Capitolo 18

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Passò una settimana dall'inizio della nostra "pausa di riflessione" anche se è stupido chiamarla così, poiché continuavamo a vederci e sentirci. Francesco stava malissimo e cercava in tutti modi di farmi cambiare idea: mi mandò una mattina a scuola un mazzo di rose con un bigliettino con scritto "Perchè te lo meriti. Ti amo." Un bigliettino che persi andando il pomeriggio sul motorino con Alfredo.. quindi no, non lo meritavo. Cosa stavo facendo? Lui piangeva e stava male ed io me ne fregavo e iniziavo una storia di sesso con il mio migliore amico... ne ero consapevole ma non riuscivo a prendere una decisione, non riuscivo a capire cosa provavo. Sapevo che Francesco stava li, qualsiasi cosa facessi. Lui mi amava ed io lo prendevo in giro.
-Che sono queste?- mi chiese Alfredo vedendo le rose sul banco.
- Rose. Non si vedono?-
-Da parte di chi?-
-Secondo te?!- mi piaceva fare l'acida con lui.
-Buttale.- fece per prenderle ma lo fermai.
-Smettila.- mi guardò e non disse niente.
- Se te l'avessi regalate io l'avrei comprate più belle.-
-Non l'hai mai fatto e mai lo farai.- Si ammutoli' sentendo quella frase. Bene.

Il pomeriggio passò come al solito: un'ora prima andammo via e ci fermammo nel parcheggio di una villa dove di solito stavano le coppie. Ricordo bene quel giorno, ricordo quelle rose appoggiate sulla sella del motorino e il bigliettino che volo' via, ricordo che pensavo ad altro quel giorno e non era Alfredo..
Di ritorno a casa incontrai Pasquale in metropolitana, nostro amico di classe che frequentava il corso con me. Cazzo.
-Che ci fai qua?-
-Vado a casa.- risposi di tutta calma
-Siete andati via tre ore fa per andare a casa..-
-Fatti gli affari tuoi, era noiosa la lezione.-
-Che nascondete?!-
-Uff ma che vuoi?-
-Io niente.. tu piuttosto guarda a quello che vuoi TU.-
Ma che dice questo? Possibile che sappia qualcosa?!
-Non capisco cosa intendi.. comunque basta, sono stanca per parlare. -
Pasquale non disse niente ma gli si leggeva in faccia che aveva voglia di approfondire il discorso e cercare di capire...
Alfredo ed io siamo sempre stati la " coppietta della classe", quei due amici che a detta loro erano fatti per stare insieme ma che non lo capivano, la classica coppia che capiva tardi di amarsi e che giocava a fare i compagni di banco, quindi ogni cosa che a loro sembrava sospettosa, boom e subito pronti ad indagare e a capire. Ma questa volta non avrebbero saputo niente, no, non DOVEVANO sapere niente.. sarebbe stato il nostro segreto, nemmeno le mie amiche lo sapevano e in quel periodo ero lontana dalla mia, ormai ex, migliore amica ma questo è un altro capitolo e se ne avrò voglia ne riparlerò in seguito perché mi serve ancora un po di forza.

"La Voglia Che Non Vorrei"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora