Capitolo 31

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Katsuki pov:

Il sole rifletteva i suoi raggi sulla bianca e candida neve, creando un bagliore accecante tale da farmi socchiudere gli occhi, indossai gli occhiali e finalmente arrivai davanti casa di Izuku; spensi il motore dell'auto e attesi impaziente che venisse da me. Oggi saremmo partiti per la nostra settimana di vacanza in un luogo pieno di pace e silenzio, un paesino ai piedi del monte Fuji. Il tragitto era lungo, ci avremmo impiegato quasi quattro ore e fremevo dalla voglia di arrivare.
La portiera venne aperta e la figura raggiante e sorridente di Izuku mi rallegrò ulteriormente. "Kacchan! Mi aiuti a mettere la valigia nel portabagagli?"
Alzai un sopracciglio e sospirai, conoscendolo avrà sicuramente portato cose del tutto inutili pur di non trovarsi impreparato.
Scesi dall'auto e feci il giro da dietro, non mi sbagliai e mi battei una mano sulla fronte nel vedere la grandezza della valigia, anche il peso era notevole e dopo un enorme sforzo riuscii a caricarla.

"Bene! Partiamo!" Si battè le mani sulle gambe e mi scoccò un bacio sulla guancia, la sua felicità era così contagiosa da farmi venire le farfalle nello stomaco.
"Su di noi c'è davvero un cielo meraviglioso, non vi è una nuvola." Disse sporgendosi verso il parabrezza, sorrisi capendo la sua allusione e gli passai il mio telefono cosicché potesse collegare il bluetooth allo stereo. "È l'unica canzone tra i preferiti, su mettila." Glielo porsi e fu veloce come un razzo, in pochi secondi riconobbi le note della canzone e lo guardai con la coda dell'occhio.
"Sei pronto?" Chiese guardandomi, allungai una mano sulla sua gamba e presi ad accarezzargliela lentamente su e giù. "Io sono nato pronto."

Cantammo a squarciagola la nostra canzone e al momento del ritornello sentii la sua mano intrecciarsi nella mia stringendo la presa come a non volermi lasciare andare. Il mio cuore perse un battito e usai tutto il fiato che mi rimaneva per dare il massimo.

"Mi stavi vicino e non mi accorgevo di quanto importante eri tu, adesso ci siamo fai presto ti amo, non perdere un attimo in più.
Su di Noi, nemmeno una nuvola
Su di Noi, l'amore è una favola,
Su di Noi, se tu vuoi volare..."

Sentivo il bisogno di baciarlo o sarei impazzito, accostai l'auto in una piazzola di sosta e senza dargli il tempo di dire o pensare qualcosa lo afferrai dalle guance e lo attirai a me.
Le mie labbra si congiunsero alle sue, la sua lingua si incontrò subito con la mia e danzarono per secondi interi. Le mie mani si spostarono nei suoi ricci e lo tirai leggermente quando sentii Izuku mordermi leggermente la lingua, un brivido di piacere mi percorse la pelle e ansimai contro la sua bocca.
Ci staccammo dopo qualche minuto ed entrambi eravamo a corto di fiato e con gli occhi languidi di piacere.
Senza distogliere gli occhi dai suoi, appoggiai il palmo della mano sul suo collo, muovendo poi le dita sulla sua guancia in particolar modo sulle lentiggini, rilassò i muscoli così da appoggiare la testa sulla mia mano che prontamente prese ad accarezzare.
"Mi fai impazzire, cazzo." Ammisi prendendo un respiro profondo così da calmare il mio cuore. "Tutto di te mi manda su di giri, anche solo quando mi guardi con quegli occhi da cerbiatto sento dentro di me come un'esplosione." Sbuffai e appoggiai la fronte sulla sua, chiudendo gli occhi.
"Kacchan, sono felice di averti al mio fianco...spero di non perderti mai perché so che non lo sopporterei, al solo pensiero io..." la sua voce si incrinò e gli baciai la fronte per rassicurarlo.
Come poteva pensare a una cosa del genere? Nonostante stessimo insieme da anni la paura di perderci era costante...ma io sapevo che non avrei mai smesso di amarlo.
"Io sarò sempre con te, finché tu me lo permetterai il mio cuore batterà solo ed esclusivamente per te. Chiaro?" Lo guardai e mi annuì nascondendo il viso nell'incavo del mio collo.
"Dai, muoviamoci. Voglio vedere il tramonto sul monte Fuji insieme a te."
In realtà volevo guardare lui mentre osservava il sole sparire dietro l'orizzonte, le luci del tramonto rendevano i suoi capelli di un verde più scuro e inteso, la sua pelle assumeva una tonalità più rossastra e i suoi occhi...diamine, quegli occhi che non smettevano mai di amarmi diventavano così accesi e pieni di luce da farmi mancare il respiro.

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