Natasha gettò la sigaretta per terra, pestandola con il piede per spegnerla del tutto, mentre attraverso la nuvola di fumo tornò a guardare il nome del locale che aveva di fronte.
Per tutti sarebbe potuto essere un normalissimo ristorante, forse addirittura anonimo e privo di importanza, ma per lei era come una gigantesca scatola di ricordi che avrebbe voluto dimenticare. Perchè mai quel ristorante fosse stato protagonista di molte sue esperienze, non sapeva proprio spiegarselo, ma poteva azzardare un'ipotesi: era un luogo conosciuto e ben tenuto quando era giovane, e tutti lo frequentavano.
Ora però, se ne avesse avuta l'occasione, di sicuro lo avrebbe demolito.
Il rumore di una macchina che parcheggiava nei posteggi accanto a lei le fece distogliere lo sguardo, interrompendo quel mare di pensieri negativi che le frullava in testa.
James, con il suo vecchio cappotto di pelle ormai sformato, scese dalla macchina e andò dritto verso di lei, con gli occhiali da sole in faccia nonostante di sole proprio non ce ne fosse. Era stata sua l'idea, ovviamente, di incontrarsi proprio lì, e come mai Natasha non vedeva l'ora di saperlo.
«Ti credi in un film d'azione? Non sei un po' vecchio per quel cappotto ormai?»
«Ciao anche a te Natasha, sto bene, grazie dell'interesse.»
«Finiscila, normalmente non saremmo nemmeno qui, lo sai vero?»James sospirò, togliendosi gli occhiali e appendendoli al collo della giacca. Non poteva negare che la donna avesse ragione, quel ridicolo teatrino di gentilezza faceva ridere i polli, per essere generosi.
Le fece cenno di entrare, mantenendole la porta aperta e dirigendosi verso il tavolo da lui prenotato, che guarda caso era sempre stato il solito, il così da lui chiamato “Tavolo delle brutte notizie”.
«Allora?» chiese Natasha, dopo aver preso in mano il menù, «Sì può sapere come mai volevi vedermi proprio qui?»
«Io e te abbiamo diverse cose da dirci, non sei d'accordo?»
«No, io e te non abbiamo nulla di cui parlare.»
«Invece sì»I due si guardarono in cagnesco, unico sguardo che ormai conoscevano, e se non ci fossero stati vari fattori ad impedirglielo, probabilmente si sarebbero presi a coltellate. Invece restarono fermi a fingere di leggere il menù, tanto sapevano bene cosa avrebbero ordinato, anche il tavolo stesso lo sapeva.
Quando arrivò il cameriere, ordinarono due bottiglie d'acqua, una naturale e una frizzante, rigorosamente fredde da frigo, una braciola di maiale con un contorno di patate al forno e un piatto di spaghetti alla bolognese con aggiunta di peperoncino.
Poi, una volta rimasti soli, fu Natasha a rompere il silenzio: «Credo che anche il proprietario del posto ci conosca, il tavolo non è mai cambiato, che coincidenza.»
«Non riuscirai a scoraggiarmi, quindi che ti piaccia o no, io e te adesso parleremo.»
«Dov'è Dennis? È brutto che siamo fuori a pranzo senza di lui.»
«Natasha!»Alcuni clienti si voltarono verso di loro, e James fece un cenno di scuse per aver alzato troppo la voce. La donna sospirò, arrendendosi finalmente al volere dell'uomo, senza però abbandonare la sua difesa. Quando arrivarono le bottiglie d'acqua, James bevve un grosso bicchiere tutto d'un fiato, idratandosi bocca e lingua e umidificando le labbra, screpolate dal freddo. Poi tornò a puntare i suoi occhi, così scuri e simili al figlio, verso la donna.
«Avevi sete?»
«Come siamo arrivati a questo?»
Natasha rimase senza fiato, colta di sorpresa da quella domanda: «Come siamo a cosa?»
«A questo! Come siamo arrivati ad odiarci? A malapena ci guardiamo in faccia.»La donna rimase in silenzio, indecisa se pensare e pronunciare una risposta o concentrarsi sul suo piatto di pasta che le era appena arrivato.
In realtà come fossero arrivati a quello, lei lo sapeva, e fin troppo bene, ma per qualche ragione preferiva cercare di svuotare la mente. Solo che ormai era tardi, i pensieri avevano già preso il volo ed erano tornati indietro, ai tempi della sua gioventù.
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Sulle tracce di Dennis Logan
Mystery / ThrillerDennis Logan è uno spietato serial killer che uccide solo per il gusto di farlo macchiandosi così della morte di oltre quarantasette persone. A un certo punto, in seguito a un video dove confessa tutti i suoi omicidi, Dennis scompare definitivament...