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5 novembre, Inter-Juve, derby d'italia.

Tensione alle stelle, come ogni partita ormai. La juve giocava in casa, io purtroppo era da ormai 3
giorni che stavo a letto per una brutta influenza e quindi mi sarei dovuta limitare a tifare per loro dal divano di casa.

Lucia ormai conviveva con noi ma stasera aveva delle cose da sbrigare a lavoro e sarei rimasta a casa da sola.

Con la mia amatissima maglia della juve, accesi la tv mettendomi comoda sul divano.

Avrei voluto essere con loro e soprattutto,
avrei voluto essere lì per poter incoraggiare Kenan e supportarlo come avevo fatto in tutte le partite allo stadium.

Tutti gli juventini non aspettavano altro che questo scontro. Si era ancora nei gironi di andata, ma nonostante ciò gli interisti credevano di aver già lo scudetto tra le mani, anche se erano sopra di noi di appena 3 punti.

Vincere questa partita sarebbe stata quindi come una cosa obbligatoria, che ci avrebbe portato pari a quelli che per ora avevano mantenuto la prima posizione nel campionato.

Mancavano 10 minuti al fischio dell'arbitro e nel frattempo mi godevo il riscaldamento dei miei amici. Ogni volta che inquadravano Kenan mi si stringeva il cuore e un sorrisetto da ebete mi si stampava in faccia.

E così, mentre l'orologio scorreva e l'inizio della partita si avvicinava sempre di più, il mio cuore batteva forte nell'attesa.

Il fischio iniziale risuonò nello stadio, e l'azione iniziò immediatamente. La Juventus mostrò subito il suo carattere aggressivo, cercando di prendere il controllo del gioco. Kenan si distinse fin da subito per la sua grinta e determinazione, lottando su ogni pallone e cercando di creare opportunità per la squadra.

La prima metà della partita si trasformò in un turbinio di emozioni e adrenalina. Ogni azione sul campo era un'esplosione di tensione e speranza.

Seduta sul divano, stringevo con forza la maglia della Juventus, i miei occhi incollati allo schermo della televisione, incapace di distoglierli dalla partita che si svolgeva davanti ai miei occhi.

Mio fratello, schierato in tridente con dusan e kenan, correva veloce, superava tutti sfondando la difesa della squadra avversaria ma non riusciva a portarsi a casa nemmeno un gol.

Il primo tempo finì senza gol da entrambe le squadre, e non potevo fare a meno di sentire il battito accelerato del mio cuore.

L'intermezzo dell'intervallo fu un momento di ansia e riflessione. Mi chiedevo cosa avrebbero detto i giocatori della Juventus negli spogliatoi, quali tattiche avrebbero adottato per affrontare il secondo tempo. La tensione nel mio stomaco aumentava ad ogni secondo che passava.

Quando il secondo tempo ebbe inizio, il mio cuore continuava a battere forte nel petto. Ogni azione sul campo era un'onda di emozioni che mi travolgeva. Pregavo segretamente che la Juventus trovasse il gol vincente, che Kenan si distinguesse con una giocata magistrale e portasse la squadra alla vittoria.

Ma l'Inter si dimostrò una squadra formidabile, resistendo con fermezza agli attacchi della Juventus. Ogni minuto che passava sembrava un'eternità, e la mia ansia aumentava con il trascorrere del tempo.

Avrei dato qualsiasi cosa per essere lì, nello stadio, a sostenere la squadra di persona, a urlare e tifare con i miei compagni di tifoseria.

E così, il secondo tempo volò via tra emozioni contrastanti. La speranza di una vittoria si scontrava con la paura di una sconfitta. Ogni azione sul campo era un'agonia, e il mio cuore era in tumulto dentro di me. Ma nonostante gli sforzi incessanti della Juventus, il gol tanto agognato sembrava sempre più lontano.

Poi arrivò il momento più deludente per tutti gli juventini. Al 93esimo, qualche secondo prima del termine della partita, arrivò un gol da parte dell'inter.

E così, quando finalmente il fischio finale risuonò nello stadio, e l'Inter festeggiò la sua vittoria, io rimasi seduta sul divano, il cuore spezzato dalla delusione. La partita era finita, ma per me la lotta continuava, nella speranza che la Juventus potesse rimontare e tornare alla vittoria nelle prossime partite.

Ancora scossa dal risultato finale della partita, non attesi un secondo di più per scrivere a Kenan

Gaia- vuoi venire da me?

Gli scrissi, in attesa di una risposta. Sapevo avesse bisogno di conforto, e nonostante anch'io fossi sia fisicamente che emotivamente distrutta, l'avrei accolto a braccia aperte.

Il tempo passava, ma non arrivava nessuna risposta. Nella casa rimbombava solamente il suono delle lancette, mentre io ero persa nel fissare il vuoto. Non avevo ancora elaborato il tutto.

Dopo quasi mezz'ora, sentii finalmente la porta aprirsi e richiudersi. Alzai lo sguardo verso di essa, notando entrare in casa Federico, lo sguardo abbattuto e le spalle afflosciate.

-kenan ha bisogno di tempo per stare da solo, mi ha detto di riferitelo e credo abbia ragione, è giovane e deve maturare la sconfitta da solo, sarà una di tante nella sua carriera, quindi deve abituarsi- non mi salutò nemmeno. Il tono della sua voce era carico di tristezza e frustrazione. La delusione era palpabile nell'aria mentre si sedeva accanto a me sul divano.

Quelle parole mi colpirono come un pugno nello stomaco.

La sua decisione mi lasciò con un senso di vuoto e un po' di tristezza, ma anche con una certa comprensione. Forse Kenan aveva bisogno di riflettere da solo, di elaborare la sconfitta a modo suo. Anche se mi dispiaceva non poter essere lì per lui, sapevo che rispettare il suo spazio era la cosa giusta da fare.

Federico non aggiunse altro, lasciandomi con i miei pensieri e le mie emozioni. Mi sentivo ancora un po' smarrita, ma anche determinata a trovare un modo per affrontare la situazione. Con un sospiro, mi avvolsi nella coperta sul divano, cercando di scacciare i pensieri tumultuosi e di concentrarmi sul riposo che mi attendeva.

La notte si avvicinava, e con essa la stanchezza fisica e mentale. Con il cuore un po' più leggero e la mente ancora piena di domande senza risposta, mi avviai verso la mia camera da letto, sperando che il sonno potesse portare un po' di chiarezza e serenità alla mia mente agitata.

SPAZIO AUTRICE
lo so, vi sto annoiando, ma tranquille che la situazione cambierà tra poco e ci saranno alcuni disguidi tra i due....

Forse stasera riesco a far uscire un altro capitolo, ma nel caso non riuscissi ci vediamo domani, lasciate una stellina!❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora