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«Dov'eri finita ieri? un secondo prima c'eri il secondo dopo, sparita nel nulla» Iris mi riempiva di domande già di prima mattina mentre io mi limitai a scrollare le spalle  «Com'è andata con Ares?» Chiesi deviando l'argomento,
curvò le labbra in un sorriso smagliante mentre i suoi occhi presero a luccicare.

«È andata benissimo, è un bel ragazzo, gentile..»  schioccai due dita davanti ai suoi occhi incantati «Qualcuno qui si sta innamorando» lei si mise a ridere dandomi un colpetto sulla mano «Non mi sto innamorando, ho solo detto che è gentile con me» i suoi occhi caddero alle mie spalle «James» lui la salutò con un cenno sedendosi davanti a me, mi guardò dritta negli occhi senza proferire parola.

C𝑜𝑠𝑎 𝑚𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒?

Il giorno precedente quando mi ha baciata io non mi mossi di un millimetro, ma ricambiai
e se penso di aver baciato anche Edward giorni prima..dio da quando sono diventata così?

«A cosa stai pensando?» Iris mi rivolse uno sguardo indagatorio «Cosa? a niente»
«Sembravi molto assorta nei tuoi pensieri» mi fece un cenno con gli occhi verso James «È per qualcuno in particolare?» roteai gli occhi al soffitto «No. nessuno in particolare»
un sorrisetto curvò le labbra di James che non smetteva di guardarmi.

«Sorellina penso che nostro padre abbia bisogno del tuo aiuto, per qualcosa» lei si voltò da lui corrucciando lo sguardo «Tipo cosa?»
«Penso che Ares si sia rotto qualcosa, cadendo dalle scale» il suo tono di voce era calmo, quasi divertito
«Perché  non me l'hai detto?!» si alzò in piedi tutta agitata «Te lo sto dicendo adesso» Iris corse via dalla stanza mentre James si sporse sul tavolo per avvicinarsi a me.

«Le hai mentito?» chiesi alzandomi dalla sedia «Probabile, perché ti stai allontanando da me?» chiese avvicinandosi alla mia figura
«Cosa vi è saltato in mente ieri? davanti a tutti. Se state tramando qualche giochetto tra di voi, io non voglio farne parte» dissi puntandoli un dito al petto, mi prese per il fianchi facendomi sedere sul tavolo.
Mi allargò le gambe posizionandosi tra esse
«Nessun giochetto principessa, se faccio qualcosa e perché voglio farla» si passò la lingua tra le labbra  «Ieri mi è sembrato ti piacesse il modo in cui ti toccavo» lo sussurrò a pochi centimetri dalle mia labbra.

Scossi la testa cercando di scacciare quel ricordo dalla mia mente «No, non mi è piaciuto per niente» risposi a testa alta senza staccare lo sguardo dal suo.

«Ah si?» con entrambe le mani afferra il tessuto del mio vestito, lo alza lentamente fino ad arrivare alle cosce «Cosa stai..» avvicinò il viso al mio lasciandomi un bacio a fior di labbra «Lasciami fare, principessa»
Si inginocchia davanti a me senza smettere di guardarmi  poi affonda la testa tra le mie gambe
«James, se arriva qualcuno...» mi zittisco all'istante quando lo sento andare più in profondità spostando il tessuto delle mie mutante lasciando la mia intimità esposta alle sue labbra, sentivo il suo respiro caldo contro le mie pieghe.

Affondo una mano tra i suoi capelli quando inizia a fare su e giù con la lingua sul mio clitoride, il mio cuore inizia a palpitare sempre di più quando lo sento andare più a fondo con la lingua.
Il movimento della sua bocca diventa sempre più piacevole, così chiudo gli occhi godendomi le sue carezze, finché sento il calore crescere dal mio basso ventre fino a propagarsi in tutto il mio corpo raggiungendo un orgasmo silenzioso.

Riapro gli occhi ancora esausta e soddisfatta
James si alzò da terra con un sorrisetto sulle labbra «Stai bene?» mi chiese scrutando la mia espressione, annuì non trovando nemmeno le parole per rispondere, mi sentivo talmente rilassata da riuscire ad  addormentarmi su questo tavolo.

Mi fece scendere per poi attirarmi a se «Adesso non puoi certo dirmi che non ti sia piaciuto» si passò una mano tra i capelli come per abitudine «Vuoi che ti riempia di complimenti?» gli chiesi ridacchiando
«Hai sempre la battuta pronta tu? quella bella lingua lunga dovresti usarla anche per fare altro»

«James!» la voce di Iris ci raggiunse facendoci allontanare all'istante «Che cosa c'è adesso?» le chiese vedendola venirci incontro, sembrava infuriata «Ares non è mai caduto dalle scale, si può sapere perché mi hai mentito?»
«Oh davvero? devo aver sentito male allora, buon per lui no?» lei sbuffò sedendosi «Mi hai fatto fare la figura dell'imbecille! sono andata da lui chiedendo che cosa si fosse rotto durante l'impatto con il suolo, ha iniziato a ridermi in faccia James»

Gonfiai le guance cercando di non mettermi a ridere
«Guarda il lato positivo sorellina, sei una compagnia divertente, dovrebbe ritenersi fortunato»
Lei roteò gli occhi al cielo «Inizio ad avere l'impressione che tu mi abbia detto una bugia solo per mandarmi via»
James scrollò le spalle ridendo «Forse l'ho fatto per una buona ragione» mi rivolse un ultimo sguardo prima di uscire dalla stanza.

Dreams||seguendo il destino (1)Where stories live. Discover now