We jumped, never asking why
We kissed, I fell under your s p e l l
A l o v e no one could deny
🌧️
Ieri
Passato
☔
4 mesi prima
Sistemo la mia roba nello zaino come mi ha consigliato Matt. Non è facile, nella stanza sembra scoppiata una bomba. L'unica a tenere un ordine maniacale è Amanda, mentre tutte le altre cose sono sparse per la stanza in un caos.
«Resti davvero qui?»
Ricky è sulla soglia della porta e mi guarda con fronte aggrottata.
«Le mie amiche restano, perciò sì».
Ricky sbuffa, puntellando le mani su i fianchi. «Quindi se le tue amiche si buttano da un ponte, ti butti anche tu?»
Ridacchio. «Sì, papino. Mi faccio trascinare dalle mie brutte compagnie»
«Ti porto a casa io, se te ne vuoi andare» si offre.
Mi mordo il labbro inferiore riservandogli una lunga occhiata. «Credevo che nessuna ragazza potesse salire sulla tua moto»
«Infatti mi occuperei di chiamarti un Uber. Cosa credevi, stellina, di essere speciale?» sogghigna, avvicinandosi di qualche passo.
«Beh, potrei iniziare a pensarlo quando qualcuno dice di avermi pensata per tutta la notte» rispondo con voce affilata. «Ah, no, aspetta! In realtà quel qualcuno era troppo occupato a scoparsi Carla per pensare a nient'altro se non al suo piacere personale»
Ricky mi mostra un sorriso impertinente «Dovevo sfogarmi dopo quel bacio».
Gli mostro una smorfia «Sei ripugnante. E bugiardo. Grazie per avermi fatto capire quale errore ho commesso avvicinandomi a te».
«Sai, la indossi proprio bene»
«Che cosa?»
Inarca le sopracciglia come se la risposta fosse ovvia e dice: «La gelosia».
Gli volto le spalle ma me ne pento subito perché, prima che possa impedirglielo, afferra il mio cellulare abbandonato sul comodino. Lo sblocca con un piccolo sorriso soddisfatto.
«Guarda qua che stellina onesta. Neppure un codice che blocchi il telefono. Sei una che non ha nulla da nascondere, mhm?»
Provo a riprendermelo ma Ricky lo solleva fuori dalla mia portata. Poi mi da la schiena e inizia a digitare in fretta.
«Che diavolo fai?» mi lamento.
«Mi sto inviando tutte le tue foto da piccola sporcacciona»
«Cosa?!» esclamo proprio nel momento in cui dalla tasca di Ricky si leva una suoneria.
Mi restituisce il cellulare ridendo. «Ti ho salvato il mio numero» si tocca la tasca dove la suoneria ha smesso di suonare dopo un paio di squilli. «E adesso io ho il tuo».
BINABASA MO ANG
Come Rain or Shine
Teen Fiction«Tu non hai bisogno di qualcuno che ti protegga, stellina. Tu vuoi qualcuno che ti faccia sentire viva». *** La vita di Gabrielle è perfetta: è la figlia di una famiglia ricca e influente, ha quattro amiche affiatate, un ragazzo che la ama e un geme...
