Capitolo 23

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Gabriel's pov

La porta si apre e due ragazze sporche dalla testa ai piedi di farina e con i capelli in condizioni disastrose ci appaiono di fronte.

Lascio che il mio sguardo scorra sul corpo della MIA Kry. Indossa solo dei pantaloncini (ma non sente freddo?) e una canotta rossa che lascia intravedere un reggiseno di pizzo nero.

I miei sensi si mettono all'erta e un calore mi percorre tutto. Scuoto impercettibilmente il capo per destarmi dalla visione che ho avuto di me e Krystal avvinghiati, impegnati in un'attività fisica ben gradita.

Mi concentro sul suo viso. La sua morbida bocca è leggermente aperta in segno di sorpresa (come darle torto? Le siamo praticamente piombati in casa!), mentre una voglia matta di colmare lo spazio che ci separa si impadronisce di me.

Mi trattengo a stento, limitandomi ad ammirarla, bramando le sue labbra e il suo corpo... E può essere anche il suo cuore? No, quante cazzate sto dicendo oggi? Prima la gelosia e ora questo desiderio di averla come ragazza!

"Non vi aspettavo" esordisce infine, riprendendosi dalla sorpresa e spingendo dietro l'orecchio una ciocca di capelli sfuggita dalla crocchia, in un disperato tentativo di rendersi presentabile. Anche se per me sarebbe bellissima anche con una busta in testa e ricoperta dalla testa ai piedi di fango.

"Io si invece!" interviene prontamente Pearl guadagnandosi un'occhiataccia da Krystal, che comprende al volo la situazione.

Vedo che sospira pesantemente prima di spalancare la porta, permettendoci di entrare.

George non perde tempo e si fionda sulle labbra di Pearl.

"Tutto bene?" domando per rompere il silenzio creatosi.

"Oh si, a meraviglia!" risponde sarcastica.

Ridacchio divertito dal suo atteggiamento. Poi, più tranquillo, chiedo:" E come mai questa bella divisa?"

Lei si guarda e arrossisce, distogliendo intanto lo sguardo, a corto di parole.

"Voleva fare una torta, ma è una frana" mi spiega Pearl, staccatasi da George. "Poi è iniziata la lotta e questo è il risultato" termina accompagnando le parole con la mano che indica se stessa e in seguito la ragazza della scommessa.

"Andava tutto bene, prima che qualcuno arrivasse"

" Dai, Kry, non fare la guastafeste! Ho chiamato loro perché ci possano aiutare a preparare la festa!"

Detto questo, lei si batte una mano sulla fronte sporcandola di farina e mormora:" E' vero! Mi ero completamente dimenticata del party!" Poi aggiunge a voce alta e in un tono che non ammette repliche:" Deve essere pronto tutto per domani! Andate in salone che vi raggiungo subito... Ah! Pearl! Tu vieni con me!"

Così le due si allontanano.

Krystal's pov

Una volta al sicuro da orecchie indiscrete, scocco un'occhiataccia verso Pearl, la quale alza gli occhi al cielo e sorride innocente.

"Che c'è? Non si possono più invitare degli amici?" domanda, divertita dal mio comportamento.

"No, se si parla di Gabriel! Cazzo, Pearl! Mi hai vista? Sono ricoperta completamente di farina e di questa cosa schifosa!" sbotto togliendo un pezzo dell'impasto dai miei capelli, ormai in panico. "Sono indecente! Lui è un modello e io... Io sono una merda vivente!" concludo,  definitivamente depressa.

"Oh, non dire sciocchezze! Non hai visto come ti guardava il tuo modello?"

"Si, come se fossi la reincarnazione di un cesso!"

"Finiscila di deprimerti! Riprendi la tua solita smorfia altezzosa e vai lì!"

"Mi staresti dicendo che sono pure antipatica?"

Poi lancio un urletto di frustrazione. "Perché mi deve piacere un tipo del genere? Perché?" mormoro, rendendomi conto di quello che ho detto solo dopo averlo pronunciato.

"Allora lo ammetti! Ti piace Gabriel! Ti piace Gabriel! Io lo sapevo! Bisogna festeggiare subito! Hai qualcosa di forte? Alcol?" domanda euforica, al contrario di me.

"Ma sei matta? Vuoi bere?"

"Ma si, dai! Su, non fare la perfettina! E poi un po' di alcol nel sangue non può che farti bene!" mi incoraggia su di giri.

"Ma che caz-... Beviamo alla mia stupidaggine, allora!"

"Vai così" urla Pearl, abbastanza forte da ricevere una domanda da parte di George:"Tutto bene, ragazze?"

"Benissimo!" rispondiamo all'unisono, io sarcasticamente e la mia amica chiaramente euforica.

Mi avvio verso il frigorifero alla ricerca della vodka alla pesca. La trovo in fondo al frizer e assieme ad essa prendo due bicchierini che riempio, poi, di liquido.

"Cazzo, è freddissimo!" esclama Pearl dopo aver trangugiato metà bicchiere. Annuisco intenta a svuotare il mio. Lo sbatto sul tavolo, rinvigorita e vagamente stordita. Presa da uno strano desiderio di alcol, riempio nuovamente i bicchierini. Il tutto per altre tre volte, tanto che alla fine non riusciamo più a tenerci ben salde sulle nostre gambe. Non la smettiamo più di ridere perché nel tragitto dalla cucina al salone, sbattiamo contro muri, stipiti di porte e mobili ingombranti.

"Penso che domani sarò ricoperta di lividi e bernoccoli! E tutto per la tua stramba idea di brindare al fatto che Gabriel mi piace!" dico malferma, entrando nel salone dove un George stravaccato sulla poltrona ci aspetta assieme a un Gabri stupefatto dalle mie parole.

So che dovrei imbarazzarmi, ma l'alcol nel mio corpo mi porta ad essere più spigliata e meno timida.

"Cosa hai detto?"

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora