Capitolo ventuno

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Ashley

Tutto mi sembrava surreale,le lacrime non trovavano modo di fermarsi ed io ero spaventata e incazzata con me stessa. Presi a pugni il cuscino del mio letto vi sprofondai dentro il viso rigato di lacrime,mi sentivo una stupida,una stupida che aveva permesso a qualcuno che doveva evitare di toccarla,avevo sbagliato tutto.
Il mio autocontrollo era andato a farsi benedire quel momento in cui le nostre bocche si avvicinarono.
Come avrei potuto continuare a vederlo e a fare finta di nulla? Quei baci,quelle carezze non possono essere cancellati dalla mente.
In quel momento ero più vulnerabile di quanto credessi,lui mi trasportava lentamente in un'altra dimensione atemporale dove nulla esisteva se non noi,se non le nostre bocche e i corpi.
Mi girai sul fianco e cercai di asciugare le lacrime dal viso,non riuscivo a calmarmi avrei voluto spiegargli cosa pensassi e cosa sentissi ma le circostanze della situazione non me lo permisero. In quel momento lui costituiva per me una minaccia.
Chiusi gli occhi,questa volta mi posizionai a pancia in su. Cominciai lentamente ad accarezzare la mia pelle,piccoli brividi comparvero su di essa.
La mente non era capace di distogliere l'attenzione da quei baci passionali che Ryan mi aveva regalato,pensavo con costanza alla sua bocca sul mio collo,alla sua lingua che mi stuzzicava il lobo dell'orecchio e alle sue mani che si muovevano desiderose sui miei fianchi. Ryan era dolce e sensuale e quel suo modo di fare accese in me sensazioni mai provate,il mio corpo necessitava di averlo,volevo passare le dita tra quei capelli color oro,volevo accarezzare quella pelle profumata.
Ryan probabilmente faceva impazzire chiunque toccasse e ciò al posto di provocare disgusto in me non fece altro che alimentare in me quello spietato desiderio.
Volevo davvero essere una come le altre tante? Un trofeo abbandonato e scordato appartenente alle sue numerose vincite?
No che non volevo.
Non volevo desiderarlo,eppure mi ritrovai a farlo.
Dovevo ammetterlo, quelle labbra mi facevano sognare e quegli occhi color smeraldo,impazzire. Ciò che era accaduto poco prima mi piacque e non poco e fu doloroso ammetterlo.

"Ash alzati è tardissimo farai tardi a lezione."
"Tesoro svegliaaaaa." La voce squillante di Kim rimbombava nella mia testa.
Mi ero da poche ore addormentata perciò decisi di saltare le lezioni quella mattina,non avevo voglia di vedere nessun essere umano.
"Oggi non verrò a lezione sono stanca." Biascicai rigirandomi sul lato.
"Tu che salti una lezione? Non me la racconti giusta."
"Oggi parleremo mia cara." Affermò la mia migliore amica,ma io non le risposi.
Dopo qualche minuto la porta d'ingresso venne chiusa con un tonfo e capii allora che le ragazze erano andate a lezione.
Sospirai e mi rigirai sull'altro fianco poi,diedi una rapida occhiata alla sveglia sul comodino che segnava appena le ore nove in punto.
Dalla veneziana filtrava un raggio di sole cosi decisi di infilare la testa sotto il cuscino tirando le lenzuola fin su.
Decisi che quella sarebbe stata la dormita più intensa e duratura dei miei primi diciannove anni.
Avevo bisogno di rilassarmi,di staccare la spina dagli avvenimenti caotici degli ultimi giorni,così mi lasciai cullare lentamente dal silenzio e dalla tranquillità e caddi in un sonno profondo.

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Spazio autrice.
Mi scuso con voi se solo adesso sono riuscita ad aggiornare. Oggi pomeriggio sono stata tutto il tempo sui libri ma ho ritagliato un piccolo spazio per la mia storia.
Anche se breve,questo capitolo mette in luce i sentimenti e lo stato d'animo di Ashley dopo l'incontro ravvicinato con Ryan.
Ho in mente molte cose per questa storia. Vorrei avere un vostro parere,cosa ne pensate? Vale la pena continuare a scriverla?
Baci😘

Da quando sei con me. Where stories live. Discover now