35. Care about you [Presente]

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I think fearless is having fears

but jumping anyway.









🌧️

Oggi

Presente











Gabrielle's POV


Ricky piega indietro la testa, colpendo la parete di cartongesso quando un trillo acuto risuona fuori dallo spogliatoio maschile, raggiungendo ogni angolo remoto della scuola e finendo per martellare dolorosamente anche nel mio cervello.

«Cazzo. La campanella» sbotta, restringendo le palpebre per la fatica di doversi controllare.

Lo afferro per le guance e lo riporto sulle mie labbra.

«Non mi importa»

«Gab» ansima. «Dobbiamo andare» dice ma con le mani continua a guidare i movimenti del mio bacino su di lui.

«No. Dobbiamo recuperare un sacco di tempo»

«È vero» mi stritola i fianchi. «Sarebbe stupendo poterlo fare sempre mentre indossi la mia maglia»

La gamba mi fa male ogni volta che faccio leva per sollevarmi e abbassarmi su di lui nonostante le sue mani forti guidino i miei movimenti, tentando di sostenermi.

Il fisioterapista sarebbe fiero di me in questo momento.

Ignoro il dolore senza difficoltà. Il piacere è molto più intenso e si accumula nel mio ventre impedendomi di sentire altro che non sia il pene gonfio di Ricky completamente dentro di me, che sbatte contro le mie strette pareti interne fino a trascinarmi in un oblio di perdizione.

«Stiamo insieme» gemo. Mi viene incontro con i fianchi, scontrandosi addosso a me con forza.

«Sì»

«Sono la tua ragazza»

«Cazzo se lo sei»

«E tu sei mio»

«Solo tuo, Gab»

Rafforzo la presa sul suo viso. «Non togliermelo mai più» sibilo per poi tuffarmi a capofitto sulle sue labbra carnose.

Una delle sue mani abbandona le mie curve per andare a coprire la mia mano sinistra dove sull'indice, finalmente al suo posto, c'è l'anello di stelle che ora gli sta formando un solco nella guancia.

Interrompe il mio bacio appassionato per riservarmi uno sguardo di sfida.

«Non mettermi nella posizione di doverlo fare, allora» rilancia, assottigliando le palpebre.

Un verso sdegnato fugge dalle mie labbra.

«Non oseresti» affermo, ben consapevole di quanto si sia pentito di quel gesto impulsivo.

«Gab» mi stritola i fianchi, tirandomi giù per farmi aderire completamente a lui. «Tu prova solo a tagliarmi fuori un'altra volta per qualche cazzata o a privarmi di tutto questo»

Solleva il bacino per seppellirsi in profondità come se non volesse più uscire e io gemo sulla sua bocca, bruciando di desiderio.

«A privarmi di te» sottolinea in un ringhio basso, ripentendo il movimento. «E ti faccio vedere tutto quello che oserei fare»

Le sue penetrazioni vigorose mi mandano in cortocircuito ogni pensiero ragionevole, quietando qualsiasi lamentela, così mi arrendo legando le braccia attorno alle sue spalle larghe.

Come Rain or ShineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora