Capitolo 18

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Pearl/Bridgette's pov

"Vuoi sapere come è andata?" sussurro in colpa di non essermi confessata prima con Krystal. È la mia amica, ma, dopo averla rimproverata innumerevoli volte riguardo Gabriel, pensavo avrebbe fatto la stessa cosa con me.

Ma sono stata tanto cieca da non capire che in questo modo l'avrei fatta soffrire. Ci sono molte cose di lei che ancora non conosco. Non è mai molto chiara con i suoi sentimenti, credo che combatta continuamente una lotta con se stessa. Penso sia spesso in contraddizione con le vere emozioni che percepisce. Mostra il suo lato duro alle persone, ma si nota la sua vulnerabilità. Forse se non ci si sofferma abbastanza a lungo da scoprire i suoi diversi lati di carattere, si potrebbe anche definirla una 'snob', ma io so che la sua è tutta una facciata. La capisco, in un certo senso, non è mai facile mettere a nudo la propria anima temendo un rifiuto, uno stupido giudizio superficiale, specialmente con la persona che si ama. O per la quale, perlomeno, provi un sentimento ben più profondo rispetto alla semplice amicizia tra ragazzi. Un sentimento per noi nuovo, inesplorato, pieno di insidie e ostacoli. Ma io credo che sia meglio così, in fondo, che divertimento ci sarebbe se il rapporto non avesse alcuna discussione? Magari conclusa con un lungo bacio...

"Allora? Questa avvincente storia da mille e una notte?" mi desta dalle miei riflessioni Yvonne.

"Sto organizzando le idee, un attimo." risposi, mentre lei inchiodandomi con lo sguardo mi minaccia divertita:"Ah, non provare ad eludere i dettagli, sai..." e si interrompe distogliendo lo sguardo. Penso di aver capito cosa vuole dirmi, o meglio voleva.

"Sei vergine?" chiedo, un leggero accenno di incredulità nella voce.

"Ahh!" urla tirandosi i capelli e portando la testa sulle ginocchia. "Si, perché? Perché sono l'unica a cui non è ancora capitata l'occasione di sverginarsi?"

"Beh, fino a pochi giorni fa lo ero anch'io. Ricordi, te l'avevo detto che non avevo mai fatto sesso il primo giorno di scuola?" cerco di consolarla inutilmente.

Continua a stare nella sua scomoda posizione piagnucolando. Mia nonna direbbe:"Fossero questi i problemi!", ma io posso comprendere il suo stato d'animo. Se non altro pure io ho provato le stesse sensazioni di inferiorità e tristezza, pensando che non ci fosse un misero ragazzo a cui io piacessi. E che, ovviamente, piacesse anche a me. Una ricerca estremamente ardua, specialmente se si hanno dei gusti difficili.

Ma, George... Che bellezza superba! È stato un colpo di fulmine. Dal nostro primo incontro , quando Yvonne e lui si sono abbracciati, andandosene poi mano nella mano, fino a l'altroieri quando quelle carezze si sono trasformate in qualcosa di più appassionato, dirigendoci dritti dritti a letto completamente spogli dai nostri vestiti.

"Comunque vuoi sapere tutto dal principio o solo la parte scottante?" domando arrossendo vistosamente.

"Sarei tentata di venire a conoscenza solo dell'ultima parte, ma voglio sapere tutto, anche i minimi particolari."

"Sisi, certo. Quindi... Come posso cominciare?"

Picchietto sul mento cercando disperatamente di prendere tempo, ma dopo qualche attimo mi arrendo e comincio a raccontare.

-Flashback-

"Oh, no! Sono in ritardissimo! Adesso chi la sente la prof di storia dell'arte?!?"

Non so se avete capito ma sono le 8:45 di mattina e io sono fottuta. Completamente fottuta!

Potrei anche non andarci a scuola, ma chi li sente i miei genitori poi?

Comincerebbero con i loro discorsi sul nostro futuro e bla bla bla. Discorsi che ho sentito forse una centinaia di volte ed è inutile dire che mi sono stancata di sentire sempre le stesse cose.

Sono già depressa di mio, perché non ho nemmeno un briciolo di idea su cosa fare una volta cresciuta, se poi si mettono anche loro posso definitivamente dire addio al mio umore sereno.

"Bridgette! Cosa ci fai ancora a casa? Muoviti!"

"Buongiorno anche a te mamma!"

Quando si parla del diavolo gli spuntano le corna! È proprio vero! La sua solita dolcezza mi sta rendendo nervosa. Molto nervosa, tipo che fra poco sbotto. Ho bisogno di uscire e con la scusa di andare a scuola potrei svignarmela. Magari anche con Krystal!

"Vado! A dopo, mamma!" saluto svogliatamente.

"Corri!" grida dalla cucina e io lascio andare una poco carina imprecazione per poi risentire la voce di mia madre.

"Ti ho sentito!"

Chiudo la porta dietro di me e comincio a camminare estremamente lenta in direzione scuola di-

"Ehi!" sento una voce familiare che pronuncia queste parole, ma sapendo che non sono rivolte a me continuo a camminare tranquilla.

"Ehi! Ragazza bruna con la carnagione chiara dico a te!" parla ancora la stessa voce e io curiosa di sapere a chi stesse rivolgendo mi volto incontrando degli occhi verdi. Stupendi. Da togliere il fiato. E non avevo ancora visto il resto. Altrettanto splendido.

Un'intrigante scommessaМесто, где живут истории. Откройте их для себя