53.

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Il suono della sveglia mi penetrò nelle orecchie facendomi balzare dallo spavento.

Nella stanza non c'era nessun spiraglio di luce, le tapparelle erano abbassate e perciò regnava il buio: l'unica fonte di luce proveniva dal mio telefono.

Quando vidi l'orologio indicare le cinque in punto di mattina, mi rimisi sotto le coperte promettendomi di dormire solo altri dieci minuti.

In un attimo, mi riaddormentai senza alcuna fatica.

Fortunatamente dopo pochi minuti riuscii ad aprire gli occhi spontaneamente, presa dall'adrenalina del viaggio che stavo per intraprendere.

Rimasi nel letto qualche altro minuto, fino a quando sentii sempre più vicini i passi di qualcuno, che piano piano avanzava verso di me.

Poi, sentii delle labbra lasciarmi un leggero bacio sulla guancia, mentre io ero ancora voltata verso il lato opposto.

-È ora di svegliarsi Gaietta- la sua voce dolce ma autoritaria, mi fece spuntare un leggero sorrisetto sul viso.

Mi girai di scatto, vedendolo a mala pena. Così allungai il braccio per accendere la luce, e subito i miei occhi si dovettero chiudere per l'illuminazione improvvisa.

-buongiorno prensesim- mi disse sorridente.

Sembrava sveglio da molto e inoltre profumava di bagnoschiuma, segno che probabilmente aveva fatto una bella doccia.

Indossava una semplice tuta grigia, che poi tanto semplice non era... Infatti risvegliò i miei ormoni che proprio nel periodo di ovulazione erano più sballati che mai.

Sbadigliai, cercando di non far notare che il mio occhio era appena caduto proprio su quel punto a livello del bacino.

-dai alzati che è già tardi- disse lui, incoraggiandomi

-ho sonno Kenan- gli risposi rigirandomi nel letto

-anche io ho sonno sai?- feci in tempo a sentire quelle parole che subito mi tolse la coperta con un gesto fugace.

Lo guardai storto, quasi arrabbiata -ho anche freddo- mi misi di nuovo sotto le coperte

-tra poco non ne avrai più... ricordi dove andiamo?- mi disse lui, sedendosi sul lato del letto.

Quelle parole sembrarono darmi un'enorme spinta per alzarmi da quel letto e mettermi una qualsiasi tuta per poter salire sull'aereo diretto alla destinazione che ho sempre sognato.

Così sollevai il busto e lentamente poggiai i piedi a terra, cercando le ciabatte che avevo lasciato la sera prima.

-finalmente ce l'hai fatta- disse mentre io mi alzai.

Solo ora mi accorsi che, dato che ho sempre avuto l'abitudine di dormire in mutande, avevo il sedere in bella vista, nonostante probabilmente Kenan se ne fosse accorto già da quando aveva tentato di togliermi la coperta di dosso.

Così sentii il suo sguardo bruciarsi sulla mia figura, ma feci finta di nulla, indossando subito i pantaloni che avevo appoggiato sulla sedia.

-che bel culetto, mi era mancato- disse scherzosamente alzandosi, per poi venire verso di me

-placa gli ormoni Kenan- gli dissi rimanendo seria, nonostante il cuore iniziava a battere sempre più velocemente in petto

-anche tu dovresti- se ne andò lasciandomi una pacca sul sedere che mi fece sussultare.

Allora se ne era accorto di quando il mio occhio accidentalmente era caduto proprio sull'inizio del pantalone...

-Kenan!- lo rimproverai alzando forse un po' di troppo la voce. Lui non replicò e probabilmente raggiunse il salotto, perché lo sentii scendere le scale.

Dovevo fare piano perché Lucia e Fede ancora dormivano, ma io non ero riuscita a non reagire in quel modo a quel gesto.

Kenan
Feci l'ultimo gradino di scale, per poi essere sorpreso da Fede che aveva ancora gli occhi socchiusi per il sonno.

Sobbalzai per un momento, mentre lo vidi subito puntare lo sguardo in direzione del bacino

Masticò un biscotto per poi puntare il dire verso quel punto -fra che è successo?-

Solo in quel momento mi accorsi che c'era una montagnetta abbastanza evidente. Mi coprii subito

-a tua sorella piace dormire senza i pantaloni sai- dissi, giustificandomi, lui scoppiò subito a ridere.

Cercai di allargare il più possibile quella zona dei pantaloni con scarsi risultati... Così dovetti aspettare che piano piano quell'effetto sparisse.

Mi sedetti sul divano in attesa della principessa, mentre notai Federico andare verso le scale

-torno a dormire, e sto attento che Gaia non scendi in mutande- terminò ridendo, contagiando anche me.

Gaia
Mentre uscii dalla camera pronta, vidi mio fratello che entrava in camera sua

-Fede? Non dormi?- lo richiamai, quasi stupita di vederlo in piedi alle 5:30 del mattino

-ho sentito dei rumori e mi sono svegliato, ma ora sto tornando a dormire- rispose con la voce impastata, mentre lo raggiungevo. Poi si sporse per lasciarmi un bacio sulla fronte -buon viaggio Gaietta, divertiti-

E così scesi pimpante le scale, notando Kenan seduto sul divano, mentre scorreva tra i post di instagram sul telefono.

-Eccomi- richiamai la sua attenzione, andando a sistemare l'ultima borsa sulla valigia che giaceva vicino alla porta

-hai preso tutto?- mi chiese lui, alzandosi

-credo di si- risposi, guardandomi intorno, nel caso mi fosse venuto in mente qualcosa

-bene, allora possiamo andare- mi rivolse un sorriso soddisfatto, e io non potei risparmiare il fatto che fossi gasatissima.

Così con la macchina, ci dirigemmo in aeroporto, pronti a subire quasi 10 ore di viaggio, ma per poi atterrare nella bellissima capitale Malè.

SPAZIO AUTRICE
scusate per l'assenza!

Chissà cosa combinano i due in questa vacanza... rimanete attive che ne arriveranno delle belle!

Vi aspetto al prossimo capitolo, lasciate una stellina, vi amo❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora