Nel bosco

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Quando si fece notte uscii di casa e mi avviai al bosco. Quando arrivai non c’era nessuno e allora pensai che era un inganno e proprio quando stavo per tornare a casa, vidi l’uomo che spuntò da dietro l’albero e mi guardava in modo minaccioso. Quell’uomo che avevo incontrato il giorno prima si era tolto la maschera di bravo gentiluomo e si rivelò quello che in realtà era.

?? : Ti stavo aspettando.

Saelyn : Non è l’uomo  che ho conosciiuto, chi è lei in realtà?

Vincent : Mi chiamo Vincent.

A quelle parole mi si raggelò il sangue, tremai dalla paura e mi pentii di non aver mai chiesto il nome a quell’uomo. Ero in trappola e non potevo scappare e se urlavo nessuno mi sentiva in un bosco lontana da tutti. La mia vita era in pericolo.

Vincent : Sei stata proprio brava a fidarti di me e sei stata ingenua ad accettare un appuntamento nel bosco da uno sconosciuto. Sono le prede che preferisco quelle.

Saelyn : Dovevo immaginarlo…

Vincent : Ti ho fatta venire qui no per parlare ma per fare quello che mi sono proposto.

Saelyn : Cosa vuole farmi?

Vincent : Ora lo vedrai bocconcino…

Vincent si tolse la camicia davanti a me e mi costrinse a guardare e poi mi afferrò un braccio e me lo portò dietro alla schiena, io avevo tanta paura.

Vincent : Ora stai zitta! Se urli è fiato sprecato, non ti sente nessuno qui, nemmeno il tuo Paul.

Io mi dimenavo con le poche forze che mi rimanevano e lui stanco di tenermi ferma, mi diede uno schiaffo facendomi cadere a terra. Mentre ero spaventata e piangevo… Vincent tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni un coltellino multiuso, lo aprì e lo puntò verso di me. Avrei voluto gridare ma non potevo. Lui mi tirò su da terra e fece scorrere la lama del coltellino delicatamente sulla mia gola. Io tremavo di paura.

Vincent : Quanto godo così.

Saelyn : Mi lasci andare per favore.

Vincent rideva nel vedermi tremare di paura come se da un momento all’altro mi uccidesse anche se ero giovane. Poi si decise a lasciarmi andare ma mi minacciò fortemente.

Vincent : Hai assaggiato un po’ di quello che sono. Ricorda che sarò il tuo incubo peggiore! Non ti azzardare a dire una parola al tuo ragazzo Paul e ne a nessun altro di quello che io ti faccio e ti farò da ora in avanti o la pagherai con la vita!

Saelyn : D’accordo… non dirò… una parola… con nessuno. Ha la mia… parola.

Vincent : Mi fido di te ed ora torna a casa e ricorda che io ci sarò sempre ad osservarti.

Io tornai a casa spaventata e sapevo che non potevo parlare con la polizia se no Vincent mi avrebbe uccisa e perciò mantenni il segreto con tutti ma soprattutto con Paul.

Di notte mentre ero a letto, vidi nel muro della mia stanza un ombra con in mano il coltello che lo alzava su di me, io mi girai sul letto di soprassalto e vidi che nel muro non c’era nessuna ombra e capii che era solo un incubo e mi riaddormentai a fatica perché pensavo che Vincent esisteva davvero e voleva farmi del male.

Mi sono innamorata del mio AssassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora