▫️2. Papà sta venendo a prenderti

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Premetto che adoro le sorelle De Biase, ma quando mi lasciano da sola al freddo e alla neve di dicembre, la voglia di trascinarle per i capelli per tutta la strada mi fa prudere le mani.
Ricapitolando Lidia è col vecchio e Susanna se l'è svignata col fidanzato, venti minuti prima della chiusura.
E io qui, da sola nella notte buia.

Non nego che sia anche colpa mia che non ho un soldo per comprarmi almeno una bicicletta, ma in questo paese si spostano principalmente a piedi perché è davvero molto piccolo oppure con le jeep o i trattori, per la maggior parte sono strade di campagna.
E se non ho i soldi per una bici… figurarsi per un'auto.

Ad ogni modo il Diablo, si trova fuori zona e di conseguenza è il posto più distante dal paese.
A quest'ora della notte, poi, non vi è più un' anima in giro.
Fisso il grande parcheggio vuoto, a parte la jeep di Lidia e quella di Umberto.
Alzo gli occhi al cielo, sta per nevicare e il vento è piuttosto forte. Tiro su il cappuccio del giubbotto e inizio a correre verso la scorciatoia che porta alla mia casa. Un paio di mesi fa ho scoperto che da lì dimezzo parecchia strada, anche se attraversare da sola un sentiero di campagna, immerso nella natura più profonda, illuminato solo da un paio di lampioni e dalla luce della luna piena, fa il suo effetto.
Una volta mi piacevano la solitudine, il buio, il silenzio.
Adesso li odio.

Il vento muove le foglie degli alberi, producendo un rumore sinistro. Stringo il giubbotto alla base del collo. Respiro a fondo e butto fuori il fiato, che si condensa in una piccola nuvoletta evanescente. Più di una volta mi giro per guardare dietro di me. La strada è deserta, eppure ho la perenne sensazione di essere osservata.
Che sia per colpa di tutti i thriller che guardo?
Un brivido intenso mi fa battere i denti.

Percorro a perdifiato la strada sterrata fino agli ultimi metri che mi separano dalla mia bellissima casetta tutta in legno.
Sembra quella delle favole.
Ho sempre sognato di stare in un posto così, certo speravo anche in circostanze differenti delle attuali.
Apro il basso recinto di legno che la circonda e mi avvio verso la porta d'entrata.
A pochi metri dalla mia abitazione vi è quella di Lidia e Susanna. Appena arrivata sono state loro a fare gli onori di casa.
È stato lui a farmele conoscere.
Sono sue amiche.
E adesso sono anche le mie, credo.
Ma non voglio affezionarmi troppo, so di essere solo di passaggio.

Sento delle zampette muoversi sul pavimento, Macchia mi viene incontro scodinzolando e saltandomi addosso con le sue zampine pelose.
«Hey, zucchero filato.»
Gli rivolgo un gran sorriso e lo prendo in braccio per sbaciucchiarlo a più non posso.
Mi piace osservare il mio meticcio di quattro mesi quasi, con quel pelo tutto bianco e con quell'unica macchia nera intorno all'occhio sinistro.

L' ho trovato quando aveva solo pochi giorni di vita, qualcuno l'aveva abbandonato in mezzo al bosco dentro a un cartone, al freddo e alle intemperie.
Era solo, come me, un segno del destino. Pensavo non sarebbe vissuto a lungo, non avendo il calore e il nutrimento di una madre, ma invece, eccolo qua, più forte che mai. Sorrido e mi perdo in quei suoi occhioni uno azzurro e l'altro castano.

«Hai fame, Macchiolina?»
Alle mie parole scodinzola e mi lecca la guancia.
Lo metto giù e vado in cucina sentendo i suoi piccoli passetti rassicuranti dietro di me.
Sa che sto per dargli uno dei suoi adorati biscottini, di fatto gliene lancio uno e lui si butta goffamente a terra, ci gioca un po' e poi lo mangia.
È così piccolo, vuole sempre giocare.
Beato lui.
Penso con un sorriso un po' triste.

«Quando finisci vieni su con me?»
Scodinzola e mi segue fino al piano superiore, in camera mia.
È piccola, ma credo sia il posto più caldo e accogliente della casa.
Una specie di rifugio.
Non posso dire di sentirmi al sicuro qui. Vivo ogni giorno sul chi va là, resto sveglia la maggior parte del tempo a fissare il soffitto spiovente.
Ogni rumore mi fa tremare di paura.
Da quanto tempo non dormo decentemente?
Sospiro.
Da troppo tempo.

I'm Not YoursWhere stories live. Discover now