Epilogo ~ Frammenti di fuoco

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Simon ~ 12 Settembre 2015, ore 9:00

Non credevo di essere il tipo che si fa i complessi mentali, né che s'innervosisce a tal punto da iniziare a camminare avanti e indietro continuamente, tormentarsi le mani e andare in iperventilazione. E invece mi sbagliavo.

Jace non fa altro che dirmi di non preoccuparmi. Facile, per uno che si è già sposato e tra qualche mese festeggerà il primo anniversario di matrimonio.

«E dai, Simon, smettila! Stai consumando il pavimento» mi rimprovera, le braccia incrociate sul petto. «Stai sudando così tanto che hai gli occhiali appannati. Potevi anche metterti le lenti a contatto, comunque.»

Gli lancio uno sguardo di fuoco, inspirando, per poi afflosciarmi come una delle torte di Iz appena tolta dal forno. «Non sono io a sudare, ma l'aria ad essere troppo fredda» scatto, irritato. Mi tolgo gli occhiali e istintivamente faccio per pulirli con la camicia, ma Magnus, spuntato dal nulla, mi blocca il braccio urlando: «NO! Fermo lì dove sei!»

Alec compare alle sue spalle e sbuffa. «Oh, andiamo, Mag, è semplice condensa. Al massimo la camicia potrà bagnarsi un po'» ribatte allontanandolo da me. Mi fa l'occhiolino e mi sfila gli occhiali dalla mano, quindi li lucida con la manica della giacca. «Ecco fatto» sospira porgendomeli. «Contento, Magnus?»

«No, Fiorellino, perché adesso sei tu ad avere una macchia sul vestito» contesta lo Stregone con aria scocciata. Schiocca le dita e il minuscolo puntino scuro sul polsino della giacca di Alec svanisce. «Ora sì, sono contento.»

Alec mi si avvicina con un mezzo sorrisetto stampato sul viso. «Nervoso?»

«Sei tipo la quinta persona che me l'ha chiesto nel giro di mezz'ora» brontolo, stufo. «Ed è ovvio che sono nervoso.»

«Io non lo ero, il giorno del matrimonio» argomenta Magnus facendo una smorfia. «Non c'era il rischio che Alec mi dicesse di no all'altare, e quella era l'unica cosa importante.» Alec ridacchia e gli fa gli occhi dolci.

Jace annuisce e si appoggia a un pilastro come suo solito. Lo invidio. Non riesco mai ad imitare la sua posa da "sono-il-più-figo-non-avete-possibilità-contro-di-me". «Col senno di poi capisci che l'ansia prematrimoniale non ha fondamenti» ammette. «Io penso che sia solo una delle tante forme dell'amore» sospira, teatrale.

«Che c'è, le Bardane ti hanno fatto credere di essere un filosofo?» lo punzecchio, pentendomene subito. «Perdonami» mi affretto ad aggiungere.

«Tranquillo» minimizza lui con un cenno della mano. «Dopotutto su queste cose c'è bisogno di scherzare.»

«Ormai l'Influenza B è debellata?» domanda Alec a bruciapelo. «Non mi sembra di aver sentito di altri casi.»

«Sì» conferma Magnus, seguito da un boato di gioia da parte di tutti noi. «Naturalmente ci sono ancora persone malate negli ospedali, ma nessuna nuova segnalazione. Dopotutto le Bardane sono morte mesi fa, è impossibile che da un momento all'altro spunti un nuovo infetto.»

«È vero, hai ragione, come ho potuto dimenticarlo... Certo che è stata una bella batosta per il sistema sanitario internazionale» commenta Alec. «Ebola e Bardane nell'arco di un solo anno. Per non parlare delle conseguenze sul Sottomondo...»

«Già» concorda Jace. «L'idea di Cameron e Nathan è stata una rivoluzione totale, ma ci ha salvati, e ci proteggerà nel caso un trambusto simile dovesse succedere nuovamente in futuro. Sperando che non succeda, ovvio.»

«È stato... be', un gran casino» riassume Magnus. «Simon, tu e Isabelle non avete potuto godere appieno della nascita di Logan e Trish né organizzare con calma il vostro matrimonio, non vi è stato concesso un attimo di tregua, eppure a guardarvi in questo momento sembra che ciò non vi abbia nemmeno lontanamente sfiorati. Nonostante siate entrambi sulle spine si legge la gioia sui vostri volti.» Sorride a trentadue denti.

Shadowhunters ~ Living the PresentWhere stories live. Discover now