🎄 Speciale di Natale 🎄 [Passato]

1.1K 50 38
                                    

Mi avete chiesto un regalino per Natale e di certo non potevo tirarmi indietro! Non sapevo cosa fare di preciso perché la storia si svolge durante l'estate e attualmente ci troviamo a fine Ottobre, quindi - seppure mi sarebbe piaciuto fare qualcosa a tema Natalizio - purtroppo con le tempistiche non ci siamo e ho dovuto adattare in un altro modo. Spero che apprezzerete comunque 💕

Visto che me lo chiedete spesso ma i suoi POV all'interno della storia non sono previsti, penso che questo speciale faccia al caso nostro per dare un po' di voce anche a lui:






Richard's POV


Luglio - 3 mesi prima





La suoneria che squilla dopo la mezzanotte non è mai una cosa buona.

Ci impiego qualche istante a capire che qualcuno mi sta chiamando.

Mi si annoda la gola. Il mio primo pensiero è per Lizzie fottuta Gray.

Afferro il cellulare con le idee confuse e lo strascico di sonno che fatica a disperdersi.

Non farmi scherzi del cazzo, maledetta.

Ma quando leggo il nome sul display, a informarmi della chiamata meno probabile che potessi ricevere, mi ci vuole un po' troppo tempo per connettere e la chiamata cade.

«Fanculo» borbotto, tornando ad affondare la testa tra i cuscini.

La suoneria ricomincia a squillare e con uno sbuffo afferro il telefono. È ancora lui. Mitra.

«Che cazzo vuoi»

«Devi venire all'Heaven, Irving. Subito»

«Fottiti. Sono le tre del mattino»

«Muovi quel cazzo di culo e vieni qui. La tua ragazza ha deciso di dare spettacolo nel mio fottutissimo locale»

Scatto a sedere. «Gabrielle?» boccheggio.

«Che cazzo ne so come si chiama. La brunetta alta un tappo e mezzo con un culo che parla da solo. Quella col fratello morto. È lei o no?» una breve pausa dove mi giunge solo il sottofondo della musica. «E poi quante ragazze hai, cristo»

Stringo il telefono fino a sentire uno scricchiolio di protesta. «Arrivo» mastico tra i denti.

Appena riattacco non perdo tempo. Infilo il primo pantalone della tuta che trovo a la giacca nera dei Diavoli Rossi.

Ho ancora il cervello in panne quando monto sulla mia Suzuki e sfreccio per le strade di Land Park come un indemoniato.

Per quanto mi sforzo continua a sembrarmi surreale trovarmi qui, in questo covo di malintenzionati, alla ricerca della mia fottutissima ragazza.

Deve essere un errore. Mitra l'ha confusa per un'altra. Per forza.

Eppure anche un'altra volta me la sono ritrovata all'Heaven. Il ricordo di lei stretta tra le braccia di Tom, del modo in cui lui la toccava seppure fosse a malapena cosciente, del tutto incurante del fatto che si stesse sentendo male, mi manda in bestia.

Ma Tom se ne è andato e se lei è davvero qui, vuol dire che ci è venuta da sola.

Appena la individuo, in un angolo meno affollato dell'Heaven, a ballare sotto cassa è come ricevere una pugnalata in pieno petto.

Ha le braccia sollevate e si muove piano, sinuosa, del tutto scoordinata rispetto alla musica techno che pompa a un volume straziante. Il suo ancheggiare è delicato e non c'entra nulla con il ritmo incalzante che le turbina attorno.

Come Rain or ShineWhere stories live. Discover now