23.

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Appena entrammo a casa mia notammo che regnava il silenzio.

-sono arrivata!- urlai.

Feci un espressione perplessa perchè nessuno mi aveva risposto. Mi aspettavo una risposta da Fede o da Lucia, ma nessuno dei due aveva proferito parola.

-ma c'è qualcuno o siamo soli?- mi chiese Kenan notando ciò che avevo notato anche io

-vado a vedere- detto ciò percorsi tutta la casa, ma non c'era traccia di nessuno.

Appena tornai in salotto però la porta di casa si aprì. Kenan era seduto sullo sgabello che sgranocchiava dei pistacchi, ma non appena vide la porta aprirsi si diresse verso di essa.

Entrarono in casa Federico e Lucia, mio fratello manteneva qualche cartone di pizza in mano, ecco dove si erano cacciati!

-è arrivata la pizzaa!- urlò mio fratello poggiando con l'aiuto di Kenan tutto sul tavolo

-eccovi, vi ho cercato per tutta casa!- esclamai, però ancora abbastanza confusa.

Perché Fede aveva preso la pizza? Oggi non era una giornata particolarmente speciale, quindi non me lo seppi spiegare.

-come mai oggi si festeggia?- chiesi, iniziando a preparare la tavola

-come Gaia! Non lo sai?- disse sorpreso Fede, continuavo a non capire. Mi limitai a scrollare la testa, facendo segno di no, allora lui proseguì -è il compleanno di Lucia!- urlò lui.

Che imbecille, me ne ero completamente scordata...

-oddio, come ho fatto a non ricordarmi- corsi da Lucia per abbracciarla. La strinsi forte e le diedi due baci sulla guancia -scusa Luci, auguri, mi perdoni?- le chiesi mentre ancora ero tra le sue braccia

-certo tesoro, capita a tutti di dimenticarsi, tra poco nemmeno tuo fratello se lo ricordava!- disse scherzosa, mentre dietro di me si fece spazio Kenan, che ancora non si era presentato a Lucia.

Le porse la mano mostrando il suo bellissimo sorriso -piacere Kenan- disse lui, come se Lucia non sapesse quel nome a memoria...

-oh, eccoti, sei tu il Kenan di cui Gaia mi parla sempre- ricambiò il gesto con la mano e io le tirai subito una gomitata, zitta Lucia

Kenan rise lievemente -auguri comunque- disse poi, lei non attese per ringraziarlo e per prendermi ancora per un po' in giro.

Eravamo tutti e quattro seduti a tavola che ci gustavamo ogni morso di quella deliziosa pizza. Nessuno parlava, eravamo concentrati a mangiare.

Davanti a me avevo Kenan, mentre di fianco avevo Lucia. Improvvisamente mi venne voglia di sperimentare la resistenza di Kenan. Così allungai un piede verso di lui, sfiorando la sua gamba.

Sentii che per un momento sussultò, ma sempre mantenendo la calma. Mi fulminò ma allo stesso tempo mi sorrise, mettendo in vista le sue fossette meravigliose.

Piano piano il mio piede saliva sempre di più, io me la ridevo sotto i baffi, mentre Kenan iniziava a mostrare qualche segno di cedimento.

Vedevo che il suo respiro si faceva corto, ma non avevo intenzione di smettere. A quel punto arrivai alla coscia, ma non riuscii ad andare oltre perché probabilmente Federico si accorse di qualcosa.

-ma che state facendo voi due?- alzò la tovaglia e io tolsi subito il piede dalla gamba di Kenan, che non riuscì a trattenersi scoppiando subito a ridere.

Feci finta di niente, ma Kenan contagiò anche me, provocandomi qualche risata.

A quel punto, non appena cadde di nuovo il silenzio nella stanza, Kenan ingoiò l'ultimo pezzo di pizza e si schiarì la gola -io avrei una proposta- disse diretto a tutti noi, rivolgendosi in particolare a mio fratello.

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora