L'amore sa attendere 💖

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I mesi passavano ed io ero tutti i giorni all'ospedale a osservare Syria crescere nell'incubatrice, la mia piccola cresceva sana e forte e i medici mi avevano detto che non ci sarebbero state complicanze e di quello mi sentivo felice.

Tutti i giorni andavo a trovare Vincent in carcere e gli raccontavo della nostra bambina e che la casa la sentivo vuota senza di lui. Invece lui mi raccontava che cosa faceva in carcere, che lavori svolgeva e la cosa non lo scocciava, anzi gli piaceva. Era riuscito anche a farsi rispettare dagli altri carcerati senza litigare e senza ricorrere alla violenza. Ero contenta di questo suo cambiamento perché sapevo che se lui si fosse impegnato ad essere buono in carcere, gli avrebbero anche scontato la pena, magari anche solo di un anno, ma era sempre un anno in meno in carcere. Ci sposammo mentre lui era in carcere , lui organizzò una cerimonia semplice con pochi invitati tra cui c'era anche Paul e io molto felice di essere diventata la moglie dell'uomo che amo ma triste perchè i miei non si presentarono alla cerimonia.

Una mattina sono andata in ospedale per vedere Syria e i medici mi hanno detto che erano passati nove mesi e che sarebbe stato il momento del parto. I medici mi diedero la bimba in braccio ed io la strinsi forte al mio cuore e in quel momento mi si strinse il cuore, avevo tra le braccia la mia piccola anche se non l'avevo partorita come qualunque madre del mondo, eppure, quando la misi sul mio seno per nutrirla, lei mi fece un sorrisetto e lì capii che il nostro legame si era formato lo stesso ed era indissolubile. Tenendo tra le braccia Syria le giurai che l'avrei sempre protetta da qualunque male.

Tornata a casa con la piccola Syria mi accorsi che ero una madre sola, dovevo occuparmi della casa e dei bisogni di Syria e perciò mi tirai giù un programma giornaliero con tutte le cose che dovevo fare ed imparai ad attenermi ad esso. Nel programma c'era anche che tutti i giorni portavo Syria in carcere a trovare suo papà e invece per noi adulti era il nostro momento per stare insieme.

Passarono i mesi, Syria aveva 7 mesi e diventò una bimba curiosa e tutto quello che vedeva toccava ma a crescerla ero solo io finché suo padre stava in carcere... Dosavo amore e severità ma alla fine la viziavo in quello che la piccola Syria voleva fare.

Saelyn : Adesso facciamo la pappa e dopo mangiato andiamo a trovare il papà che ha voglia di vederti.

Syria : Gacipo.

Saelyn : Ecco la pappa Syria.

Syria : Cico.

Diedi la pappa a Syria e poi me la strinsi forte al cuore coccolandola e dandole tanti bacini. Poi la misi nella sua culla e lei si addormentò serena.
Quando si svegliò Syria, la vestii con cappottino pesante che fuori faceva freddo e siamo andate in carcere a trovare Vincent che aveva voglia di vedere sua figlia crescere.

Vincent : Ciao amore mio, come sta la nostra piccola Syria?

Saelyn : Bene, cresce sana e birichina.

Vincent : Ancora ne ho da stare in carcere...

Saelyn : Non ti arrendere amore, sii forte. Ti saprò aspettare con pazienza. Sai, non é così male crescere una bimba da sola. Poi ricorda che non sono sola, qualche volta c'è Paul e poi io sono sempre qui da te con la nostra piccola così che lei vede che ha un padre che le vuole bene.

Vincent : Adesso é piccolina ma poi siccome io sarò ancora in carcere... lei crescendo si chiederà perché il suo papà é in carcere.

Vincent prende Syria fra le sue braccia.

Vincent : Vieni in braccio al papà, Syria.

Syria : Pazuco.

Vincent : Parla nostra figlia. Dice parole a suo modo. Quanto ha adesso amore?

Saelyn : Ha 7 mesi.

Vincent : Come stai crescendo Syria.

Syria : Ohio.

Vincent : Diventi bella come la mamma e forte come il papà.

Syria : Agnuso.

Vincent : Sei la mia vita principessina.

Syria : Zupu.

Saelyn : Visto quanto chiacchiera amore?

Vincent : Sì e mi piace così.

Vincent coccola tra le braccia Syria e le da tanti bacini.

Vincent : Come stai amore?

Saelyn : Mi sono fatta un programma giornaliero e sto imparando ad attenermi.

Vincent : Brava, mi rendi orgoglioso.

Saelyn : Mi manchi tanto amore, ormai sono 16 mesi che non ti ho più al mio fianco.

Vincent : Tutti i giorni sono con te perché ti amo. Anche io saprò aspettare paziente a quando sarò libero di tornare a casa e di poterti stringere tra le mie braccia sul divano mentre guardiamo la TV e coccolarti quando siamo nel letto. Ti amerò sempre!

Vincent mi baciò intensamente e mi strinse fra le sue braccia e arrivò un poliziotto ad avvisarci che l'orario di visite era terminato.

Vincent : Vai pure amore. Ciao piccolina.

Saelyn : Ci vediamo domani.

Vincent : Certo vita mia!

Tornai a casa e misi a dormire sulla sua culla Syria e pure io ero sfinita della giornata ma per il mio compagno in carcere ero disposta a fare quello e anche di più. Non vedevo l'ora che Vincent riconquistasse la libertà per tornare a casa ed aiutarmi a crescere Syria. Io mi sforzavo di essere una brava madre tutti i giorni. Mi coricai sul letto e mi addormentai.

Mi sono innamorata del mio AssassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora