Capitolo 16

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L'avevo tradito. In un modo o nell'altro l'avevo tradito con il mio migliore amico, la persona che lui più di tutti temeva e che gli assicuravo di potersi fidare... L'avevo tradito e non avevo sensi di colpa, anzi a dirla tutta mi sentivo più felice del solito.
Mi sentivo come quelle ragazzine che baciano il ragazzo dei loro sogni dopo tanti anni di attesa, mi sentivo bene e non vedevo l'ora di rivederlo già prima che mi salutasse.
Riguardo ai corsi che facevo il pomeriggio Francesco era ancora su tutte le furie e non passava giorno che non litigassimo per questo: pretendeva foto e video fatti in classe e registrazioni di quando l'insegnante spiegava, dovevo chiamarlo all'entrata e subito all'uscita senza sgarrare di mezzo minuto, fargli un messaggio appena prendevo la metro e uno quando uscivo, un altro quando ero sotto casa e per concludere voleva vedere ogni sera il mio quaderno degli appunti per vedere se tutto quello che dicevo era vero. Insomma una spia avrebbe avuto meno idee. -.-
Comunque sia il modo e il tempo per stare "da sola" con Alfredo lo trovavo sempre...
Quel "da sola" divenne "stare in intimità" quando durante i nostri insulti mi prese e mi baciò di nuovo. Stesso posto della prima volta che ci provò e stessa scena: le mani dietro i capelli, sui fianchi, leggermente sul seno, un po sul sedere e cose varie. Rimasi sorpresa però quando lui si apri' il pantalone e si abbassò la cerniera,lo fissai negli occhi e lui prese la mia mano per "guidarmi" verso il suo pene.. lo stavo toccando e lo sentivo ansimare nel mio orecchio talmente eravamo vicini. Aumentai i movimenti e li feci diventare più decisi e passionali e cominciai a baciarlo e leccarlo sul collo e sul lobo.. Alfredo mi strinse ancora di più a lui e i suoi respiri stavano accelerando man mano, appoggiò la testa tra il mio collo e la spalla e mi toccò il seno. Cominciai ad ansimare anche io e tempo un minuto che lo vidi alzare la testa e rilassarsi:
-Wow. Spiccate doti.- disse dopo essere venuto e ancora attaccato a me
-Oh ma grazie!- Risi.
Ci abbracciammo stretti fino a non poter più respirare e mi sussurrò un ti voglio bene che ricambiai. Salimmo in aula indifferenti e complici e copiai gli appunto di Ludovica, mia amica di corso...

"La Voglia Che Non Vorrei"Where stories live. Discover now