Capitolo 9

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Gabriel's pov

Mi trovo nel salone di Krystal.

Regna un imbarazzante silenzio.

Da quando è arrivato George, nessuno ha più aperto bocca, tranne quando hanno parlato in spagnolo. Purtroppo non sono riuscito a capire quello che hanno detto perché erano molto veloci.

Per spezzare il silenzio chiedo:"Come mai sapete tanto bene lo spagnolo?"

"Oh, proveniamo entrambi da Cuba."

Ecco perché aveva quell'aria esotica. Ed ecco spiegata la sua carnagione scura, anzi la loro.

"Ah. Ma sei nata lì o ci hai anche vissuto?"

"Sono nata e ci ho vissuto sino ai miei tredici anni."

George sta giocando con Lexie, mentre io e Kry, tanto per cambiare, ci stiamo guardando intensamente.

Ogni tanto noto che il ragazzo dalla carnagione scura mi lancia delle occhiatine di nascosto. Cosa vorrà?

"Forse è meglio se vado..." inizio alzandomi in piedi.

Lexie, però, gattonando malferma mi prende un lembo dei pantaloni.

La guardo dolce e sto per parlare a Kry, quando lei mi precede.

"Potresti rimanere? Dico a mia madre di aggiungere un posto a tavola."

"Per me non ci sono problemi, ma sicura che tua madre...?"

"Non farà problemi." Con questo se ne va, lasciandomi solo con George, che ora mi sta squadrando dalla testa ai piedi.

"Tu sei il ragazzo della scommessa?"

"Si"

Come fa a saperlo? Giusto, Kry deve averglielo detto.

"Ti avviso: non fare del male a Krystal, altrimenti te la faccio pagare. Chiaro?"

Con chi crede di parlare? È vero, sono famoso per lasciare in lacrime le ragazze che la mattina si svegliano nel mio letto, anzi, non le faccio nemmeno dormire con me. Ma è solo perché sono tutte puttane. Lo sanno che non sono tipo da relazioni serie, quindi non è colpa mia! Si fanno tanti film in testa e io non posso che cacciarle via. D'altronde, se le lasciassi stare anche solo un momento più del normale, penserebbero di essere riuscite ad entrare nel mio 'cuore di ghiaccio'. E per evitare delle scenate, mi limito a del sesso soddisfacente.

"Lo so. Non ho intenzione di farla soffrire. Mi voglio impegnare più di quanto io abbia mai fatto"

"Lo spero bene."

Ecco che la nostra conversazione muore. Io però voglio sapere di più così sfido la fortuna.

"Tu, sei un suo amico?"

"Vuoi sapere se sono il suo ragazzo vero?"

Odio ammetterlo, ma è sveglio e perspicace.

"Vero."

"Sono stato il suo primo ragazzo."

"E ora?"

"Svegliati! Ho usato il passato!"

"Giusto." Mi sto irritando e non poco, solo che non voglio diventare violento. Sopratutto non in casa della ragazza che mi piace. D'un tratto sentiamo delle grida.

"Mamma! Non puoi tenermi sempre all'oscuro di tutto! Ho 17 anni!"

"Non sono affari che ti riguardano!"

"E invece si! Stai uscendo con qualcuno vero?"

"Ti ho già detto che sono cose mie!"

"Eh no, mamma. Da quando papà ci ha lasciato tu non hai fatto altro che trattarmi come una bambina. Sono stufa!" Gli urli diventano sempre più esasperanti e sento Kry che piange. Faccio per alzarmi, ma George mi blocca e scuote la testa.

"Sono fatti che devono essere risolti tra di loro. Noi non abbiamo alcuna voce in capitolo. Faremmo meglio a tenere a bada Lexie"

"Si."

La situazione nell'altra stanza però non si calma affatto...

***

Ahi-ahi. Che succede qua? Litigio in vista!? Come andrà a finire?
Grazie a tutti quelli che leggono le mie storie e, nel caso non sapeste come si intitolano, ve lo dico io:
-Un sogno a occhi aperti;
-Fatal Bond;
-e questa qua ;)

Alessia

Un'intrigante scommessaOnde histórias criam vida. Descubra agora