Capitolo 24

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Krystal's pov

"Che cosa hai detto?" dice Gabriel, non poco stupefatto.

"Proprio quello che hai sentito, caro mio" rispondo, buttandomi sul divano, con un'improvvisa voglia di dormire.

"Ah!" dice solamente, non togliendomi gli occhi di dosso.

"Non hai nulla da dire oltre ad un 'ah'?" domando, sollevando le sopracciglia.

"Si, in effetti ce l'ho..." mormora, assorto in chissà quali pensieri.

"Sarebbe?"

"Ho una voglia matta di baciarti, Krystal."

"E che aspetti a farlo?" mormoro leccandomi il labbro inferiore e mordicchiandolo successivamente.

Non risponde, si limita ad avventarsi sulle mie labbra, concentrandomi in un bacio, dapprima delicato e dolce, e dopo sempre più passionale e profondo.

Ci stacchiamo solo quando il bisogno di respirare diventa impellente, ma i nostri occhi continuano a cercarsi e a incatenarsi.

"Niente male per uno come te, Gabri" bisbiglio con il fiato corto, sorridendo, intontita dall'alcol.

"Nemmeno tu scherzi!"

Un colpo di tosse fa sfumare l'atmosfera venutasi a creare attorno ai nostri corpi.

"Ci dispiace disturbarvi, ma abbiamo una festa da preparare e poco tempo per farlo" parla Pearl con un sorriso strano sul volto.

"Giusto! Vieni qua, Gabriel e baciami!" mi intrometto, spinta dal desiderio di sentire ancora le sue labbra sulle mie.

"Scusa, non hai sentito quello che ho detto?" domanda ancora Pearl.

"Sisi, non rompere! Vado a prendere un taccuino su cui annotare le cose da comprare!" dico quindi, alzandomi per poi ricadere disastrosamente sul divano, a causa di una mancanza di equilibrio. Comincio a ridere rumorosamente e a me si unisce anche Pearl, al contrario dei ragazzi che ci guardano come fossimo alieni in forma umana.

"Gabriel, amore mio, lo vai a prendere tu?" gli chiedo, facendolo sussultare a causa di come l'ho chiamato.

"Sbaglio o avete bevuto voi due?" decide di rispondere con un'altra domanda.

"Può darsi..." dico rimanendo sul vago, ma lui non si lascia ingannare e scuote tristemente la testa.

"Mi sembrava strano il tuo comportamento!"

"E che aveva di strano? Solo perché ti ho infilato la lingua in bocca non vuol dire che non lo sappia fare anche da sobria!"

"Non ho detto questo, infatti!" sbotta infastidito, scatenando delle risatine da me e dalla mia amica.

"Se tu non ti spieghi, però!"

"Basta, ragazzi! Stiamo solo perdendo tempo!" interviene prontamente George.

"L'ho detto io che sei un bravo ragazzo, Georgino!" lo prendo in giro lasciando che la mia testa ciondoli nel vuoto, oltre i braccioli del divano.

"Finiscila, Kry! Se non vuoi aiutare, puoi pure andartene"

"Ti ricordo, George, che questa è casa mia!" gli rammento piccata.

"Vero, ma-"

"Niente ma! Facciamo una cosa! Voi organizzate la festa, vi lascio i soldi sul tavolo della cucina, per qualunque fine li vogliate usare, mentre io e Pearl andiamo a dormire." Per rendere più convincenti le mie parole, aggiungo:" Sai com'è!? Dopo una mini-sbronza, si ha voglia di una sana dormita!"

"Cosa che si potrebbe evitare se non vi foste scolate una bottiglia di vodka gelata!" esordisce cupo Gabriel, entrando nella stanza, dalla quale era uscito poco tempo fa, sventolando la bottiglia vuota.

"Ehi! L'avevo nascosta! Come hai fatto a trovarla?" protesta Pearl.

"Il cestino non è propriamente un buon nascondiglio!" sottolinea lui.

"Ma io l'ho trovato perfetto!"

"Forse nelle vostre condizioni, lo era davvero!" dice, scoccandomi un'occhiataccia, alla quale rispondo con una scrollata di spalle.

"Che vuoi farci? Anche le brave persone hanno bisogno di svagarsi certe volte!"

"Un conto è svagarsi, l'altro è ubriacarsi, Krystal!" mi sottolinea furioso colui che qualche minuto fa era attaccato alle mie labbra.

"Eh dai, non rompere! Non sei mica mio padre!" piagnucolo, ormai preda dell'alcol.

Gabriel, sentendo l'ultima parola, sussulta e mi lancia un'occhiataccia che se potesse mi potrebbe uccidere sul colpo.

"E ringrazio Dio, non sopporterei la tua vista per più di due ore!" dice lui, ferendomi non poco. Anche da ubriaca, non posso evitare che quella frase mi colpisca nell'angolo più remoto del mio cuore, dove custodisco gelosamente i miei sentimenti verso il ragazzo che si sta minacciosamente avvicinando a me.

"Va bene! Ho recepito il messaggio!" dico, tentando di sembrare felice e incurante delle sue parole, ma il tono che mi esce non ha nemmeno lontanamente le parvenze di uno allegro. "Io... me ne vado un momento di là... cioè in camera... la organizzerete la festa, vero?" domando, oramai sul punto di crollare e perfettamente lucida. A quanto pare, le sue parole hanno avuto il potere di farmi ridiventare sobria!

Si, lo so, voi direte che sono una pazza ad affermare ciò, ma capitemi: il dolore può farti risvegliare da tutto!

Gabriel deve essersene accorto perché annuisce con veemenza con uno sguardo colpevole sul volto.

Dannazione! Non deve sentirsi in colpa per me, ma soltanto per il fatto che quello che ha detto non è la verità! È questo ciò che voglio!

Mormoro un 'okay, grazie' veloce, per poi rifugiarmi nella mia camera, e lì, lasciare che tutta la mia frustrazione e dolore esca dalle mie labbra in singhiozzi soffocati e lacrime calde.

Sapevo di non dovermi fidare di Gabriel, ma non ho potuto farne a meno...

I suoi occhi...

Le sue labbra...

Il suo sorriso...

Tutto in lui mi fa palpitare il cuore, mi fa sudare e mi manda in confusione. Ho sempre cercato di celare tutto questo dietro alla mia indisponenza e al mio carattere un po' impossibile, ma nel mio subconscio ero perfettamente consapevole di starmi innamorando di Gabriel. Non posso dire ancora di amarlo, questo no, ma purtroppo ho imboccato questa via.

Improvvisamente mi rendo conto che, continuando così, mi ritroverei in lacrime, proprio come in questo momento. A dover soffocare i miei singhiozzi e a dover asciugare velocemente le mie lacrime, nel caso qualcuno dovesse fare irruzione in camera, senza essere invitato.

Mi sporgo dal letto, dove sono sprofondata, dopo aver accuratamente chiuso la porta, per prendere un fazzoletto e soffiarmi il naso, ma in quel momento l'uscio della stanza viene spalancato e fa la sua apparizione Gabriel.

In tutta la sua bellezza e imponenza.

Un'intrigante scommessaWhere stories live. Discover now