Capitolo 30

83K 3.3K 242
                                    

Krystal's pov

"Kry, sei pronta?" urla Gabriel dalla camera mia.

"Un attimo, per favore!" grido di rimando, lottando contro il vestito.

Ma cosa mi è venuto in mente quando ho comprato questo miniabito questo pomeriggio?

Forse solo per vedere la reazione di Gabriel, ma è stato un gesto sciocco e adesso ne sto pagando le conseguenze.

Sbuffo, poi tiro un lungo sospiro e, più calma, cerco di infilarmi quel vestito, che di vestito non ha nulla.
Tecnicamente un 'vestito' dovrebbe coprire un corpo, il mio invece sembra voler fare l'esatto contrario.

Dopo buoni cinque minuti, ho indossato quel misero pezzo di stoffa e il mio disagio cresce a dismisura.

Perché l'ho comprato?

Scuotendo il capo, mi concentro sul trucco. Non esagero, però, per non cadere nel volgare. Quindi, opto per una semplice linea di eye-liner e un filo di mascara e di lucidalabbra. Infine, indosso dei trampoli il cui scopo sembra solo quello di farmi cadere. Sono 15 centimetri di tacco, per la miseria! A quest'altezza raggiungo anche il mio ragazzo!

"Allora, sei pronta? Guarda che apro la porta, eh!?" mi minaccia, perciò decido di uscire prima che possa rivedere la mia scelta, già rossa come un pomodoro.
La sua attenzione, però, è concentrata su tutt'altro, infatti sta osservando una foto di me con mia madre e mio padre, a Cuba, quando ancora eravamo una famiglia felice. Rivedere mio padre in quella foto mi riporta al giorno di prima, quando ho ricevuto quella telefonata da parte sua. Non mi sono pentita di avergli chiuso il telefono in faccia e, no, non ho nessunissima intenzione di sentirlo un'altra volta...

Faccio per uscire dalla stanza, ma il rumore dei miei tacchi fa distogliere l'attenzione di Gabriel dalla foto per portarla, quindi, su di me.
Fa per parlare, ma dalla sua bocca non esce un suono, intento com'è a fissarmi.

Gabriel's pov

Non riesco a distogliere lo sguardo dal bellissimo corpo di Krystal, fasciato in un sexyssimo miniabito.
Apro la bocca per parlare, ma non esce alcun suono.
Dio! Quel vestito farebbe resuscitare anche i morti!
È corto, arriva a malapena a metà coscia ed è attillato in una maniera estremamente provocante! Non ha le spalline, ma si chiude dietro con dei miseri lacci che lasciano scoperta la schiena dorata. La scollatura sul davanti non è profonda, ma evidenzia il suo seno anche fin troppo, per i miei gusti! Ah... dimenticavo... è rosso! Rosso! Questa ragazza mi vuole far impazzire!

Quando finalmente sembro ritrovare la voce, parlo anche fin troppo freddo:" Tu conciata così non andrai da nessuna parte, è chiaro?"

"Perché, scusa?"

"Non sei vestita! Sei completamente nuda! Ma ti sei vista?" urlo fuori di me, quando delle immagini della mia ragazza e di un qualunque ragazzo mi arrivano nella mente.

"Cosa vorresti insinuare?" domanda, assottigliando gli occhi e serrando quella sua bocca tentatrice.
Si sta arrabbiando e io non ho nessuna intenzione di far durare la mia relazione solo un misero giorno, perciò abbassando il tono di voce, dico:" Okay, Krystal, scendiamo a dei compromessi."

Alza il sopracciglio in una posa che la fa sembrare ancora più sexy.
"Che genere di compromessi?"

"Puoi uscire da questa stanza, MA non devi allontanarti da me per nessuna ragione, ci siamo intesi?"

"No, non ho intenzione di seguirti come un cagnolino. Voglio divertirmi, per la miseria! È la prima festa a cui partecipo e tu non puoi togliermi questo divertimento!" vedendo che le mie certezze cominciano a vacillare, aggiunge con l'accenno di un sorriso vittorioso:"Lo rimpiangerò per tutta la mia vita e non vorrai certo essere il responsabile del mio rimpianto, vero?" Unisce alle parole anche un'espressione da cucciola tanto che sto per cedere, ma la stessa immagine di prima di Krystal e un altro ragazzo al posto mio, mi attraversa come un lampo la mente e decido di non dargliela vinta.

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora