21. Our love story [Passato]

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This love is difficult, but it's real

Don't be afraid, we'll make it out of this mess

It's a love story, baby, just say, "Yes"



🌧️

Ieri

Passato




3 mesi prima


«Stai diventando un problema, ragazzina»

Mi chino sul tavolino che mi separa da Mitra, sotto il suo sguardo vuoto e incavato.

Le luci al neon rosse - unica fonte di luce all'interno del piccolo ufficio - rendono la sua faccia da teschio un incubo ad occhi aperti.

«Non bastava che dovessi fare da baby sitter a quella piccola banda di teppisti disadattati» brontola, strofinando il pollice sui denti rovinati dall'eroina. «Adesso ti ci metti anche tu».

Tiro su col naso la striscia di polvere bianca e accolgo lo schizzo di luci che partono al centro del mio cervello e si propagano per tutto il sistema nervoso, con un lungo brivido che mi attraversa la schiena.

Mi raddrizzo e torno a poggiare la nuca sullo schienale del divanetto, tenendo gli occhi chiusi.

La musica che rimbomba fa tremare il pavimento e il divanetto su cui sono seduta e anche me. Inizio a sentirla nelle vene, mentre scorre e fa vibrare anche ogni mio organo interno.

Qui nel privé di Mitra è attutita ma i bassi delle casse arrivano in ogni angolo dell'Heaven.

«Sono alla soglia dei miei trent'anni, ho un intero quartiere in mano ma mi tocca stare dietro a voi adolescenti senza controllo come una cazzo di balia» continua a lamentarsi ma il mio cervello ha preso il largo ad anni luce lontano da qui.

Le sue proteste diventano un sottofondo fuori scena finché la musica non cambia. Qualcuno è entrato nel privé di Mitra.

Altre voci si accavallano alla sua. Ho i sensi così ovattati da impiegare qualche minuto per rendermi conto che Mitra si è spostato e che adesso è seduto sul divanetto accanto a me.

E dove poco prima stava lui, ora ci sono altri due uomini, proprio davanti a noi. Hanno il volto indistinto e sfocato ma so di non averli mai visti prima.

Stanno parlando di affari.

Mitra appare agitato. Si muove a scatti, limita le parole al minimo e ha più tic del solito.

Una valigetta viene sbattuta al centro tavolo. Il tipo a destra la apre mostrando il contenuto pieno di buste sigillate.

«Una parte la puoi anche pagare con lei» scherza uno, facendo cenno con la testa verso di me.

«Sì, certo. Bella merda con una ragazzina» borbotta Mitra a mezza bocca, mentre conta i rotoli di banconote da dare in cambio.

«Ehi» dice l'altro. «Pensi che al Cavaliere potrebbe piacere? Alla fine è una ragazzina»

«A lui piacciono piccole»

«Più piccole?»

«Hai presente la nipote del Cavaliere? Lei era anche più piccola»

Come Rain or ShineWhere stories live. Discover now