28.

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Gaia
Che grande partita... Kenan ha dimostrato anche oggi di star crescendo fin troppo bene in ambito calcistico.

Solo un gol, e si era creata quella meravigliosa atmosfera allo stadium.

Non appena lo stadio si svuotò, mi diressi verso lo spogliatoio. Ero talmente felice che l'adrenalina mi fluiva nel sangue ad una velocità pazzesca.

Attesi ansiosamente che qualcuno si facesse vivo spalancando quella porta. Il ticchettio della mia scarpa contro il pavimento rimbombava nel corridoio silenzioso.

Poi improvvisamente qualcuno aprì la porta in modo brusco, facendomi sobbalzare. Tutti cantavano insieme facendo onore a Kenan, come se avessero appena vinto qualche grande coppa.

L'entusiasmo di questi ragazzi non mi stancherà mai...

Sorrisi alla vista di quella scena e non appena Kenan mi vide corse verso di me abbracciandomi, addirittura sollevandomi da terra.

Mi riempì di baci, io iniziai a ridere, mi stava iniziando a provocare un po' di solletico.

-Kenan quanto sei forte- dissi io non appena riuscii a parlare, ammirando il suo sorriso che svelava le leggere fossette e i suoi denti perfetti

-volevo a tutti i costi segnare e portare la squadra a guadagnare altri 3 punti- disse, mentre leggevo nei suoi occhi tutta la sua soddisfazione

-e ci sei riuscito alla grande!- esclamai, notando che ora anche il resto della squadra si era accorto di me.

-Gaietta! Hai visto che bravo il tuo fidanzatino?- disse Dusan, lo fulminai subito per aver detto quell'ultima parola

-eh già, sta crescendo bene il nostro giovanotto- intervenne Danilo, con il suo solito fare dolce e amorevole.

Kenan nel sentire quelle parole si voltò verso di lui sorridendogli, e Danilo non tardò a rispondergli con un semplice occhiolino che però valse più di mille parole.

Passò qualche minuto e l'intera squadra già ci aveva abbandonati, erano rimasti solo Andrea, Gatti e mio fratello, ovviamente insieme a Kenan.

Vista l'ultima volta, Kenan si rifiutò di andare a festeggiare in qualche strano locale, non erano posti adatti a lui, come non lo erano per me.

In questo potevamo ritenerci simili. Nessuno dei due amava il rumore, il troppo caos e soprattutto tutta quella gente ammassata... Preferivamo stare con poche persone in luoghi decisamente meno affollati.

-Gaia, visto che stasera il nostro Kenan ci ha fatto questo regalo, ti concedo di dormire da lui, se vuoi ovviamente- disse, stanco. Poi scambiò uno sguardo complice a Kenan, probabilmente glielo aveva chiesto proprio lui.

Secondo te non voglio?

Saltellai come una bambina -certo che voglio- dissi entusiasta, abbracciando Kenan.

Notai immediatamente che dietro a Federico, Gatti e Andrea si scambiavano una serie di sguardi sbalorditi -addirittura dormite insieme voi due?- chiese Andrea, il solito ficcanaso.

E non immagini che abbiamo fatto quell'unica volta prima di questa...

-quando te li farai i cazzi tuoi?- disse Kenan ironicamente, ridendo leggermente.

Andrea alzò subito le mani come per scusarsi -scusami capo- disse ridendo

-va bene babbi, andiamo, io torno dalla Luci e voi ve ne andate a casuccia- disse mio fratello, che sembrava distrutto.

Ci salutammo e rimanemmo solo io e Kenan, in quel corridoio che ora sembrò così stretto da farmi mancare il fiato. Mi puntò gli occhi addosso, aveva un sorrisetto malizioso in volto.

Mi alzai sulle punte dei piedi cingendo le mani attorno al suo collo, lo baciai muovendo delicatamente le labbra contro le sue. Quel sapore inconfondibile, quella sensazione di libertà, non l'avrei mai dimenticata.

Mi strinse i fianchi, rendendo il bacio ancora più passionale. Improvvisamente mi sentii osservata... sapevo non fossimo soli, quindi mi staccai e mi voltai.

Sorrisi, nel vedere quella figura a pochi metri da noi. Ci guardava sorridente, nonostante avesse perso la partita quella sera. Paulino avanzava verso di noi velocemente.

-non mi avevi detto di questa cosa però- ora sia io che Kenan avevamo l'attenzione rivolta totalmente a Paulo, che non sembrava affatto triste

-te lo avrei detto- dissi sorridendo

-infatti ti conveniva- disse scherzando, poi si rivolse a Kenan -fortissimo, complimenti per quel gol- si scambiarono un saluto con la mano e petto a petto con la pacca sulla spalla.

Sinceramente non sapevo se si fossero già visti o se questa era la prima volta che si rivolgevano parola. In ogni modo vedere loro due abbracciarsi era stata la visione più bella di questa serata.

-è stata una bella partita, e soprattutto è un onore essere paragonato a te- disse Kenan.

Eh già. Kenan ultimamente veniva soprannominato il "nuovo dybala". Ma io ero dell'idea che Paulo fosse una persona e Kenan un'altra, entrambi ottimi giocatori, ma ognuno aveva la propria personalità e io non ero molto d'accordo su questi paragoni.

Come Paulo era riuscito a lasciare il suo segno in questa squadra sono sicura che ci riuscirà anche Kenan, e forse era proprio questo che li accumunava.

-continua così, stai spaccando- Paulo gli fece l'occhiolino e poi si rivolse nuovamente a me -ci dobbiamo salutare Gaietta- disse cambiando totalmente espressione -gli altri li avevo salutati in campo, ma a te posso salutare solo qua-

Mi abbracciò, io mi persi tra le sue braccia -ci vediamo presto Paulino, mi raccomando fatti sentire- gli dissi, staccandomi dall'abbraccio

-certo- mi lasciò un bacio sulla fronte e si allontanò da noi sventolando la mano ad entrambi.

Che brutta cosa vederlo andare via, con un'altra maglia e con un'altra squadra. Non la supererò mai.

SPAZIO AUTRICE
Devo ancora scusarmi per l'assenza... Per ora vi lascio questo capitolo molto tranquillo e tra un'oretta pubblico l'altro che in realtà è già pronto🫶🏻

Come al solito lasciate una stellina, baci, a dopo❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora