21.

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Non appena Kenan a petto nudo andò ad aprire la porta, entrò subito Weston rimanendo stupito.

Io ero avvolta nell'asciugamano con ancora il corpo stremato dal tocco di Kenan.

-non voglio sapere cosa stavate facendo- entrò mio fratello coprendosi gli occhi, scoppiammo tutti a ridere.

Dietro di loro entrò tutta la squadra che ci guardava da capo a piedi.

-Kenan sei il più piccolo ma anche quello che si diverte di più eh- si fece avanti Andrea, che come sempre se ne uscì con una delle sue solite battute.

-vado a farmi la doccia e spero di non trovare nessuna bella sorpresa- urlò Dusan mentre si dirigeva verso le docce

-ok forse è meglio che me ne vada- mi alzai dall'unico angolo vuoto su cui mi ero riuscita a sedermi e mi avviai verso la porta -vi aspetto fuori- stavo per uscire, fino a quando Kenan mi fermò

-aspetta Ga, tieni, metti questi o avrai freddo- mi porse la sua felpa e un paio di pantaloncini, io quasi mi scolsi a quel gesto.

Ovviamente non poterono mancare i cori della squadra che iniziò a dire cose sdolcinate e a prenderci in giro.

-patetici- dissi ironica, poi me ne andai chiudendo la porta alle mie spalle.

La prima cosa che feci fu portare al naso quella felpa. Inalai quell'inebriante profumo che mi penetrò nel cervello.

Dopo qualche minuto tolsi l'asciugamano poggiandola un momento per terra e dato che non c'era nessuno me ne approfittai per cambiarmi.

Tolsi anche il reggiseno fradicio, ma utilizzando un mio metodo tenendo indossata la felpa.

Ecco fatto, ora mi sentivo decisamente più calda. E quel profumo non faceva altro che iniettarmi adrenalina nel sangue. Presi le cose bagnate e aspettai che uscisse mio fratello per poter mettere tutto nel suo borsone.

Il primo ad uscire fu proprio lui, si guardò intorno prima di potermi parlare.

-ascolta Gaia, a me fa piacere che tu e Kenan vi troviate bene insieme, ma ora non ti sembra di star esagerando, non sei ancora piccolina?- mi chiese tranquillo, mantenendo un tono pacato

-Federico tranquillo, non abbiamo fatto niente di più che baciarci se è questo che volevi farti sentire dire- lo rasserenai, poggiandogli una mano sulla spalla, lui sembrò subito più sollevato

-oh menomale, non ero ancora pronto a diventare zio- disse scherzando portandosi una mano al petto

-ma smettila scemo- risi dandogli una piccola sberla sul braccio.

A quel punto uscirono tutti i ragazzi uno per uno dallo spogliatoio, ognuno di loro mi guardava indossare quella tuta che mi vestiva enorme.

L'ultimo ad uscire fu Kenan, che ora era ancora più profumato di bagnoschiuma. Mi fece l'occhiolino e quando gli altri si avviarono verso le macchine io e lui camminammo lentamente per cercare di rimanere un po' più distanti.

Ora era a fianco a me, mentre gli altri camminavano davanti a noi.

-comodi?- mi chiese, riferendosi ai suoi vestiti

-si tantissimo, sanno anche di te, sono profumatissimi- risposi guardandolo con un sorriso stampato sul volto

-lo prendo come un complimento, ci tengo tanto alla pulizia sai?- disse contento di ciò che gli avevo appena detto

-insegna qualcosa a Federico allora- scherzai -la maggior parte delle volte faccio tutto io in casa, per fortuna che ha me altrimenti ora si troverebbe in un porcile- dissi indurendo il tono, lui si mise a ridere.

Tutti erano arrivati alle macchine, io e Kenan ci trovavamo davanti alla sua. Salutai in lontananza tutti soffermandomi su Dusan, a cui lasciai un bacio sulla guancia e poi ritornai subito dal mio dolce Kenan.

-anche oggi ci dobbiamo dividere- dissi io, facendo la faccia triste

-purtroppo sì- mi rispose, avvicinandosi a me

-scrivimi ti prego- lo supplicai

-va bene e se non lo dovessi fare scrivimi tu, mi farebbe solo piacere ricevere un tuo messaggio- sorrise.

Era arrivato il momento più brutto, ovvero quello di salutarci. Sembrava non ci potessimo vedere per giorni, quando in realtà avevamo benissimo la possibilità di vederci persino il giorno dopo.

Posò una mano sul mio fianco -ciao Gaietta- mi diede un bacio leggero sulle labbra, per la prima volta davanti a tutti gli altri

-ciao Ken, ci sentiamo dopo- lo abbracciai e poi raggiunsi mio fratello in macchina.

Dopo essere stata con lui ogni volta che tornavo a casa mi sentivo come un vuoto allo stomaco che non sapevo spiegare.

Una volta messo piede in casa vidi una persona che non mi sarei mai aspettata di vedere. Aprii la bocca dallo stupore

-Lucia!- esclamai correndo ad abbracciarla, come mi era mancata.

-sorpresaaa!- esclamò lei ricambiando l'abbraccio -come stai piccolina?- mi chiese prendendomi il viso con le mani.

Lucia era la fidanzata di mio fratello ma per me era come una sorella maggiore. Ogni volta che stavamo insieme si prendeva cura di me e mi dava sempre preziosi consigli di vita.

Mi ricordo ancora quella volta in cui eravamo state sveglie tutta la notte a parlare di cose prettamente filosofiche...

-bene, ma che ci fai tu qui, non dovevi essere a Milano?- le chiesi. Da tre mesi ormai si era praticamente trasferita lì per lavoro

-sono tornata definitivamente, l'azienda mi ha spostata ancora qui a Torino- fece spallucce -meglio no?-

-certo che si! Sono troppo contenta! Devo raccontarti un sacco di cose!- dissi super felice, ovviamente tra tutte quelle cose ci entrava in primis Kenan...

Sotto gli occhi di Fede che ci guardava sorridendo, la trasportai sul divano per raccontarle tutto. Passammo la serata a parlare, con Fede che soddisfava ogni nostra richiesta come uno schiavetto.

SPAZIO AUTRICE
lo so, questo capitolo è un po' noioso, ma tranquille che i prossimi saranno belli interessanti...

Per oggi ultimo capitolo purtroppo...
Come sempre lasciate una stellina, baci, vi amo💫❤️

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora