Capitolo 28

365 17 11
                                    

Izuku pov:

"Ecco qua il nostro cantante! Bakubro avresti dovuto scegliere canto, non orchestra." Lo prese in giro Kaminari facendo ridere di gusto anche gli altri della compagnia.
Ci sedemmo insieme a loro e Kacchan non disse nulla, aveva le mani in tasca e lo sguardo serio. Lo affiancai e posai una mano sulla sua gamba.
"Devo dire che sei stato parecchio bravo, non mi aspettavo una cosa simile da parte tua. Di solito sei piuttosto vago e chiuso in te stesso." Intervenne Kirishima portandosi due dita sotto il mento...sorrisi nel pensare che in realtà il biondo accanto a me era molto dolce e faceva di tutto pur di farmi sorridere.
"E non sei nemmeno stonato, anzi sembri un usignolo."
Tutti iniziammo a ridere per questa sua paragone, Denki gli avvolse il collo con il braccio e il biondo se lo tolse in fretta.
"Ve lo immaginate un usignolo che urla e minaccia di morte le persone?"
"Come siete noiosi, dateci un taglio!" Tuonò alzando la testa dalle braccia anche se nessuno di noi era intimorito.
Nel mentre poggiai il busto sullo schienale e posai la mano sulla sua possente schiena, iniziando a muovere le dita qua e là.
Rilassò i muscoli e lo sentì sospirare.
"È fatto così e non potrei desiderare di meglio." Dissi continuando con i movimenti, girò la testa e mi sorrise.
"E poi con Izuku diventa tutt'altra persona, l'amore può colpire anche gli animi più freddi." Denki fece le mani a cuore e scossi la testa sorridendo.
"L'hai mandato in standby Izuku? Non risponde alle provocazioni." Disse Jiro giocando con una ciocca di capelli.
"È nel suo mondo." Dissi carezzando i suoi capelli come se fosse un cucciolo.
"Vi sento." Biascicò sulle braccia, visto che aveva la testa nascosta tra di esse.

"Ordiniamo qualcosa da bere?"
"Ci conviene mangiare qualcosa prima o avremmo delle ripercussioni con l'alcool." Dissi attento.
"Suvvia Izuku, un po' di baldoria non ci farà male." Kaminari si alzò e si diresse verso il bancone degli alcolici, negai con il capo e lo ignorai.
"Io non bevo." Sussurrò Kacchan tirandosi su con la schiena per poi guardarmi. "Cosa vuoi da mangiare?"  Mi chiese gentilmente senza distogliere gli occhi dai miei.
"Scegli tu, conosci i miei gusti."
"Aspettami qui, arrivo." Si alzò da tavola e, dopo avermi scompigliato i capelli, sparì tra la folla e rimasi in compagnia di Eijiro e le ragazze chiacchierando del più e del meno.

La musica era alta e mi stava venendo un leggero mal di testa, all'improvviso al nostro tavolo ci raggiunse Uraraka.
"Izuku! Finalmente ti ho trovato." Si sedette nel posto occupato prima dal biondo e le sorrisi.
Dopo la discussione avvenuta tra me e il mio ragazzo riguardante lei avevo preso un po' le distanze...era simpatica ma molto egocentrica e non faceva altro che parlare male di chiunque.
"Izuku, tra poco dovrebbe tornare Katsuki." Disse Mina cercando di intimorirla, con scarsi successi.
"Ho ascoltato la performance di Bakugou prima, niente male." Usò un tono piuttosto arrogante e acido, mi grattai il collo a disagio.
"Sì, non mi aspettavo facesse una cosa del genere." Ammisi e stavo pregando con tutto me stesso che Kacchan si muovesse.
"Mh, abbastanza scontata come cosa...poteva dichiararsi in maniera più intima, senza farlo sapere al mondo intero." Aggiunse la castana facendomi stringere i pugni sul legno della panchina.
Sapevo bene di come in realtà Kacchan mi amasse da tempo, me lo aveva dimostrato parecchie volte e sapevo anche che voleva togliersi quel peso di dosso dicendomelo.
"Non hai paura di essere preso di mira?"
"Che intendi?" Domandai confuso aggrottando le sopracciglia.
"Beh sai, si sentono molte storie in giro di ragazzi che vengono picchiati perché omosessuali...non vorrei ti capitasse qualcosa."
"Izuku, andiamo via." Kirishima aveva ascoltato tutto e mi posò una mano sulla spalla, spingendomi verso l'uscita del tavolo.
"Uraraka non capisco dove vuoi andare a para-" Un forte rumore mi fece voltare e, spaventato, sgranai gli occhi.
"Che sta succedendo?" Mi affiancò Mina e pregai non fosse ciò che credevo.
"Credo che si sia una rissa." Aggiunse Kirishima facendosi spazio tra gli studenti.

Tutto a un tratto vidi Kaminari correre verso di noi con il fiatone. "Izuku!" Si piegò sulle ginocchia e gli posai una mano sulla spalla. "Laggiù, dal buffet...Bakugou..." Ansimò e senza perdere tempo mi diressi nel punto indicato, potei sentire anche un coro di studenti che urlava 'rissa, rissa, rissa.'
Sorpassai tutti e vidi Kacchan in piedi davanti a un ragazzo ormai steso a terra sopra a un tavolino distrutto.
Il malcapitato aveva una mano sull'addome come a lenire il dolore e gli occhi chiusi, alzai lo sguardo su Kacchan che invece aveva la schiena leggermente piegata in avanti con i pugni stretti lungo i fianchi, il respiro accelerato e il viso contratto in una smorfia di odio.
"Così impari a usare le parole, stronzo." Si pulì la bocca sporca di sangue e appena i suoi occhi mi intravidero li sgranò come a non volermi far vedere ciò che aveva appena fatto.

🎶Su di Noi🎶Where stories live. Discover now