Capitolo sette.

73 11 0
                                    


L'appartamento di Trey era molto spazioso. Si trattava di un ambiente pulito e profumato. Sulle pareti vi erano parecchi poster di alcune squadre da calcio e al centro un televisore a schermo piatto di alta tecnologia. Liam iniziò a posizionare candele profumate nella cucina e nel soggiorno per illuminare entrambe le zone. "Questo guasto non ci voleva la serata stava proseguendo alla grande" affermò Liam che venne interrotto da un tonfo proveniente dalla porta d'entrata. Kim si precipitò ad aprire e un gruppetto di ragazzi e ragazze si fecero largo nel soggiorno. "Liam amico ho portato le bevande" affermò un ragazzo dal ciuffo ampio "Sei grande Tom dì agli altri di accomodarsi troveremo qualcosa da fare per ammazzare il tempo."
"Ragazzi come state?"affermò Trey  allegramente "Diamoci da fare e rendiamo memorabile questa serata terminata male." Ribattè qualcuno in fondo e tutti scoppiarono in una risata rumorosa. Quando il divano fu occupato da alcuni ragazzi che sorseggiavano drink si avvicinò loro una ragazza che portava lunghi capelli neri,indossava un gonna cortissima e un top che risaltava le tette abbondanti e affermò imbronciata "Dov'è Ryan?". "Tranquilla Megg stasera non c'è e non potrai spassartela con lui prova a consolare Tom che sembra molto solo" rispose un ragazzo molto carino e gli altri quasi soffocarono dalle risate. Lei ribattè in tono secco e nervoso "Vaffanculo Trav." Sembrava molto arrabbiata e a dire il vero mi stava già antipatica e non la conoscevo neppure.
Poco dopo Liam propose di realizzare un cerchio sul pavimento e di giocare ad una versione un po' modificata del gioco dell'oca. "Chi perde dovrà pagare pegno bevendo un drink." affermò Il ragazzo bruno di nome Tom.
"Vieni Ash giochiamo." mi invitò Jenny ,fui sul punto di rifiutare quando venni trascinata da Kim in cerchio.
Purtroppo la sfiga toccó me parecchie volte e fui costretta a scolarmi ben 5 drink. Venti minuti dopo dall'inizio del gioco ero ubriaca fradicia e la stanza intorno a me iniziò completamente a girare,avevo la nausea e un bisogno disperato di vomitare. Mi ero ridotta davvero male. Decisi di abbandonare il cerchio biascicando un saluto agli altri ragazzi e mi diressi nel corridoio di casa di Trey.
Aprii una porta a caso e mi ritrovai in una stanza illuminata dalla luce fioca di una candela che profumava di rose , sulle pareti c'era qualche poster e un mucchio di foto incorniciate a cui non prestai la minima attenzione ,una piccola scrivania attirò la mia attenzione su di essa c'erano più vestiti che fogli "Il classico disordine maschile" sussurrai e scrutai un letto ad una piazza e mezza al centro della stanza e  senza alcun esitazione mi gettai su di esso cadendo in un sonno profondo.
Durante la notte sentii più volte la necessità di buttar fuori tutto ciò che avevo bevuto ma preferii rimanere a letto aspettando che quella sensazione sgradevole scomparisse dal mio corpo.
Quando le prime luci del mattino filtrarono dalle veneziane annunciando un nuovo giorno ringraziai tanto che fosse domenica e che fortunatamente avrei potuto riposare ancora per riprendermi dal disastroso sabato sera.
Cercai di stiracchiarmi pigramente a pancia in giù e quando il mio braccio sinistro sfiorò un qualcosa di caldo e duro sussultai,allora feci per girarmi e rimasi completamente pietrificata.
"E tu cosa cazzo ci fai in questo letto?" Urlai puntando un dito contro al biondo figo del corso di scienze sociali.
"Dovrei porti la stessa domanda,ma in realtà mi sono già dato una risposta quando entrando in camera stanotte ti ho trovata mezza nuda che russavi con il viso ricoperto dai capelli arruffati" affermò in tono scherzoso e simpatico,ma io non ci trovai nulla di gradevole in quella situazione anzi mi guardai le gambe nude e il vestitino che era ormai salito sui fianchi e mi vergognai di me stessa.
"Ho subito capito che Trey e Liam hanno dato una festa e vi siete ridotti piuttosto male,ma non mi aspettavo di trovare la biondina di scienze sociali sul mio letto,tantomento mi aspettavo che fossimo vicini di casa,perché tu vivi nell'appartamento a fianco vero?" Affermò con aria soddisfatta,ma chi si crede di essere? Mi alzai di scatto e risposi furiosamente "Vaffanculo,mi stai già sulle palle.Sappilo!" voltandomi sbattei fortemente la porta della sua camera sentendolo ridere rumorosamente " E comunque sono Ryan. Ah dimenticavo,non russi affatto Ashley ma sei davvero carina mentre dormi." Affermò continuando a ridere di me.

Da quando sei con me. Where stories live. Discover now