La volontà del padre

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"Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno."

[Vangelo di Matteo; 6: 8-13]


Magnus ~ 23 Marzo 2015, ore 12:30

Nella stanza cala il silenzio. Non si sente quasi più nemmeno lo scoppiettio del fuoco nel camino. Gli unici rumori udibili sono il sibilo dei nostri respiri e i denti di Cameron che battono velocemente.

Non è possibile che Jace e tutti gli altri malati non abbiano vie di scampo. Secoli di vita in questo mondo mi hanno insegnato che c'è sempre una scappatoia, sia essa evidente o nascosta meglio di un carico di droga alla dogana.

Dovrò trovare un modo per annullare o perlomeno allentare il legame simbiotico che unisce a doppio filo le Bardane agli infetti. Che io ricordi non ho mai lontanamente avuto a che fare con una situazione del genere, né tentato un incantesimo di queste proporzioni.

L'unica soluzione sembrerebbe seguire i consigli di Asmodeo. Per mio padre è facile ordinarmi di sterminare una razza intera, tanto non sarà lui a subire tutte le conseguenze che ne deriveranno. In primis, la mia probabile morte.

Santo cielo. Ecco perché non ha chiesto nulla in cambio... hai capito lo stronzo!

Avrà quello che ha sempre voluto se io riuscirò nell'impresa. Ovviamente non gli importa di Alec e di nostra figlia, e di quanto soffriranno nel caso ci restassi secco.

Wow. Neanche una volta, in tutti questi anni, ho contemplato l'idea di poter morire prima di un qualsiasi mio partner. Sono sempre stato io quello a dover subire strazianti perdite, a piangere ai funerali. Io, non loro.

Adesso pare che i ruoli si stiano invertendo.

Mi riscuoto dai miei pensieri scrollando la testa come un cane bagnato. «Vado a New York» dico con convinzione. «Ad uccidere quel grande figlio di buona donna.»

«NO!» grida Cameron, ancora tremante. «Ci servi qui, per ora. Devi prima trovare un modo per spezzare il legame, poi potrai andare.»

«Mi dispiace» sussurro, sinceramente mortificato. «Ma non so come

«Fai ciò che ti ha detto tuo padre» replica Nathan tirando su col naso. «Riapri i grimori e mettiti a studiare.»

«Non è una cosa che posso studiare, lo volete capire o no?» urlo, ormai al culmine dell'esasperazione. Tutto il nervosismo e la tensione che ho accumulato in questi giorni finalmente trovano una valvola di sfogo. «Sarebbe troppo semplice sfogliare qualche pagina di un libro, dire un paio di abracadabra et voilà, problema risolto! No, ragazzi. Credevo ci foste già arrivati. La vita è subdola, ingannatrice, ambigua, falsa. Nel backstage c'è un bell'entourage di sceneggiatori la cui unica missione è renderci l'esistenza difficile. E forse non ce ne rendiamo conto, ma a pagare quegli sceneggiatori siamo proprio noi. Ogni singola azione che compiamo si rifletterà sul futuro, che lo vogliamo o no. Inevitabilmente ci ritroveremo a fare i conti con ciò che abbiamo combinato, inesorabilmente saremo faccia a faccia con il fantasma di noi stessi. Magari è meglio così, è meglio che non ce ne accorgiamo, che non sappiamo chi sta muovendo i burattini, lì dietro. È terribilmente deprimente.»

Il mio discorso ottiene subito l'effetto desiderato. Cameron si affloscia sulla poltrona, Nathan si rannicchia ancora di più e Clary abbandona la testa tra le braccia incrociate. Tengono la bocca chiusa.

Shadowhunters ~ Living the PresentWhere stories live. Discover now