Yazmin Malìk

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Dyersburg, Tennessee, 2000.

Dopo la scomparsa improvvisa di Carlos, nessuno ebbe più sue notizie. Natasha aveva provato a chiamarlo varie volte alla ricerca di una spiegazione, ma nessuno aveva mai risposto, la sua chiamata andava diretta alla segreteria telefonica.

In più non aveva neanche il numero di casa sua o della sua famiglia, perciò non potè chiedere nemmeno a loro se sapessero qualcosa di più.

La sua auto era stata ritrovata abbandonata nelle parti di un campo coltivato, senza chiavi, completamente impantanata. Da allora erano passati tre anni e nessuno aveva più saputo nulla.

Tre anni in cui Dennis aveva iniziato a frequentare le scuole elementari ma a parte questo la sua vita non aveva ricevuto notevoli cambiamenti.

James ricominciò a farsi vedere regolarmente, essendosi ormai ripreso dalla grave perdita di tempo fa, ma non aveva più cercato un'altra donna da amare e forse sposare.

Dennis a scuola era uno studente quasi nella media, non brillava di voti alti ma non era nemmeno un lazzarone, l'unica cosa che saltava all'occhio ai suoi insegnati era che non si era fatto nemmeno un amico.

Il bambino passava tutto il tempo delle lezioni in silenzio nel suo banco, senza interagire con nessuno, e alla ricreazione non andava a giocare con gli altri, ma si metteva sotto un albero in cortile a strappare i petali dei fiori e la situazione non cambiò mai nei primi tre anni di scuola.

Un mese dopo l'inizio della quarta elementare una nuova bambina entrò a far parte della classe: si chiamava Yazmin Malìk e si era da poco trasferita nel Tennessee.

Veniva dalla Virginia ed era la prima di sei figlie femmine. Yazmin era una bambina solare e in pochissimo tempo si fece subito tantissimi nuovi amici. Per la sera di Halloween aveva organizzato una festa a casa sua e aveva invitato tutta la classe a partecipare, tutti compreso Dennis che però fu l'unico a non presentarsi. Anzi, in realtà Dennis non disse mai a sua madre di essere stato invitato a una festa di Halloween, aveva buttato l'invito non appena erano usciti tutti dalla classe per tornare a casa.

Non era chiaro il motivo, ma forse Dennis aveva sentito qualcosa di diverso, un sentimento nuovo mai provato con altri sconosciuti al di fuori dei suoi genitori e in qualche modo aveva sentito uno strano senso di debolezza che gli sveva imposto di mantere un segreto.

Forse si era preso una cotta per quella ragazzina sempre sorridente. Non le rivolgeva mai la parola però, la osservava da lontano durante la lezione e la ricreazione, scarabocchiando qualcosa agli angoli dei suoi quaderni che non permetteva a nessuno di vedere.

A differenza sua invece Yazmin gli rivolgeva sempre dei saluti calorosi, dei larghi sorrisi cordiali e gli prestava sempre del materiale quando si accorgeva che Dennis era senza. Non erano affatto attenzioni romantiche, ma al ragazzino sembrava bastare anche così.

Anche Natasha notò subito che il figlio tornava a casa spesso di buon umore, sembrava quasi una persona diversa, forse addirittura normale, perfino quando la nonna veniva a trovarli sembrava essere diventato il nipote che Jackie tanto desiderava. Un nipote uguale a tutti gli altri, un nipote normale.

***

Un giorno, forse deciso a tentare un approccio diverso, Dennis si fermò vicino a un negozio di fiori che si trovava poco distante dalla scuola. In quel momento non era ancora aperto ma di fianco alla porta d'ingresso, forse caduto dal vaso mentre il proprietario trasportava tutto dentro, giaceva un piccolo tulipano rosso, ancora in buono stato.

Dennis lo raccolse e lo avvolse in un fazzoletto che le aveva dato la madre, ripulì i petali sporchi e strappò via le foglie rovinate o mangiucchiate dagli insetti.

Sulle tracce di Dennis LoganDove le storie prendono vita. Scoprilo ora