Hoc bellum indiget celebritatis

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Hoc bellum indiget celebritatis.

Questa guerra richiede e vuole velocità e prontezza.

[Cicerone]

Clary ~ 23 Marzo 2015

«Oh, voi due siete in un mare di guai.»

Cameron s'irrigidisce di colpo. Volta lentamente la testa verso di me, poi afferra le coperte e le tira su fino a coprirsi il viso paonazzo. «Posso spiegare» balbetta, la voce ovattata.

«Sì, può spiegare» aggiunge l'altro ragazzo. «Comunque io sono Nathan Ryecatch. Molto piacere.»

«Clarissa Morgenstern» ribatto, soffocando una risata. «Certo che potevi anche dirmi che stanotte avresti avuto compagnia, Cameron. Vi avrei lasciato il letto matrimoniale.»

«Tranquilla, a una piazza e mezza va più che bene» replica lui, facendo spuntare la testa da sotto le coperte. «E questo, ehm... incontro romantico non era programmato.»

«Come volete.» Agguanto una camicia dal pavimento e la lancio sul letto. Nathan la prende al volo. «Vestitevi, tutti e due. Cameron, faresti meglio a scendere, e di corsa pure. C'è Magnus di sotto, ti sta aspettando. Sembra un po' agitato. Non vuole parlare con me.»

«Okay, dacci al massimo cinque minuti.» Cameron recupera la camicia dalle mani di Nathan. «Cerca di fargli sputare il rospo, intanto. Non intendo iniziare la mattinata con una brutta notizia.»

Annuisco ed esco dalla stanza chiudendo la porta dietro di me. Scendendo le scale, non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

Cameron! Raziel, era davvero Cameron quel ragazzo che stava allegramente sbaciucchiando Nathan? Santo cielo, mai avrei immaginato una scena del genere! Non è proprio il tipo, no.

Trovo Magnus in cucina. Ha fatto sedere Lorianne sulla penisola in legno e lui si è accasciato sullo sgabello, le lunghe gambe distese. «Ti rendi conto che a volte sembri una iena, Clary?»

«Perdonami» mi scuso continuando a sghignazzare. «Ho sorpreso Cameron e un altro tizio in una situazione compromettente.»

«Sul serio?» Magnus accenna un sorrisetto. «Può darsi che sia il suo fidanzato. Ah, c'est l'amour

«Tu e Alec siete mai stati beccati?» gli chiedo, avvicinandomi a Lorianne. «E sai per caso se mamma le ha già dato il biberon?»

«No, Jocelyn è uscita. Mi ha detto che doveva sbrigare una commissione, cose così.» Lo Stregone sbadiglia. «Comunque sì, un paio di volte Isabelle ci ha colti con le mani nel sacco. E sinceramente non posso rimproverarla per questo. Alec non fa altro che interrompere i suoi intermezzi amorosi con Simon, è ovvio che cerchi di vendicarsi.»

«Già, non ha tutti i torti.» Prendo nella credenza il latte in polvere e i biscotti sbriciolati. «Hai fatto colazione?»

«Sì, ma un altro caffè mi servirebbe proprio.» Magnus abbassa la testa, spettinandosi i capelli con una mano.

Gli lancio un'occhiata mentre controllo l'acqua sul fuoco. «Che è successo, Magnus? Alec sta bene?»

«Più o meno» sospira. «Dice di sentirsi strano, ultimamente. E la runa parabatai è ancora grigia. Ma è Chrysta quella che sta soffrendo di più. Ci vede giù di morale, sconsolati, quasi disperati, e piange. Piange tantissimo, Clary, e giuro su Lilith che è molto difficile non imitarla.»

«Ti... ti capisco» sussurro. «Lorianne era in simbiosi con Jace fino a qualche settimana fa, e adesso... menomale che c'è mamma.» Aggrotto le sopracciglia. «Tra l'altro, ora che mi ci fai pensare, devo chiederle cosa diavolo combinino lei e Lorianne in camera fino a sera tarda. Un paio di volte sono entrata lì con Lori in braccio, e lei ha iniziato a indicare continuamente la valigia sull'armadio...»

Shadowhunters ~ Living the PresentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora