Capitolo 2

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Krystal's pov

Mi avvio estremamente calma verso la mia classe e, una volta dentro, mi dirigo senza esitazione verso la mia nuova amica e le chiedo:"Pearl, questo pomeriggio ti andrebbe di uscire con me a fare shopping? Vedi, io non me intendo molto di moda, quindi mi farebbe piacere se mi aiutassi, anche per conoscerci meglio" aggiungo imbarazzata.

"Per me non ci sono problemi, ma perché questa improvvisata?"

"Ti racconto questo pomeriggio...Ah, poi dovrei passare dal parrucchiere, ok?"

"Ok"

***
Din don, din don.
"Mamma" grido "sto uscendo! A stasera!"

"Non urlare, Lexie sta dormendo!"

Lexie è mia sorella, anzi sorellastra, di sei mesi. Non ho la più pallida idea di chi sia il padre, perché nonostante tutte le mie domande, mia madre non mi ha rivelato niente. Comunque, purché lei rimanga con noi, a me va bene anche rimanerne all'oscuro.

Mi accorgo solo ora degli occhi lucidi di mia madre, così abbracciandola le domando "È successo qualcosa?"

"Stai finalmente crescendo, stai diventando donna in tutti sensi."

"Oh no, non proprio in tutti" la correggo maliziosa.

Per tutta risposta lei mi colpisce scherzosamente sulla nuca, poi dice" Non far aspettare la tua amica e, mi raccomando, non far svenire tutti con la tua bellezza."

Le sorrido dolce e, salutandola, esco di casa.

"Grazie Pearl, per essere venuta" esordisco sorridente.

"Non ti preoccupare, ora pensiamo solo a divertirci e inoltre sono estremamente curiosa di sapere cosa è successo in biblioteca!"

"Come fai a saperlo?" dico non poco sorpresa.

"Beh, perché quando sei tornata eri tutta rossa e un po' arrabbiata"

"Wow, devo ricordarmi che arrossisco facilmente, allora!"

Prendiamo l'autobus che ci porta al centro commerciale in meno di un quarto d'ora, che io utilizzo per riferire l'accaduto. Quando chiudo la bocca lei mi guarda con un'espressione strana, che non presagisce nulla di buono.

"Lo sai che quel ragazzo, Gabriel, è il più popolare della scuola e fa anche il modello? Quindi, sicuramente se vinci la scommessa (e non ne dubito) lui non ne terrà conto per più di un giorno? È rinomato per essere un rubacuori senza scrupoli! Al ritorno ti faccio vedere una sua foto nella rivista 'Vogue' e potrai capire cosa intendo."

Annuisco frustata e lascio cadere momentaneamente l'argomento. Anche solo vedere la sua faccia stupita, mi sarebbe bastato. Però, almeno, ho potuto sfruttare tutto ciò! Cambiare il mio guardaroba e il mio taglio di capelli non è un lavoro da niente!

"Provati questi."mi dice Pearl porgendomi tre paia di jeans strettissimi, uno strappato in varie parti, un altro con delle borchie in corrispondenza delle tasche e l'ultimo a vita alta con dei laccetti.

"E di sopra..."rimane qualche secondo a contemplare la grande quantità di magliette e canotte di fronte a lei, poi, quasi avesse avuto una illuminazione, prende decisa una t-shirt in pizzo nero con alcuni disegni in rosso, piuttosto trasparente, una camicetta rosa shocking, e una montagna di altre magliette molto sexy. Io, durante tutto questo movimento guardo spaventata la pila di vestiti che devo provare. Faccio un lungo sospiro e mi avvio verso i camerini. Perfetto! C'è una fila di dieci-quindici persone. Odio starmene lì ad aspettare, così vado a cercare Pearl, che stava setacciando l'espositore dei vestiti. Sempre se vestiti si possono chiamare! Piuttosto sono dei minuscoli pezzi di stoffa. Rabbrividisco al pensiero di me infilata in quei minuscoli abiti.
"C'è fila,vero?"domanda, con ancora il naso negli scaffali.
Annuisco e chiedo curiosa:"Come mai sai tanto in questo campo?"
"Oh, perché io disegno dei modelli e quindi mi interesso molto alla moda del momento. Quando guardo una persona, mi viene spontaneo pensare a cosa le starebbe bene addosso."
Emozionata, esclamo:"Ecco come mai eri così decisa!" Poi continuo, ancora più eccitata:"Mi faresti vedere alcuni tuo modelli?"
"Non sono niente di che!"dice imbarazzata.
"Oh, io scommetto che sono stupendi. Ti vedo già come la più famosa e popolare stilista: ecco a voi Pearl!" Gridando, aggiungo:"Chiedetele l'autografo, gente! Tra meno di qualche anno la vedremo nelle sfilate più quotate!"
Tutta le persone là attorno si girano a guardarci, alcuni ridendo, altri scocciati e due, tre ragazze si avvicinano titubanti alla mia amica.
"Oh, mio dio! Yvonne! Questa me la paghi!"mi intima minacciosa, quando riusciamo a svignarcela dal negozio con cinque buste nelle nostre mani.
Mi metto a ridere forte e facciamo la nostra seconda figura di merda, perché dei ragazzi ci guardano come fossimo delle aliene. Lo sguardo di Bridgette/Pearl diventa ancora più truce, quasi volesse uccidermi con quella occhiataccia. Poi però si arrende e si aggiunge alle mie risate. Al ritorno, ci prendiamo un gelato e sedendoci a dei tavolini, cominciamo a chiacchierare.
"Ti piace?"mi chiede di punto in bianco lei.
Fingo di non capire, ma so benissimo a chi si sta riferendo.
"Gabriel,intendo" continua subito dopo.
Questa volta fingo indifferenza, ma le mie guance traditrice si accedono di un fioco rossore.
"No, hai detto tu stessa che è il ragazzo dal quale si farebbe meglio a stare lontani, giusto?" Decido di accompagnare la frase con uno sguardo innocente e ingenuo.
"Sei una brava attrice, ma con me non attacca, Yvonne."
"Mi arrendo. È un bel ragazzo, ne sono attratta, ma lui pensa che io sia un'altra puttana che si porta a letto lui! Quindi, anche volendo..."
Distolgo lo sguardo, incapace di reggere quello della mia amica. Mi si annebbia leggermente la vista. No! Niente lacrime! Non sono una bambina piccola! Riesco a ricacciarle indietro e ci dirigiamo lentamente alla fermata del bus, sempre continuando a parlare come se la conversazione di prima fosse solo un lontano ricordo.

La sera stessa vedo una nuova me stessa riflessa nello specchio.
"Mio caro Gabriel, non vincerai tu questa volta..."mormoro persa nei miei pensieri.

***

Per conoscere la sua trasformazione, dovrete attendere il prossimo capitolo. 👍
Bye 👋😊

Un'intrigante scommessaWhere stories live. Discover now