Capitolo 15

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-Zitta che ci fai sgamare, stupida.-
-Stiamo calmi.-
-Adesso ci vede.. -
Imma era solita ansiosa e rompipalle, ed ovviamente avevamo avuto la brillante idea di portarla con noi: eravamo chiusi nel bagno dei ragazzi al piano terra nascosti dal nostro professore di descrittiva che intanto faceva lezione nella nostra classe. Alfredo sembrava calmo o cercava di esserlo, Imma non stava un attimo zitta ed io facevo il palo inchiodata al muro e con la testa fuori la porta per metà, se ci sgamava potevamo pure ritenerci bocciati. Lo vidi entrare nell'aula fortunatamente e chiudere la porta e tirai un sospiro di sollievo: potevo calmarmi almeno fino alla fine delle due ore che aveva di lezione.
Mi arrivò un messaggio da Antonio, altro mio compagno di classe:
- Tutto ok, appello fatto. Siete assenti ma non ha detto nulla.-
-Apposto, grazie e fammi sapere subito. -
-Scampata.- dissi ai miei amici e mi appoggiai al muro lasciandomi cadere a terra. Mi accorsi che Alfredo aveva costantemente lo sguardo su di me e per l'imbarazzo presi il telefono e cominciai a scorrere la bacheca di Facebook senza apparentemente senso, un po come tutti.
-Che fai?- mi chiese sedendosi vicino a me.
-Perdo tempo.-
-Vedo.-
Appoggiò la testa sulla mia spalla e mi si gelo' il cuore: possibile che a distanza di anni ancora dovevo abituarmi alla sua vicinanza? Ma cos'ha di così speciale?
L'odore della sua pelle, mi dissi. Si,l'odore è la cosa che mi è sempre piaciuta più di tutte. Ti arriva dritto al naso quel suo profumo e si attacca addosso come se lo avessi sempre vicino a me.. e poi gli occhi, quei maledetti occhi che non avevo mai il coraggio di guardare e il sorriso che mi faceva sciogliere. Ok, se non mi alzavo mi sarei sciolta davvero.
Con la scusa di controllare mi alzaii e mi affacciai di nuovo alla porta:
-Sembra tutto ok.- stavo per girarmi quando lui mi blocco' da dietro con il suo corpo.
-Che fai?!-
-Shhhhhh.-
Lo sentivo praticamente addosso e avevo il suo respiro sul collo e il suo odore sotto il naso, chiusi gli occhi e inspirai.
Se qualcuno mi avesse detto che avevo la possibilità di fuggire ed andare a vivere a Parigi in quel preciso momento, avrei rinunciato.
Senti' la sua mano accarezzarmi prima i fianchi e poi il sedere, accarezzava la pancia, saliva su al seno e di nuovo sedere. Sospirai ed avrei dato per baciarlo in quel momento.
-Che cazzo fate?! Ahaahahahahha. - La voce di Imma mi fece spalancare gli occhi, cazzo mi ero completamente dimenticata della sua presenza.
-Riposo gli occhi.- Lui tranquillo come se niente fosse. Fortuna che Imma era ingenua su queste cose e che il suo corpo copriva perfettamente la sua mano che si muoveva.
Mi spinsi leggermente indietro per provocarlo ed infatti senti' la sua erezione farsi ancora più dura. Stavamo esagerando perché adesso lui si muoveva piano avanti e indietro ed Imma era ingenua no scema. Tossii e lui sembrò svegliarsi da un sogno perché sobbalzo' e si staccò subito, tossendo anche lui, di tutta risposta. Ci guardammo senza dire niente, anche perché cosa avremmo potuto dire?!
"Dovremmo scopare" oppure "Scusa." oppure ancora "Non mi sono reso/a conto." No, meglio non dire niente.
Cambiai argomento e mandai un messaggio ad Antonio:
-Tutto apposto?-
La risposta fu immediata:
-È uscito a prendersi il caffè, state attenti.-
Lo lessi ad alta voce e si scatenò il panico: Nessuno sapeva cosa fare e come muoversi ed io, forse colpa del momento di prima, restai imbambolata davanti al telefono. Il destino volle che la 2°D uscì prima ed ebbi la strabiliante idea di unirci a loro come se niente fosse ed uscire da quella scuola. La campanella mi aveva svegliato dal sonno, fortunatamente.
Ci nascondemmo per bene sotto cappelli e giubbini messi a casaccio e nel giro di due o tre minuti eravamo fuori scuola. Era andata, eravamo fuori. Decidemmo di non fermarci e di fare una corsa io alla metro e lui sulla sua vespa.
-Salii, veloce.- mi disse.
-Mi accompagni?-
-Si.-
Sali' sulla vespa e ne approffitai per stringermi a lui, chiudendo gli occhi per godermi il suo profumo e la sua pelle sotto le mani.

"La Voglia Che Non Vorrei"Where stories live. Discover now