1-Missione

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"Stay strong because things will get better.
It might be stormy now, but it can't rain forever..."

"Buongiorno, Yurika." Una massa di capelli dorati comparve al suo fianco. "Non è un buon giorno." sbuffò la ragazza. Il demone rise. "Kurena non c'è niente da ridere. Ti giuro che non ne posso più di vivere così." Lo sguardo di Kurena si rattristò. "Mi dispiace..." "E di cosa dovresti dispiacerti? Guardati. Sei diventata un demone. Sei costretta a stare in questa spada. Sei maledetta. Almeno si può dire che io abbia una certa libertà." "Ah sì? Libertà di decidere cosa fare e cosa non fare? Libertà di decidere chi essere? Bella libertà, mia cara. Ti giuro che t'invidio." Le due si scambiarono degli sguardi torvi, poi scoppiarono a ridere. "Yurika?" "Sì?" "Sai, vorrei restare a parlare con te ancora per un po', soprattutto mi piacerebbe conoscere i tuoi progressi però...si sta facendo parecchio tardi e per quanto sappia che le riunioni non siano per niente interessanti credo che sarebbe meglio evitare di arrivare in ritardo." Yurika sospirò
"A più tardi allora." e si svegliò.

Assaporò il calore delle coperte finché il suo sguardo si soffermò sulla sveglia. Dieci e venti. Il suo cervello impiegò qualche secondo a registrare l'informazione, poi si alzò di scatto. La riunione sarebbe iniziata alle dieci e mezza e, per quanto potesse impegnarsi, non sarebbe mai riuscita a prepararsi in tempo, ma decise di provarci lo stesso. Si lavò velocemente e cercò di vestirsi il più in fretta possibile, ma i bottoni della camicia e dell'uniforme la tennero occupata un bel po'. Infine si sistemò i capelli e corse verso la sala delle riunioni. Giunta sulla soglia si fermò un attimo per riprendere fiato; fece un bel respiro profondo e entrò. Tenri Hiiragi smise di parlare per osservare chi fosse arrivato. Yurika deglutì. "Scusate..." "Nessuno ti ha chiesto niente. Ora siediti e vedi di non disturbare. Hai perso una parte importante, ma non ho certo tempo di star qui a ripetermi e nessuno è qui per perdere tempo, quindi ti farai spiegare i dettagli da Shinya e Guren. Ora..." "Bene, visto che è stato interrotto ne approfitto per andarmene." Il tenente colonnello Ichinose Guren si alzò dirigendosi verso l'uscita. "Ichinose, veda di mostrare più rispetto per i suoi superiori." Ma l'uomo era già uscito. Tenri lanciò un'occhiata torva ai presenti. "Sperando di non dover essere nuovamente interrotto, possiamo continuare." E la riunione proseguì per un'altra ora.

Yurika cercava di seguire il discorso, ma non le interessava più di tanto. Si trattava principalmente di speculazioni sui vampiri, discussioni sulle promozioni nell'esercito, sugli esperimenti e cose di questo genere. Solo il tema degli esperimenti catturava l'interesse della ragazza, ma per il resto era tutto una noia mortale. Capiva perfettamente perché Guren se ne andava sempre, era una cosa che avrebbe desiderato fare, ma non poteva. Era un generale maggiore, aveva faticato molto per ottenere quella posizione ed era necessario per lei riuscire a mantenerla. Ricoprire quel grado le permetteva di avere pieno accesso ai documenti sugli esperimenti condotti dall'esercito, ma i suoi interessi non ricadevano nel "Seraph of the end", ma più che altro negli armamenti demoniaci. Negli ultimi anni aveva cercato di raccogliere il maggior numero di informazioni, ma non era stato semplice: doveva prestare molta attenzione a quello che faceva, perché se qualcuno avesse scoperto, o anche solo sospettato quali fossero i suoi reali obbiettivi...sarebbe stata la fine per lei. Nessuno avrebbe potuto salvarla. In realtà non se ne preoccupava. In fin dei conti era impossibile che qualcuno potesse scoprirla perché il suo obiettivo non era normale e molto probabilmente era qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato prima. Voleva trovare un modo di liberare il demone dalle catene che lo legavano all'arma, ma soprattutto trovare un modo che permettesse al demone di tornare a vivere come un vampiro. Ed era una cosa da pazzi, se Mahiru si era sacrificata pur di perfezionare le armi, lei avrebbe fatto il processo al contrario. Anche se per ora non era riuscita a ottenere dei risultati concreti. Non riusciva a trovare le giuste informazioni. Per questo aveva deciso di seguire da vicino tutto ciò che riguardava le armi demoniache. Più segreti scopriva sulla loro creazione e, forse, più riusciva a elaborare delle soluzioni.

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