Capitolo 27

82.2K 3.3K 312
                                    

Gabriel's pov

"Ecco... In quell'occasione, ho mentito... Cioè mi hai fatto arrabbiare e quindi mi sono inventata quella cosa della 'reputazione da difendere'... In realtà, non sono andata a letto con nessun ragazzo..." Confessa la MIA RAGAZZA, accucciandosi accanto a me.

Cosa?

"Davvero?" domando stupito, mentre una sensazione di sollievo mi pervade.
Strano, ma vero: non sono arrabbiato o risentito per la bugia, ma momentaneamente provo solo felicità al pensiero che nessun ragazzo l'abbia mai toccata tanto intimamente...

Lei si agita nelle mie braccia, così io comincio ad accarezzarle la schiena, in un gesto di sincero affetto.

"Non sei arrabbiato?" chiede timorosa.

"Io? Arrabbiato? E perché dovrei esserlo?"

"Non so, tu sei irascibile e imprevedibile, quindi...!" Lascia in sospeso la frase, la voce attutita a causa della vicinanza della sua bocca al mio petto. Un leggero soffio caldo si infila nella maglietta fino a solleticarmi la pelle e farmi rabbrividire leggermente.

"Dolce come sempre, eh?" mormoro sorridendo e pizzicandole il fianco scherzosamente.

"Già, io sono proprio dolce a differenza di qualcun'altro!"

"Ehi! Vieni qui che ti faccio rimangiare tutto quanto!" le intimo con finta aria minacciosa, cercando di afferrare il suo polso prima che si alzi.

"Vieni a prendermi" sussurra maliziosa, passando la lingua sul labbro inferiore. Quel gesto attira il mio sguardo e anche qualcos'altro un po' più in basso.

No, per favore, sarebbe imbarazzante andare in giro con un'erezione!

"Come vuoi, ma pagherai per avermi fatto alzare dal letto!" rispondo guardandola intensamente, tentando di evitare che un sorriso affiori sulle mie labbra.

"Non vedo l'ora"

L'aria è carica di sottointesi e di significati nascosti.
Un nuovo sentimento pervade i nostri cuori, un sentimento dolce e tenero.
Un sentimento che pensavo di non poter provare.
Dovrei, anzi devo, ringraziare Krystal per avermi ridato la capacità di amare.

Dopo l'incidente tutto è cambiato...
Il mio cuore era diventato di ghiaccio, proprio come i miei occhi, il mio modo di vivere, le mie amicizie e sopratutto il mio comportamento nei confronti degli altri.

Ero indifferente a tutto, menefreghista, freddo e cinico.

Non vivevo, sopravvivevo soltanto, lasciando che il tempo passasse invano. Tempo che stavo sprecando a ubriacarmi e a scoparmi ragazze diverse.

Tutto fino a quando il destino non ha voluto che io incontrassi questo splendore di ragazza.

Dio, quanto mi piace!

"Attenta, sto arrivando" la avviso, fintamente serio.

"Attento tu, ho un asso nella manica... Anzi ne ho molti!"

"Meglio, sarà tutto più eccitante..."

"Preparati a una battaglia spietata"

"Lo prendo come un via" dico, per poi correre nella sua direzione.

Kry, però, scavalca il letto, ritrovandosi dalla parte opposta alla mia. Sorride, soddisfatta della sua mossa.

"Non hai ancora vinto, è solo il riscaldamento questo..." la metto in guardia, non cercando più di nascondere il sorriso malizioso e divertito.

"Hmm..." mormora solamente, muovendosi lentamente in direzione della porta.

"Oh no, mia cara, non andrai da nessuna parte tu!"

Ride ed è come se un vento caldo mi avvolgesse tutto, lasciandomi stordito e impreparato alla sua mossa.

Prende un cuscino e me lo tira in faccia, sbagliando però la mira, tanto che va a finire per terra non molto lontano dal mio corpo, di nuovo attento e vigile.

Un'espressione corrucciata compare sul suo viso e una risata mi risale su per la gola, ma la trattengo sapendo che potrebbe interpretarla come una presa in giro. È infatti la sua sporadica tenerezza a suscitarmi ilarità.

Mi dirigo nuovamente nella sua direzione, ma ci ritroviamo a correre attorno alla scrivania, ridendo e cercando di non farci afferrare l'uno dall'altro.

"Lo sai che sei bellissimo?" mi domanda tutto d'un tratto, quando conquisto terreno e mi avvicino al suo stupendo corpo. Rimango per un attimo immobile, perdendo di nuovo il vantaggio su di lei.

L'ha fatto apposta!

Mi rimprovero da solo, non accorgendomi che lei si sta avvicinando a me. È questione di qualche momento che sento la sua bocca sulla mia e la sua mano nei miei capelli.
Ci gioca, mentre la sua lingua gioca a rincorrersi con la mia, ricreando la situazione di prima. Ed è qui che ci giochiamo il tutto...

Dopo innumerevoli baci e altrettante carezze, ci arrendiamo contemporaneamente per poi dirigerci, ancora attaccati, verso il letto.

Ho una voglia matta di questa ragazza.

Tutto in lei mi piace.
A partire dalla sua lingua lunga che molte volte mi ha fatto arrabbiare, ma che adesso sto adorando.

Prendo il suo corpo e lo adagio delicatamente sul letto.

Per un minuto contemplo quel fisico slanciato, quella carnagione esotica e quel viso perfetto.

Sotto il mio sguardo, arrossisce leggermente, poi mi fa salire su di lei.

Le nostre labbra si cercano, i nostri corpi si uniscono in modo unico e le mie poche capacità mentali si perdono nella dolcezza della sua bocca.

Il suo profumo mi inebria, mi stordisce, mi stuzzica.

"Gab...riel" sussurra con gli occhi socchiusi.

"Dimmi..."

"You make me crazy, you know?"*

"L'hai già detto" le faccio notare dolcemente, ma non posso negare che una strana sensazione di calore dilaghi nel mio petto.

"Ma non in inglese..."

"Giusto"

Lascio una scia di baci sul suo collo e lei infila le sue mani sotto la mia maglietta, accarezzandomi timidamente.

"Sono felice" bisbiglia, esplorando il mio corpo.

"Anch'io"

Improvvisamente, però, si ferma e in uno sprazzo di lucidità dice chiaramente:"Io...non sono ancora pronta...non voglio farlo"

"Non ti costringerò, lo faremo solo quando sarai pronta. Piuttosto sei sicura che tu non voglia nemmeno un po' di coccole?" la induco in tentazione.

Lei sorride e annuisce con veemenza, come a dare il via alle coccole.

***

*so che manca l'ausiliare "do", ma nel linguaggio parlato e quindi informale, gli inglesi e gli americani tendono a ometterlo, preferendo questa opzione più immediata.

Un'intrigante scommessaWhere stories live. Discover now