Capitolo nove

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Ryan

Dopo il breve scontro con la biondina acida decisi di rilassarmi sotto la doccia.
Quando l'acqua bollente scorreva lentamente sulla pelle  notai dei piccoli graffi sui fianchi e sorrisi pensando a quanto fosse stata brava e vogliosa la brunetta conosciuta al bar con cui avevo trascorso la le prime ore della notte. Mi aveva lasciato il numero nella tasca posteriore dei jeans ma appena mi rivestii lo trovai e decisi di gettarlo nella pattumiera di casa sua.
Non richiamavo mai una donna e nella maggior parte dei casi preferivo non  rivederle più di una volta.
Non si trattava di egoismo ma le relazioni mi opprimevano e le donne si sa come sono,vogliono rose e cuori e di certo io non potrei mai regalare loro fiori e romanticherie varie.
Spesso qualcuno mi giudicava male per il mio atteggiamento ma io stavo bene così e nessuna delle ragazze con cui aveva avuto a che fare si era mai lamentata.
Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano intorno alla vita,passai per il salone dove trovai Jenny e Trey rannicchiati teneramente sul divano "Buongiorno piccioncini." Affermai sorridendo e proseguii verso la mia camera.
"Buongiorno rompicoglioni." Sentii la voce squillante di Jenny che rispose in tono scherzoso. Trey era davvero fortunato ad aver trovato una brava ragazza come Jenny ormai lei era come una sorella per me e poi se il mio migliore amico era felice automaticamente lo ero anche io.
Aprii l'armadio e passai velocemente in rassegna i miei vestiti optando per una camicia aderente nera un paio di jeans scoloriti. Mentre mi allacciavo le scarpe provenì un saluto da parte di Jenny che ritornò nel suo appartamento e ricambiai velocemente.
Quando fui finalmente pronto per uscire presi le chiavi della mia auto e guardai Trey completamente steso sul divano.
"Amico, stasera Jenny e Kim la ragazza che Liam sta conoscendo ci hanno invitato a cenare con loro, credi di esserci?." Fui sul punto di rifiutare ma nella mia mente riaffiorò il ricordo di quei capelli biondi e profumati e quel visino combattuto di Ashley e decisi di accettare. Avevo voglia di irritarla. Non la conoscevo neppure e già mi era simpatica.
"Ok,credo di esserci." Affermai serio cercando di nascondere i miei pensieri.
"Dove vai?" Chiese Trey.
"Andró a trovare il mio fratellino Thomas,credo che andremmo al campo da tennis." Risposi.
"Oh bene,divertitevi e salutami il piccolo Thomas." Mi raccomandò Trey.
Mio fratello aveva sette anni,ci somigliavamo tantissimo. Lo stesso biondo dei capelli che ereditammo da nostra madre e lo stesso verde che aveva negli occhi nostro padre. Thomas dopo la morte di papà si chiuse in sè stesso e da allora cercai sempre di essere presente e di fare insieme a lui le cose che più  amava fare con papà. Mi ritornarono in mente i suoi occhi distrutti e freddi quando capì che per papà ormai non ci fu più nulla da fare. Lo amo,lo amo più di me stesso,lui è tutto quello che ho e dovrò proteggerlo sempre.
Lasciai l'appartamento e scesi le scale in fretta. Erano appena le 11.45 e alle 12.00 avevo fissato appuntamento con Thomas ma siccome casa mia non era poi così distante dal campus decisi di andare con comodo.
Dal parcheggio della mia auto scorsi casualmente la biondina che lasciava l'edificio degli appartamenti e si dirigeva con passo rapido verso il lato opposto del campus.
Saltai in macchina,diedi gas e la raggiunsi in fretta. Non appena le  fui vicino accostai ,ma probabilmente lei non di accorse della mia presenza o meglio faceva di tutto per non degnarmi della minima attenzione.
"Ciao Ashley,cosa ci fai da queste parti?" Affermai in tono amichevole.
Finalmente mi guardò e con uno sguardo accigliato affermò "Cos'è adesso mi stalkeri anche?" Scoppiai a ridere rumorosamente,quella ragazza era capace di farmi divertire più di quanto volesse.
"Ti ho vista dal parcheggio della macchina e ho pensato che ti fosse stato comodo un passaggio,dove devi arrivare?" Chiesi io volendo essere gentile,ma alla mia proposta le sue  guance si macchiarono di un rosso inteso e pensai di averla completamente messa in imbarazzo."Sto andando in biblioteca per prendere un libro e comunque ti ringrazio per avermi offerto un passaggio ma preferisco fare due passi a piedi." Rispose abbassando lo sguardo. Per la prima volta in vita mia mi venne sbattuto in faccia un rifiuto ma non mi arresi e insistetti affermando in tono amichevole "Dai Ashley salta su,non accetto un rifiuto sto solo cercando di essere gentile con te e poi siamo vicini di casa." Ed infine sfoggiai uno dei miei sorrisi più sensuali e le indicai la portiera. Fu così che si diresse con esitazione verso di essa e non appena mise piede in macchina,un dolce profumo si espanse in tutto l'abitacolo e tra me e me pensai "1-0 per Ryan."

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