▫️29. (1/2) Il fidanzamento

912 74 663
                                    

MartinaRagusa672 Anto ti volevo dedicare il capitolo ma non me lo fa fare 🤦🏻‍♀️
Perciò ti taggo, spero apprezzi lo stesso💜
Questo te lo dedica Cesare in questo giorno speciale🖤

Quando mi alzo dal letto ho il vestito tutto spiegazzato sui fianchi e probabilmente anche dietro sarà un disastro.

«Guarda è tutto stropicciato» mi rivolgo a Cesare con un broncio simile a quello di una bambina.
Lui che si è messo in piedi prima di me, ha tolto la giaccia e alzato le maniche della camicia, che si è praticamente incollata a quel corpo statuario.
«È un vero disastro.»
Ho le gambe ancora un po' molli e i tacchi non fanno altro che peggiorare la situazione.

Fa un lento sorriso.
«E non hai visto la faccia.»

«Vaffanculo» gli mostro il dito medio.
Allarga ancora di più il sorriso.
Vado verso l'armadio a specchio di fronte al letto, tanto per farmi male più da vicino.

«Merda, hai ragione» Sgrano gli occhi.
Ho l'aspetto di una che è appena scappata da un manicomio.
Il trucco sugli occhi è colato, del rossetto è rimasto solo il contorno più scuro ovviamente tutto sbavato, i capelli poi… scuoto la testa, preferendo non soffermarmi.

«Ti si legge in faccia che hai goduto, eh?»
Rincara la dose osservandomi attraverso lo specchio, con le mani in tasca e un'espressione così carica di malizia da farmi rabbrividire di piacere. Sono ancora parecchio scossa da ciò che è appena avvenuto.
Mi serve un momento di riflessione per analizzare con cura quello che mi ha detto mentre mi veniva in bocca.

«Non che tu abbia un aspetto migliore del mio» lo guardo dall'alto al basso attraverso lo specchio.

«Faccio salire Ines per farti stirare il vestito.»
Ines è la signora che si occupa della casa, l'ho incontrata appena sono arrivata.
«Per tutto il resto» fa segno verso il mio viso.

«Ci penso io» lo interrompo. «Il trucco è solo un po' sbavato e i capelli…» li sistemo con le dita e in realtà erano solo un po' arruffati.
«Perfetti.»

«Mi piacevano di più prima, stretti intorno al mio pugno.»

Mi volto a guardarlo con l'espressione più seria che riesco ad ottenere. Cercando di accantonare le immagini che hanno rievocato le sue parole.
«Ci hanno messo quattro ore, per tutto questo» creo un semicerchio intorno alla mia faccia.
«E a te ne è bastata meno di una per rovinare tutto.»

«Ne abbiamo un'altra per rimettere tutto a posto.»

Mi acciglio.
«Ma non arriveremo in ritardo?»

Allarga le braccia.
«Mi sono perso la parte in cui me ne frega qualcosa. Fidanzamento mio regole mie.»
Mi fa l'occhiolino e si avvia verso la porta.
«Ci vediamo giù fra un'ora.»

****
Un'ora esatta dopo mi ritrovo a scendere le scale, di un nero così lucido da potermici specchiare, stando attenta a non spezzarmi l'osso del collo con quei trampoli.
Trovo già Cesare e Gabriele ad aspettarmi giù nell'atrio.
Appena mi vedono entrambi puntano gli occhi su di me.
Quelli di Gabriele mi guardano meravigliati mentre quelli di Cesare, bè, sicuramente i suoi pensieri non saranno casti come quelli del fratello.

Scosto leggermente lo spacco per non incespicare, lo faccio in punta di dita non sia mai che si stropicci di nuovo, la signora Ines ha fatto un lavoro egregio mentre io ne ho approfittato per rifarmi il trucco e i capelli. Nel complesso ho ripristinato l'opera -all'esterno- come se niente fosse successo. Dentro, so che quello che è accaduto tra me e Ferrante resterà per sempre impresso nel mio corpo e nella mia mente.
E nell'improbabile caso dovessi dimenticarlo ci penserebbe la mia gattina al vento a ricordarmelo.
Non so se sto facendo la cosa giusta ma sicuramente l'eccitazione potrebbe aiutarmi a esorcizzare l'inquietudine.

I'm Not YoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora