Istinti

1.7K 120 76
                                    

Clary ~ 5 Marzo 2015, ore 8:30

Mi sveglio sbadigliando e mi stiracchio fino a sentire gli scricchiolii delle vertebre che ritornano al loro posto. Subito sento un'ondata di sollievo farsi largo dentro di me: Cash non è venuto a chiamarmi, quindi stanotte Jace non è peggiorato.

Mi alzo buttando le lenzuola di lato, infilo la vestaglia ed entro nella camera degli ospiti, sperando di non trovarvi mamma e Lori ancora nel mondo dei sogni.

Fortunatamente sono già sveglie e lucide; anzi, Lorianne sta tranquillamente gattonando sul letto come una pecorella.

«Ehi, buongiorno! Hai dormito con la nonna, eh piccolina?» La prendo in braccio e le stampo un bacio sul collo.

«Ma è sempre così tranquilla la notte?» esclama mamma stupefatta. «Non si è mossa nemmeno di un centimetro! Magari tu fossi stata come lei!»

«Lo so, è un angioletto. Letteralmente.»

Poggio nuovamente Lorianne sul letto, e la osservo riprendere a gattonare avanti e indietro. La schiaffeggio scherzosamente sul sederino all'insù, ingrandito di tre volte dal pannolino.

Intravedo mamma sospirare. «Jace come sta?»

«Non lo so, non sono ancora scesa» rispondo. «Ma credo stia meglio rispetto a ieri, o perlomeno non è peggiorato. Ho detto a Cash di avvisarmi se notava qualcosa di strano, e stanotte non si è fatto sentire né vedere.»

«Hai incaricato un cane di avvertirti? Andiamo, Clary!» sbotta lei di rimando.

«Ehi, non offenderlo. Guarda che è intelligente» replico con un finto tono imperioso. «Oggi devo portarlo a fare agility, gliel'ho promesso. Però vorrei anche far fare una passeggiata a Lorianne, e in questo caso dovresti restare tu con Jace.» Mi mordo il labbro. «Ti va?»

«Se proprio ci sono costretta...» borbotta lei allargando le braccia. «Dopotutto, basta che non apra bocca. Odio quelle sue battutine sarcastiche, mi danno sui nervi. Tuttavia credo che riuscirò a sopportare la sua presenza.»

«Okay. Io scendo, vieni anche tu?»

«Tra un po', voglio ancora poltrire per qualche minuto.»

Prendo di nuovo Lori in braccio, esco dalla stanza e mi fiondo al piano di sotto, credendo di trovare Jace addormentato.

Invece è sveglio e vigile, stravaccato sul divano in una posa da modello della Burberry. «'Giorno, 'giorno» ridacchia, «dormito bene?»

«Jace! Come ti senti?» Sfreccio accanto a lui e mi lascio cadere al suo fianco.

«Mmm, un po' indolenzito in realtà. Dormire a torso nudo d'inverno, con il caminetto spento, non fa tanto bene alla mia schiena.» Accenna con il mento al tavolino; mi rendo conto solo ora che una torta di carote colossale, a cui manca una grossa fetta, dà bella mostra di sé.

«Fammi indovinare... Liza?»

«Esatto. Ha bussato alle sette e mezza; sono letteralmente caduto dal divano quasi sopra il povero Cash.»

«Non ho sentito il campanello. Evidentemente stavo dormendo dalla grossa.»

«Già, evidentemente sì.»

Mi allungo verso il tavolino e stacco un pezzo dell'invitante dolce. Lo assaporo fino all'ultimo morso: Liza è una pasticciera nata.

«Cosa... cos'è successo ieri sera?» esordisce a bassa voce Jace, dopo qualche minuto passato in silenzio. «Non ricordo molto.»

«Be', in sostanza deliravi. Hai affermato di voler andare a trovare Stephen, Max e Sebastian, mi hai detto che sono più bella di te e credevi che Magnus volesse stuprarti. Tra l'altro, lo Stregone ti deve ottanta dollari» rispondo, e gli poggio la mano sulla fronte. «Sei freddo!» esclamo, sorpresa.

Shadowhunters ~ Living the PresentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora