Capitolo diciassette

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Ashley

La serata procedeva alla grande,ero in gran forma e mi sentii soddisfatta per aver scelto di non bere e di conseguenza per aver evitato i postumi del giorno seguente.
Mi stavo scatenando in pista anche se le scarpe col tacco mi facevano tantissimo male, non so perché le avevo messe forse per dare un tocco in più a quel vestito che Kim mi aveva costretto ad indossare.
Mi sentivo libera e sbarazzina quella serata.
Il ragazzo moro con cui ballavo da un bel po' era molto carino,mi disse il suo nome ma non capii bene se si chiamasse Jared o James per il volume troppo alto della musica e per evitare figuracce evitai di chiamarlo per nome.
Le casse iniziarono a trasmettere un pezzo molto coinvolgente e il ragazzo moro si avvicinò a me più del dovuto ma non feci nulla per respingerlo.
"Ti piace?" Affermò urlando e stringendomi alla vita
"Si è stupendo questo pezzo." Risposi a voce alta.
Mi strinse ancora piu forte a sè e la sue labbra si fermarono nel l'incavo del mio collo. Ad un tratto il ragazzo venne allontanato da me con uno strattone violento che mi procurò spavento.
"Lasciala in pace e non toccarla mai più. Hai capito? Nemmeno uno sguardo nè una parola e adesso sparisci dalla circolazione." Quelle parole dure uscirono dalla bocca di Ryan. Era lì davanti a me sempre in bell aspetto e mi persi nel guardarlo.
"Hey calma amico non stavamo facendo nulla tranquillo." Rispose il ragazzo moro che si era ormai allontanato da me e Ryan.
Che ci faceva lui qui? E come mi aveva trovata?
"Adesso andiamo Ashley." Affermò rivolgendosi a me.
"No." Lo sfidai. Chi era lui per comandarmi? E perché si era intromesso.
"Adesso non stare qui a fare storie sbrigati dobbiamo andare via,Kim e Liam ci aspettano." Affermò in tono secco.
Andai contro di lui e cominciai a sbraitare.
"Come cazzo ti sei permesso di intrometterti? Nessuno te lo aveva chiesto,potevi risparmiarti questa stupida sceneggiatura."
"Dovresti ringraziarmi invece,sai chi è almeno quello? Suppongo di no.
Bene quindi ho fatto la cosa giusta,ti ho risparmiato le lacrime per quando ti avrebbe usata e in seguito lasciata sola." Affermò con presunzione. Dio quanta rabbia mi suscitava.
Uscimmo dal locale e mi posizionai davanti a lui bloccandogli il passaggio.
Cominciai a dargli dei pugni sul petto,quello stronzo se l'era meritata.
"Tu non sai nulla,sei solo uno stupido presuntuoso che si intromette nelle faccende altrui e io non ti sopporto. Dal primo giorno in cui ho incrociato il tuo sguardo ti ho odiato." Mentivo il primo giorno in cui lo vidi mi si mozzò il fiato. Era bello indescrivibilmente.
Mi bloccò i polsi e mi fissò dritto negli occhi. Qualcosa cambiò in lui. Lo vidi avvicinarsi a me sempre di più e le nostre bocce erano ad un centimetro di distanza il cuore mi batte forte nel petto. Chiusi gli occhi e li riaprii dopo poco. Era ancora li che mi fissava attentamente ma ad un tratto ruppe il silenzio avvicinando la sua bocca al mio orecchio "Vaffanculo Ashley,ti starò alla larga promesso." E mollò la presa.
Che bel colpo avevo incassato.
Dopo tutto ciò che gli avevo detto credevo davvero che volesse baciarmi?.
Guardai Ryan proseguire a passo veloce verso l'auto dove Kim e Liam ci attendevano.
Io e Ryan purtroppo dovettimo sederci dietro,ma mantenemmo le distanze dopo quanto accaduto volevo stargli lontana. Mi era dispiaciuto trattarlo così ma le sue parole mi avevano mortificata totalmente.
"Dai Liam ti chiedo scusa parlami,lo so che sei arrabbiato." Supplicava Kim. Liam era furioso.
"Smettila ne riparleremo domattina,adesso fai silenzio per favore.".
Kim non replicò in alcun modo anzi mantenne il silenzio per tutto il tragitto come me d'altronde.
Volevo andare a casa assolutamente.
Mi venne nostalgia di mamma e papà dei miei amici,quella settimana alla WCU non andò come speravo,quasi tutte le sere avvertivo una certa nostalgia tranne una. Quella che trascorsi con Ryan.
Arrivati al dormitorio io biascicai una buonanotte scocciata e mi ritirai in casa mentre Kim rimase nelle scale a parlare con Liam.
Buttai vestiti e scarpe alla rinfusa e mi struccati gli occhi e la bocca. Quel rossetto rosso che comprai poco prima di partire era veramente a tenuta forte,mi piaceva un sacco.
Passai la crema idratante sul viso e sul collo e infilai una canottiera come pigiama. Di solito dormivo sempre in slip a meno che non si moriva dal freddo. Decisi di non addormentarmi subito pur essendomi già messa a letto,così presi le cuffiette e cominciai ad ascoltare <<Someone Like You>> di Adele e mandai una serie di messaggi della buonanotte alle persone a me più care compreso Kyle che era sempre così gentile con me.
Ascoltai per ben due volte la stessa canzone,non mi bastava mai. Pensai e ripensai alla mia vita, a quello che desideravo fare ed infine il mio pensiero si rivolse a Ryan e alla sua dolcezza mascherata da durezza.
Le sue parole rimbombavano nella mia mente "ti starò alla larga,promesso." e non lasciavo spazio ad altro.
Quell'affermazione sapeva di una minaccia, chissà se avrebbe mantenuto sul serio la promessa,in fondo lo avevo spinto io a tutto ciò.
Decisi di non pensarci più,l'indomani avrei dovuto incontrarlo e trascorrere del tempo con lui per quello stupido progetto e non ne avevo la minima voglia.
Mi girai sul fianco e poco dopo sentii la porta di casa chiudersi probabilmente Kim era rientrata,chissà cosa aveva combinato con Liam.
I miei dubbi vennero azzerati quando sentii dei rumori e dei gemiti provenienti dalla sua camera.
Stavano facendo pace e anche nel migliore dei modi da come potei sentire.
Quei due si volevano molto bene anche se si conoscevano da poco. Mi chiesi quand'è che anch'io avrei finalmente trovato una persona che tenesse a me,che mi amasse davvero,e che mi facesse sentire al sicuro come solo poche volte mi sono sentita.

Da quando sei con me. Where stories live. Discover now