Capitolo 1

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Ne ho passate tante insieme a lui,ma proprio tante che alcune volte faccio fatica anche io a crederci. Sono stata innamorata di lui per cinque anni e chissà se lo sono ancora oggi.
È il mio miglior amico da sempre,ha saputo sempre difendermi ma anche uccidermi senza saperlo,ha tirato fuori ogni lato del mio carattere,mi ha insegnato cosa significa voler bene ma anche cosa significhi odiare. Mi ha distrutto ma ha saputo rimettere i pezzi caduti al posto giusto.
Frequentavamo la stessa classe quando mi innamorai di lui e il destino volle che anche lui si innamorasse di me,all'epoca. Arrivò un giorno che ascoltando "Gocce di memoria di Giorgia mi prese per il braccio e mi spinse fuori:
-Proviamoci.- mi disse
-eh?- lo guardai con lo stesso sguardo di una bambina la mattina di natale.
-Proviamo a stare insieme. Ci ho pensato e mi piaci ma devi insegnarmi come si fa perché sei la prima.-
Lo guardai immobile e non potevo crederci. Gli avevo confessato più volte quello che provavo per lui ma mai mi aspettavo che quel 7 maggio si sarebbe svegliato così.
Erano le 11:15 quando ci baciammo,ed era venerdì (a distanza di anni ricordo persino quello che indossava)
ed ero la ragazza più felice al mondo.
Due ore più tardi mentre mi godevo la felicità e la mia sigaretta dopo l'ora di disegno mi passò accanto e mi buttò la mia agenda sulle gambe scappando chissà dove. Lo guardai come se fosse pazzo ed aprii l'agenda: ora non sto qui a scrivere tutta la lettera (anche se potrei perché la ricordo a memoria)ma era dolcissima e alla fine ci stampo'un bel 'ti amo' scritto tremante. Corsi da lui -gettando la sigaretta in testa ad uno che passò di lì ma sono dettagli- e lo abbracciai forte come se quello fosse l'ultimo abbraccio prima di morire.
Ricordo ancora la mia faccia quando tornai a casa,un ebete per dirla tutta. Mi sentivo bene e un po cretina e imbambolata ma andava bene così. Cazzo,se mi andava bene!
Ma si sa la felicità dura poco e precisamente a me durò una settimana.
Ero collegata a scuola con il pc della vicepresidenza che il sabato era via e che il nostro prof di educazione fisica ci lasciava usare con non curanza,e scorrevo inutilmente la home di Facebook sperando che mi mandasse un messaggio sul perché non fosse venuto a scuola. Il messaggio arrivò e il motivo per il quale non c'era non l'ho mai saputo:
-"Non penso di essere pronto per una storia,magari un giorno quando finiremo la scuola."- ma se siamo al primo anno?!!!
Ebbene si,mi aveva lasciato dandomi la speranza che alla fine dei nostri cinque anni saremmo stati insieme.
Tanti film mentali per nulla, ci avevo pure creduto all'inizio della nostra storia.. ma mi sbagliavo. Piansi e gli mandai vaffanculo a raffica,a lui e alla nostra storia alla fine dei cinque anni.
All'epoca non lo sapevo ma effettivamente ha mantenuto la parola.

"La Voglia Che Non Vorrei"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora