Capitolo 15

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Din don. Din don.

"Hmm..."

Din don. Din don. Din don.

"Chi cazzo rompe a quest'ora?" dico con la voce impastata dal sonno, leggermente innervosita. Mi alzo dal divano, dove ero crollata una volta tornata a casa, e mi dirigo con passi lenti e trascinati verso la porta, con il fastidiosissimo sottofondo del trillo del campanello.

Schiudo leggermente l'uscio, ritrovandomi di fronte Pearl. Già, lei viene a stare da me. Mi violento da sola. Come ho potuto dimenticarmene?

"Buongiorno, dormigliona!"

"Ciao" dico semplicemente, spalancando la porta, in modo che possa passare.

"Non sono poi così tanto grassa,eh!" dice, alludendo al gesto. Accenno a un sorriso debole: ho troppo sonno!

"Tutto a posto coi tuoi?" domando indicando il borsone.

"Certamente."

"Vieni ti mostro la tua stanza... anzi, perché non dormiamo nella stessa? Mi piacerebbe tanto parlare fino allo sfinimento stasera" esclamo eccitata.

"Daii!" grida lanciando un urletto.

"Quindi... tu diresti di farlo domani sera il party?" mi chiede Pearl con gli occhi
luccicanti.

"Beh... oggi non è possibile, dato che non abbiamo tempo né per prepararla né per invitare abbastanza persone per farla sembrare una festa con i connotati. E non posso nemmeno farla troppo tardi perché non so con certezza quando tornerà mia madre"

"Capisco..." Conviene, e scarabocchia qualcosa sul foglio che sta davanti a lei.

Mi sporgo il giusto per vedere che stava scrivendo 'G+P forever'. Sorrido, chi è il ragazzo che ha rubato il suo cuore?

"Ehi? Terra chiama Pearl!" dico sventolando le mani davanti ai suoi occhi.

Finalmente sembra risvegliarsi dallo stato di catalessi in cui era sprofondata.

"Si, dicevi?"

"Oh, nulla di tanto interessante... almeno non quanto quello che c'è disegnato là sopra" dico indicando con un cenno del capo il foglio tutto cuori e fiori.
Lei diventa di tutti i colori possibili e immaginabili.

"Ehm... che dici?" mormora con la testa bassa, improvvisamente interessata alle sue mani.

"Boh... tu che devi dirmi invece?"

"Io? Niente. Scusa dovrei andare in bagno ora, sai dov'è?" si affretta a borbottare, poi dandosi una manata in fronte continua:"Giusto, lo devi sapere per forza...è casa tua, d'altronde"

"Seconda porta nel corridoio." spiego con ancora un sorrisino di chi la sa lunga.

"Gr-grazie..." e si dilegua alla velocità lampo.
Ah! Lo invito Gabri mio? MIO? DA QUANDO È DIVENTATO MIO?
Lo è sempre stato, vero! Come vorrei fosse la verità! Purtroppo chissà di quante ragazze è stato. Brutto bastardo!

Sbuffo piano e sento un risolino proveniente dalla porta. Voltandomi, noto Pearl che mi sta guardando, e questa volta è lei a fare mostra di un sorrisetto ironico.

"Per caso stai pensando al tuo Gabriel?"

Tuo! Ha detto tuo! Cioè mio. Che felicità! Cerco di non farmi leggere dal pensiero da lei e rispondo, ostentando indifferenza:"Chi è Gabriel? Io non conosco nessuno che si chiami così!"

Eccome se lo conosco, e lui ha deciso anche di stabilirsi definitivamente nel mio povero cuore. Che brutta fine farà! In mille pezzettini...

"Sese, vorresti non conoscerlo, eh?"

Ma come fa a sapere tutto?

"Ah! Ho capito chi è: quel morto di figa, che fa anche... Il modello? Penso..."

"Sei proprio un caso disperato! Non vuoi ammettere a voce alta i tuoi sentimenti." sospira forte, incedendo verso di me.

"Io non so assolutamente nulla di quello che stai blaterando!"

Se continua così, cederò. Sto morendo dalla voglia di dirglielo, ma so come la prenderebbe... si arrabbierebbe e mi ribadirebbe per l'ennesima volta che non dovevo lasciarmi abbindolare tanto facilmente da quella dannata faccia. E la cosa peggiore è che ha ragione! Che nervoso!

"Non ti rimprovererò, perché..." detto questo si ferma e diventa di nuovo rossa, poi, lasciando vagare il suo sguardo tutt'attorno, aggiunge sottovoce:"beh, non è importante."

"Oh si che lo è..." sopraggiungo io, ansiosa di cambiare discorso.

"Senti...ti devo dire una cosa, ma devi giurarmi che non mi giudicherai, okay?"

"Okay. Sputa il rospetto."

"Ehm...direi piuttosto rospone!"

"Oh, qui si fiuta odore di scoop!" grido, eccitata.

"Ho conosciuto un ragazzo e... tu lo conosci."

"Di vista?"

Mi sta piacendo questo giochetto, ci arriverò da sola al ragazzo fortunato.

"No..." sussurra ostinandosi a guardare tutto tranne che me. Ma non ci faccio molto caso, ora la mia attenzione è tutta concentrata sulla questione 'cuore di Pearl'.

"Ehm... dammi qualche minuto per pensarci su, voglio arrivarci sola." espongo quindi i miei pensieri. Lei annuisce e a me viene in mente il suo disegnino di prima...
'G+P forever'
Ma certo! È...

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora