Proprio belle da morire

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Non si sa che cosa scattasse, in determinate occasioni, nella testa di Dennis che lo portasse a commettere certe azioni crudeli. Aveva solo dodici anni e già quattro vittime sulla coscienza uccise a sangue freddo. Che si potesse essere trattato di gelosia nei primi casi era possibile, ma di fronte a quelle due ragazzine dentro di lui crebbe una sorta di puro odio. Ogni persona che la sua testa riteneva scomoda doveva essere eliminata, cancellata dalla faccia della terra, dimenticata perfino dal tempo, come era successo al povero Ben, che aveva ingenuamente pensato di essere più forte di lui.

Era ormai una settimana che Mia e Hannah si stavano vantando con tutte le ragazze della classe del fatto che avevano comprato pochi giorni fa un completo da vere cheerleader: mogliettina appena sopra l'ombelico smanicata e gonna a balze corta a metà coscia.

Tutte le loro compagne sbavavano di invidia nel sentire i loro racconti, già immaginando che effetto faceva avere addosso una vera divisa da cheerleader.

In realtà non era proprio così: quelle due avevano comprato nient'altro che un vestito da carnevale sopravvissuto nei negozi dopo la festività vera e propria ma, sfruttando il fatto che nessuno ancora lo aveva potuto verificare, si divertivano a pavoneggiarsi per restare al centro dell'attenzione.

Mia, che a quel punto si poteva definire la leader indiscussa del gruppo, disse che prima aveva un'altra cosa importante da mostrare prima di quell'uniforme, ed era il suo nuovo cellulare con lo sportello e il portachiavi a forma di Hello Kitty appeso.

Quando quel piccolo oggetto raggiunse gli occhi di Dennis, il ragazzino faticò a trattenere una sonora risata divertita perchè oltre ad essere due ragazze vanitose erano pure ridicole.

Comunque era palesemente chiaro che quei costumi da cheerleader non li avrebbero mai mostrati a nessuno.

Anche Hannah in quel momento mostrò il suo di cellulare con lo sportello, rosa e bianco, senza portachiavi.

In quel momento a scuola erano state le prime ed uniche ad avere un cellulare tutto loro, e la maggior parte degli alunni stava già morendo di invidia perché avrebbero dato qualsiasi cosa per essere al loro posto. Dennis invece rimase ad osservare da lontano per nulla interessato ai loro stupidi telefonini, portachiavi o costumi di carnevale spacciati per alta moda.

Rimase anche piuttosto distante nei confronti di Yazmin che a quel punto decise di accontentarsi della compagnia delle sue amiche nonostante a volte non riuscisse a condividerne gli interessi.

Quel giorno Mia e Hannah continuarono a tormentarla parlando solo di Grease e Harry ti presento Sally e dicendo quanto sarebbe stato bello vivere una storia simile.

Le mostrarono anche riviste di attori giovanissimi che stavano facendo strada nel mondo del cinema e sospirando sognanti.

«Ragazze andiamo, siamo ancora piccole, vi sembrano pensieri da fare?»
«Yazmin!» aveva subito esordito Mia, «Pensa come sarebbe bello. Una star del cinema in carriera, bello come il sole, che scende dalla sua auto sportiva e con un anello di diamanti ti dice di essere la sua ragazza. Che sogno.»
«Un sogno troppo sogno per diventare reale.»
Yazmin si alzò per andare a buttare il suo sacchetto del panino, «Vado a fare due passi, questi discorsi mi annoiano.»

Mentre viaggiava verso la spazzatura si voltò con la coda dell'occhio per guardare che cosa facessero veramente quando lei non era con loro.

In effetti le vide parlare in modo molto riservato, come se non volessero farsi sentire da nessuno. Era chiaro che a volte, anche se non voleva farglielo sapere, si sentiva terribilmente inferiore a loro, quasi come se non facesse davvero parte di quel trio che avevano tanto elogiato.

Sulle tracce di Dennis LoganWhere stories live. Discover now