55.

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Una volta arrivati, dopo aver fatto il check-in alla reception del villaggio, ci eravamo catapultati ad ammirare la nostra palafitta.

Era meravigliosa. Una minuscola abitazione sospesa sul mare, con una vista mozzafiato e una piscina di acqua dolce.

Non riuscii nemmeno per un attimo a fermare il mio stupore che, nel girare la stanza, si faceva sempre più grande.

-Ti piace?- mi chiese Kenan al mio fianco mentre posò le valigie vicino al letto

-me lo stai davvero chiedendo?- gli risposi ovvia, gli occhi mi brillavano.

-ho scelto la più costosa, ti sarebbe dovuta piacere per forza- disse ironico ridendo, mandandomi un'occhiata, mentre io ancora ero incantata.

Dopo qualche istante, si avventò sulla sua valigia per aprirla e subito dopo tirò fuori qualcosa -io direi di fare subito un bel bagno- disse entusiasta mantenendo un costume tra le mani.

Si tolse velocemente la maglietta, i pantaloni e, mantenendo le mutande, si infilò il costume, senza darmi il tempo di realizzare o rispondere alla sua proposta.

Non sapevo nemmeno che ore fossero, ma il sole ancora splendeva in cielo e io non desideravo altro che rinfrescarmi.

Così assecondai quella sua idea che mi piaceva da morire. Mi precipitai sulla mia valigia prendendo il primo costume che mi capitò tra le mani.

Io però, avrei dovuto togliermele le mutande. Così lo guardai, aspettando che si girasse o che mi lasciasse un po' di privacy.

-perché mi guardi?- mi chiese seduto sul letto, a petto nudo e con solo il costume

-mi devo cambiare, vorrei privacy- gli dissi, lui subito fece una strana smorfia di disapprovazione

-sei seria?- disse stupito -ti devo ricordare cosa facevamo fino a una settim- non lo feci finire di parlare che gli tappai la bocca con le mani

-okok d'accordo basta così- dissi con un sorrisetto quasi di malizia, nel ricordare effettivamente cosa facevamo prima di quell'accaduto che mi aveva spezzato il cuore.

In quel preciso istante, la situazione si fece più tesa. Le mie mani erano rimaste sulla sua bocca e mentre io lo guardavo dall'alto, lui mi guardava dal basso mantenendosi sugli avambracci.

Sorrise sollevando le sopracciglia, non potei non notare il suo taglio ad uno di essi che lo rendeva ancora più attraente.

Sollevandosi leggermente, posò le mani sui miei fianchi, mentre io spostai le mie mani dietro al suo collo.

-Vuoi una mano a mettere il costume?- sussurrò con un sorriso beffardo stampato in faccia. Alternava lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.

A quel punto non seppi resistergli, così mi posizionai a cavalcioni su di lui -piuttosto vorrei aiutarti a togliere il tuo- gli sussurrai ad un centimetro dalle labbra, che a quella frase si allargarono ancora di più in un sorriso malizioso.

Si gettò sulle mie labbra con foga, vagando per il mio corpo con le mani. Istintivamente iniziai a muovere il bacino facendo ansimare Kenan leggermente.

Si alzò reggendomi in braccio e capovolse la situazione, permettendo che fosse lui sopra di me. Mi stese sul letto e prese a baciarmi il collo, iniziando a togliermi la maglietta che copriva molto poco dato che non indossavo il reggiseno.

Lo guardai incantata mentre scendeva sempre più in basso, fino ad arrivare al punto più atteso. Mi guardò negli occhi e dopo aver ricevuto il mio consenso iniziò a sfilarmi i pantaloni e, infine, lo slip.

Ero nuda, sotto il suo sguardo che percorreva ogni angolo del mio corpo, fino a ritornare sul mio viso -quindi me lo togli il costume o devo fare io?- disse provocatorio, non attesi un momento di più per sollevarmi e fiondarmi all'altezza della sua intimità.

Entrambi stavamo morendo dalla voglia di possederci, lo percepivo, e si poteva benissimo notare dal suo rigonfiamento evidente sotto le mutande, di cui mi liberai immediatamente.

Ora entrambi eravamo completamente esposti ai nostri occhi, e fu come se fosse la prima volta.

Tornai alle sue labbra e lo baciai intensamente, assorbendo tutto il suo amore e sperando di trasmettergli tutto ciò che non ero capace di esprimere a parole.

Mi stese nuovamente sul letto, le nostre intimità si sfiorarono, e non riuscii a trattenere un sussulto.

Un brivido mi percorse interamente la schiena e fui costretta a portare indietro la testa mentre lui iniziò a unire le nostre intimità e, con loro, anche le nostre anime.

Quel momento lo avrei costudito nel cuore, sembrava di star vivendo un momento magico, che sarebbe per sempre rimasto nella mia coscienza.

Nel posto dei sogni, con la persona dei sogni.

Kenan riusciva a trasportarmi in un mondo parallelo con un solo sguardo. Non appena osava sfiorarmi, il mio corpo reagiva a modo suo, comunicandomi che lui sarebbe rimasto per sempre l'unico a provocare tutte quelle inspiegabili sensazioni.

Con lui, avevo imparato che l'amore non conosce limiti, che può trasformare anche il più semplice dei momenti in qualcosa di straordinario.

E così, priva di fiato e di qualsiasi energia, sussurrai quelle parole che aspettavano di uscire dalla mia bocca da fin troppo tempo

-ti amo, Kenan-

E nonostante fossi sudata, con i capelli disfatti, lui sembrò ammirare la più bella creatura che avesse mai visto.

Raggiungemmo insieme il culmine, e lui si accasciò al mio fianco, stringendomi in un abbraccio

-io ti amo di più, prensesim-

SPAZIO AUTRICR
So che vi era mancata questa tipologia di capitolo... Spero di non avervi deluse e di non essere stata troppo dettagliata!

Finalmente la nostra Gaia è riuscita a dire quelle due semplici parole che custodiscono un enorme significato... voi cosa ne pensate, vi è piaciuto il capitolo?

Spero di sì! Lasciate una stellina e vi mando baci come sempre❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora