Capitolo 28: Preoccupazioni

325 46 11
                                    

Pov. Jennifer

Sarebbe fantastico vivere insieme a Josh, però non credo che mio padre sarà d'accordo; sarà già un miracolo se approverà il matrimonio, figurati andare a vivere insieme prima di sposarci. Dopo aver fatto colazione e la doccia, mi butto sul divano e chiamo mia mamma: "Ciao mamma!" "Ciao tesoro!" "Senti dovrei chiederti una cosa!" "Dimmi pure!" "Avrei voglia di organizzare una cena con voi, ci sarà anche Josh. È una cosa importante!" "Cavolo, come facciamo a venire lì? Tuo padre è impegnato con il lavoro e non credo che abbia voglia di venire da te solo per una cena." "Non c'è problema, veniamo noi!" "Tesoro ma sei sicura?" "Certo!". Improvvisamente mi viene in mente una cosa: i genitori di Josh non lo sanno! Sarebbe meglio se venissero anche loro due. "Mamma ti posso chiamare tra 5 minuti? Mi sono ricordata che devo fare una cosa urgente!" "Ok!". Chiamo immediatamente Josh: "Josh sono io!" "Ciao amore, dimmi tutto!" "Mi è venuto in mente una cosa!" "Cioè?" "I tuoi genitori non sanno del nostro fidanzamento?" "Cazzo, è vero!" "I miei hanno detto di andare da loro, che ne dici se invitiamo anche i tuoi genitori?" "Ok! Li avviso subito!" "D'accordo! Ci sentiamo dopo!" "Ok!". Richiamo mia mamma e la avviso che verrano anche i genitori di Josh, fortunatamente non ha fatto nessuna domanda riguardo alla cena, per fortuna!

Pov. Josh

Ormai è passata una settimana da quando abbiamo avvisato i nostri genitori e domani mattina partiremo per Louisville. Sono molto agitato e per qursto motivo non riesco a dormire. Tante domande mi passano per la mente: E se suo padre non vuole che io la sposi? Si arrabbieranno con noi? Come reagiranno i miei genitori? Mi sta venendo mal di testa a forza di pensare. Provo a chiudere gli occhi pensando che andrà tutto bene. Il mattino seguente, vengo svegliato dal campanello: chi è a quest'ora? Vado ad aprire e mi trovo Jennifer splendente come sempre con le valigie in mano. "Ciao amore! Ma sei ancora in pigiama? Dai sbrigati!" "Ciao, ma perché sei già qui?" "Abbiamo il volo alle 12.15 e ci impieghiamo almeno un'ora per andare in aeroporto! Hai già fatto la valigia, almeno?" "Eh, no." "Ok, facciamo così: adesso vai a fare colazione e ti lavi, intanto che io te la faccio!" "Ok!". Vorrei essere anche io felice come lei, però purtroppo non lo sono. Continuo ad avere davanti a me l'immagine di suo padre che mi fa una ramanzina... Mangio di corsa una briosche e bevo un caffè, poi mi faccio una doccia veloce e alle 10 in punto siamo pronti per partire. "Non vedo l'ora che venga stasera! Sono troppo felice!!" mi dice Jen mentre sta guidando e io le rispondo: "Invece io sono un po' preoccupato per i tuoi genitori..." "Devi stare tranquillo, vedrai che non ti uccideranno!" "Cosa?!?! Perché dici questo??" "Guarda che ti sto prendendo in giro!" "Ti prego, non farmi venire questi infarti!". Dopo un'ora, arriviamo in aeroporto, facciamo il check-in e aspettiamo di salire sull'aereo; fortunatamente c'è poca gente anche perché è oggi è mercoledì e poca gente viaggia durante la settimana. Finalmente saliamo sull'aereo e prendiamo posto: Jen si è seduta vicino al finestrino e io accanto a lei, ovviamente. Mi sembra di tornare indietro quando siamo andati alle Hawaii, non dimenticherò mai quei 2 mesi! In queste 5 ore e mezza, abbiamo mangiato, dormito e parlato; quando atterriamo il mio cuore incomincia a battere un po' più forte perché si sta avvicinando sempre di più il momento. Abbiamo deciso di dormire in una camera di un albergo non molto lontano dalla casa dei genitori di Jennifer; invece i miei dormiranno lì. Dopo che tutti e due abbiamo fatto la doccia, è il momento di vestirsi: Jen mette un vestito semplice e io? Cosa dovrei mettere? Vorrei fare una bella impressione ai suoi genitori anche se li conosco già da un po' di tempo. "Jen, cosa metto?" "E poi dicono delle donne che non sanno mai cosa mettere!" dice ridendo, "No Jen, sono serio! Voglio fare bella figura!"; guarda tutti i vestiti che ho nella valigia e dopo un po' mi da una camicia nera, un paio di pantaloni beige e un paio di mocassini neri. Chiamiamo un taxi e dopo 5 minuti, arriviamo davanti a casa Lawrence. Incomincio ad agitarmi, ho le mani che mi tremano e il cuore rischia di uscire dal mio petto. Jen suona il campanello e mentre sentiamo che qualcuno viene ad aprirci, continuo a pensare "Dio, aiutami ti prego! Fai che vada tutto bene!"

Povero Josh! Secondo voi, come reagiranno i loro genitori? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Buona lettura!

Sara❤

Joshifer: una vita fuori dal setWhere stories live. Discover now