne il buio regnava sovrano in tutta la foresta e non si vedeva niente.

Finché la figura di un ragazzo uscì da quell'oscurità teneva una spada ben salda in mano mentre portava una maschera fatta di cotone sulla testa e un sacco sulla spalla «Chi sei?» chiese Viktor, il ragazzo non rispose ma si scagliò contro di lui con la spada, non ci pensai due volte a scattare in avanti e tiragli un calcio dietro alle ginocchia, il ragazzo cadde in avanti perdendo l'equilibrio.
La spada li volò via dalla mano cadendo a terra, la presi e gliela puntai alla gola «Togliti la maschera» fece come gli dissi e quando la tolse restai a bocca aperta «Edgar...? ma cosa diavolo ci fai qui?!» mio fratello scoppiò a ridere «Volevi per caso spezzarmi le gambe?»
«Non pensavo fossi tu» lo aiutai ad alzarsi «Cosa ti salta in mente a vestirti in quel modo e puntarci una spada contro?»
Si passò una mano tra i capelli «Ero sotto copertura per un lavoretto di cui non posso dirti niente, quando vi ho visti e ho deciso di scherzare un po'  ma loro chi sono?» mi chiese indicandoli «Lei e Vivienne lui  e Viktor... compagni di viaggio» scrollai le spalle «E dove state andando?»
«Tu che fai domande chi sei?» Viktor sembrava piuttosto incazzato «È mio fratello, Edgar» io e mio fratello avevamo pochissima differenza d'età eppure è il doppio di me.

«Per rispondere alla tua domanda caro fratello, stiamo viaggiando verso l'ignoto»
«Questo ignoto ha un nome?» chiese scrutandomi attentamente «No»

Puntò il mio abbigliamento «Così sembri un maschiaccio per davvero, avanti ridammi la spada» scossi la testa «La tengo io, tu torna al tuo dovere» ridacchiai «Non mi sembra il momento di scherzare Juliette, ho bisogno della mia spada» non ci pensavo nemmeno a ridargliela, potrebbe esserci utile durante il tragitto «Cosa si dice di me a corte?» chiesi con una punta di amarezza «Cosa dovrebbero dire? che sei una vergogna bla bla bla, non ha importanza»

𝑔𝑖𝑎̀ 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎..

Dreams||seguendo il destino (1)Where stories live. Discover now