Capitolo cinque - Il Nemico

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Tyler decide interrompere il mio pisolino pomeridiano iniziando ad urlare frasi sconnesse come "è tardi!", "sta per arrivare", o "ti squilla il telefono, a cosa te la sei messa a fare la sveglia idiota?" E così via, finché senza sapere come, mi sveglio di scatto sbattendo contro il pavimento con la gamba destra ancora appoggiata al letto.
"Ti piace proprio dormire eh?" Borbotta il mio coinquilino.
Mi lamento, schiacciandomi la mano sugli occhi a causa della luce artificiale che Tyler ha acceso senza pietà, accecandomi.
"Hai una passione nascosta nel svegliarmi, per caso?" Farfuglio con la voce impastata.
"Sta venendo, Nik! E tu sei ancora qua!" Strilla quasi, indicando il mio piumone totalmente a terra - per colpa sua - e la mia faccia assonnata.
"Calmati principessa, ora me ne vado."

Tyler alza gli occhi al cielo, esasperato, facendomi ridacchiare.

Quando fa così sembra mia sorella.
Mentre cerco di alzarmi lo vedo sistemare la stanza, frenetico. Mi fa quasi impressione. Afferro una qualsiasi maglietta dal cassetto, e mi cambio i jeans. Look perfetto!
"Andrai con Liam e gli altri sta sera?"
Alzo le spalle, passandomi una mano tra la zattera di capelli castana che mi ritrovo.
"Con chi, se non altro?"
"Quindi... Ti vedrai anche con Katherine." Allude a qualcosa, stringendo gli occhi.
"Probabile."
"E tu...?" Inizia a darmi sui nervi. Mi do un'ultima occhiata allo specchio mezzo rotto, e afferro le chiavi dal comodino.
"Mi comporterò come sempre." Gli faccio l'occhiolino, lasciandolo li come un pesce lesso.
Katherine è sempre stata mia "amica", almeno per quanto riguarda me; lei ha sempre avuto una sorta di attrazione nei miei confronti, ma a causa dei caratteri troppo esuberanti e simili, non ha mai funzionato, se non per qualche scopata occasionale che purtroppo non le ha fatto perdere la speranza. Nonostante le ribadissi ogni volta la stessa cosa, ovvero:"tra me e te non ci potrà essere mai niente." Lei imperterrita, continuava - e continua - a sperare sempre in qualcosa di più.
Bah, le donne!
Quando arrivo al Black Hole la fila, come al solito è una delle più lunghe di tutti i locali di Seattle, come se ci fosse solo questo pub nei paraggi. Parcheggio la moto sul retro, accanto ad una Jeep rossa che riesco a riconoscere subito, come quella di Liam.
Mi avvicino a Bob, l'omone buttafuori che mi conosce alla perfezione ormai, infatti appena mi vede mi saluta con un sorriso bianchissimo immediatamente scosta la cordicella rossa, e in un batti baleno sono dentro il locale. I bassi scandiscono il ritmo, e già c'è una bella concentrazione sui divanetti e al banco.
Vado dritto verso la testolina bionda di Alethea, che già sta preparando qualche cocktail con gli occhi bassi, nascosta dietro l'imponente bancone scuro.
"Ehi non pensavo di vederti qui, oggi." Mi saluta, con mezzo sorriso. Le guance piene sono rosse per colpa delle temperature elevate dentro al pub, i capelli corti portati indietro da due piccole forcine nere.
"Scelta dell'ultimo minuto. Hai visto Liam e gli altri?"
Annuisce, mentre con vigore scuote un bicchiere. "Liam penso sia nel solito divanetto, mentre Kat e gli altri in pista sicuramente." Indica con il mento la pista da ballo, guardandomi più del dovuto.
Alzo gli occhi al cielo. Katherine è sua amica.
"Mi prepari un Sex On The Beach?"
"Arriva."
"Meccanico! Non pensavo di trovarti qui sta sera." Una pacca fin troppo energica mi scuote tutto, e mi ritrovo stravaccato sul bancone.
"Ahia! Così mi fratturi una spalla" annaspo, stringendomela subito dopo. Robert ridacchia, strizzando gli occhi verdi.
"Come vanno le cose? E' da un pezzo che non ci vediamo ... Ah! Mia madre ti saluta." appoggia al tavolo con un gomito, mentre con la mano si porta indietro i capelli biondissimi.
"La solita vita, niente di più niente di meno!" Alza le spalle, sorridente.
"Il lavoro?" Mi chiede urlando, mentre ordina a Alethea un drink di cui non riesco a capire il nome a causa della musica.
Annuisco, mentre sorseggio il mio e i miei occhi vagano per tutto il pub, in cerca della testolina castana di Liam e di quella mora di Katherine. Ma l'unica cosa che riesco a vedere sono ragazze poco ammassate tra di loro, e ragazzi che ci provano spudoratamente a ritmo di musica.
"Procede. Tutto come previsto, d'altronde."
Socchiude gli occhi, osservandomi pensieroso. "Niente scontri con La Brigata Del Sole?"
Mi va il Sex On The Beach di traverso, e cerco di non fiondarmi sopra Robert per non picchiarlo.
"Ma che cazzo hai nel cervello?!" Sbotto, sentendo la fronte surriscaldarsi, e senza accorgermene sbatto la mano sul bancone, facendo sobbalzare Alethea, che ci fissa allarmata.
Robert corruga la fronte. "Ehi, calmati non ci sente nessun-"
Lo interrompo, puntandogli un dito contro. "Non devi nemmeno pronunciarlo il loro nome. Rischi di causare risse senza alcun fondamento-  non che le altre ne abbiano - ma le liti con loro causano solo danni. E mio padre se ne sta accorgendo, quindi se non vuoi finire nella merda, chiudi la bocca." Sputo tra i denti.
So che non dovrei arrabbiarmi così, soprattutto con Robert - che non c'entra niente, anzi, ha aiutato fin troppo - ma la posta in gioco è troppo alta, e loro hanno già creato parecchi disturbi, non solo a noi ma anche a gente che non c'entra e non c'entrava nulla.
"Pensavo che dopo il patto dello scorso mese le acque si fossero calmate." Si avvicina, e riesco a leggere il labiale.
Scuoto il capo, sentendo la rabbia pian piano svanire. "In teoria sì, ma in pratica non ne siamo certi. Anche tre mesi fa avevamo fatto un patto, ma per colpa di un fraintendimento stavano ammazzando a suon di mazza Liam." Spiego, facendolo sbiancare.
"Scusa Nik, pensavo.. Che la situazione non fosse... Cioè non mi era sembrata così grave, da come mi aveva riferito Jacob."
Sospiro, stropicciandomi gli occhi e guardandomi intorno.
"No sono io che ti chiedo scusa, non avrei dovuto fare così. Il problema è che siamo a rischio Rob: la polizia ci sta addosso, e loro sono pronti a qualsiasi cosa pur di toglierci dai giochi, capisci? È una continua lotta."
Annuisce, stringendo nella mano il drink.
"Non l'ho detto a Jamie." Sbotta, fissando il liquido dentro al bicchiere. È pensieroso, e forse dispiaciuto?
"Meglio coinvolgere il minor numero di persone possibile, hai fatto la cosa giusta."
Annuisce, mentre il suo sguardo si fa improvvisamente vitreo.

SorridimiWhere stories live. Discover now