Prologo

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La fortuna non esiste; esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione.

Detta le regole dell'arte, è innato, inconsapevole, frutto di libertà ed intelletto.

Non si piega ai canoni, se non quelli della natura stessa.

E fa scuola, ispira per chi voglia imitare, senza sfociare nell'eccesso: tiene solo conto di sé.

L'arte, in qualsiasi forma, si plasma dal genio, dando così opere in grado di andare oltre spazio e tempo.

Brillante, talvolta passivamente nascosto, esso giace negli angoli più mediocri in cui possa celarsi.

All'apparenza ordinario, curioso all'occhio aquilino, vibra di capacità innate l'artista che si vede inconsapevole.

Durante i tranquilli pomeriggi parigini, fra le vie della capitale francese, si respira serenità.

Ma la grandezza imponente dei Boulevard e dei grandi palazzi conserva un certo caos latente che si manifesta a sprazzi, come dei bagliori improvvisi.

Per le strade, sui volti dei passanti, sono ancora vivi, in questa commistione di caos e quieta bellezza, i valori di libertà, fraternità ed uguaglianza, pronti a riemergere dai cuori degli abitanti, che solo all'apparenza tengono un aspetto ordinario.

Negli occhi loro brillano i colori del sangue, del cielo e delle bianche colombe, simbolo di libertà, a ricordo, dunque, di una impresa passata.

E non si parlano fra loro, basta un solo sguardo, una piccola scintilla per accendere i loro animi.

E tale può essere osservato in qualsiasi angolo, strada o quartiere della città.

All'apparenza tranquilla, ma una quiete preannunciatrice d'imminente tempesta; nuvole grigie a coprire il cielo, nessun tuono o lampo che possa allarmare i cittadini.

Solo un tiepido vendo dal nord, atto a rendere adesso turbata la città dei sogni e dell'amore eterno.

Resta impressa, dunque; cambia l'essere, ed ogni viaggio di andata diviene senza ritorno.

Ogni volto di Parigi trasforma l'animo: da apatico a innamorato, da triste a folle, da limitato a libertino.

Esalta il dramma interiore, rendendo accessibili al genio ogni via d'uscita.

Ma nell'immensa Parigi vi è un luogo che indubbiamente rimane nel cuore di ogni ospite.

Le Marais è il luogo consacrato alla comunità queer nella città.

Di notte si veste di blu scintillante, diventando il cuore pulsante del divertimento; di giorno, del resto dei colori, così da essere uno dei principali centri del pensiero post-moderno.

Ruotano qui, attorno al Pompidou, le ideologie degli artisti, musici e studenti che frequentano da poco o da molto la Sorbone, in cui le idee vanno ad incontrarsi col talento e tale con l'occasione; ed i quali condividono i loro pensieri fra le aule studio, nei locali d'incontro e nelle biblioteche.

Così inizia la storia di MelRose, del genio artistico nella Parigi odierna.

MelRose | VKWhere stories live. Discover now