Capitolo 21

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-Mi sembrava tanto la fine di qualcosa...- è stata questa la frase finale del mio capitolo precedente e vi posso dire che avevo ragione: da quella volta non ci vedemmo per quasi due mesi, parlando ogni tanto al cellulare oppure tramite whatsapp e salvo qualche uscita con il resto della classe. Non ci stavo male anzi avevo deciso di cercare di far funzionare le cose con Francesco e di dargli un'opportunità visto che la meritava e di smetterla con film mentali e uscite nascoste con il mio migliore amico. Posso dire che se all'inizio li avevo pensati tutti i modi per fare un'ultima uscita con Alfredo e se avevo passato notti insonni a pensare ad una possibile storia tra noi, a distanza di due mesi mi sentivo sollevata: non dovevo preoccuparmi più delle scuse da usare per uscire, degli sguardi dei nostri amici oppure dei grandi dubbi del mio ragazzo ma restavo concentrata sulla mia vita e sulle mie decisioni.
L'abitudine e lo stare sempre insieme fece si che Francesco ed io ritornammo ad essere una coppia normale a tutti gli effetti e finalmente potevo stare seduta accanto a lui senza nascondere niente e senza avere l'ansia quando squillava il telefono.
Sarei falsa se vi dicessi che Alfredo era un ricordo lontano ma stavo bene così, non volevo nient'altro.
Stavo bene così fino al mio compleanno o per meglio dire al suo visto che capitava il giorno dopo: I nostri amici organizzarono ad entrambi una sorpresa con tanto di torta con i nostri nomi e regali uguali per farci festeggiare insieme come avrebbero fatto " due gemelli" ( e così che ci vedevano). Coincidenza il fatto che il giorno dopo al mio compleanno venga il suo? Bah. Non sono cose che si sentono tutti i giorni, infatti sono sicura che qualsiasi mio amico o suo si troverebbe di fronte questo capitolo capirebbe subito che sono io l'autrice di questo libro. Fatto sta che lo rividi e cercai in tutti i modi di fare l'indifferente e non crollare davanti a tutti quando mi consegnò un pacchetto regalo: era una cornice, una bellissima cornice bianca con cinque riquadri con dentro le nostre foto insieme. C'era una foto al centro di un disegno di due pezzi di puzzle con la scritta "best friend": il nostro tatuaggio. Il tatuaggio che volevamo farci da una vita ma che non avevamo mai deciso e che quella volta mi sembrava quello giusto. - Troppo banale, troppo elaborato, troppo vistoso..- gli dicevo quando lui con tanta pazienza mi faceva vedere le sue idee ma quel disegno, quei due pezzi di puzzle che avevo davanti erano perfetti. Ci rappresentavano, perchè non erano uniti in quel momento ma separati non avevano senso.
Gli gettai le braccia al collo e me ne fregai della gelosia di Francesco che mi guardava, avevo bisogno di abbracciarlo forte perché mi era mancato e mi mancava ancora di più adesso che era lì.

Soffiammo insieme sulle stesse candeline e chissà se esprimemmo lo stesso desiderio, ridemmo insieme, brindammo e stavamo bene così, uno accanto all'altro.
Lo chiamai da parte quando vidi che gli altri erano impegnati a fare uno dei loro stupidi video divertenti:
- Il mio regalo per te.- dissi porgendogli una bustina rossa di piccole dimensioni.
Sorrise e cominciò ad aprire e non so se era per il brindisi ma le sue mani un po tremavano.
Gli avevo regalato un portachiavi di vetro personalizzato a forma di cuore con una scritta da entrambi le parti: da un lato " Sorridi, è la cosa più normale." che era un po il suo motto, e dall'altra "Lontani ma sempre vicini,prometto." che di motto era il "nostro", poiché era la frase che mettavamo alla fine di ogni lettera o di ogni messaggio dolce e kilometrico.
- Ma daiiii, è bellissimooo.- mi abbracciò e restammo così per quella che mi sembrò un'eternità, respirando il suo odore e sperando che me ne lasciasse un po sulla pelle per sentirlo vicino a me quando sarebbe andato via.

"La Voglia Che Non Vorrei"Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ